Aiuto per adolescente che non studia. Famiglia a pezzi

Franca Maria

Salve, ho un figlio di 15 anni. Seconda liceo. Non studia. Non è interessato alla scuola. Vorrei andasse a lavorare. La legislazione lo impedisce. Sono stanca, esausta. Sono arrabbiata con lui. Tutti i tentativi sono inutili e frustranti. Non accetto questo suo disinteresse totale e questo continuo mentire a se stesso e a noi. Rifiuta uno psicologo, pratica solo saltuariamente uno sport non competitivo. Non si mette mai alla prova. Vorrei non dover affrontare tutti i giorni queste inevitabili delusioni. Devo ignorarlo? Punirlo? Nessun atteggiamento lo scuote. Ogni individuo ha tanti problemi da accettare e risolvere. Questo mi sembra inaccettabile e ingiusto. Che sarà di lui? Se non si costruisce scolasticamente che destino avrà? Sono schietta: non lo sopporto. Non è stato facile ammettere di provare questi sentimenti. Mi vergogno. Ma sono forti . Mi travolgono. Mi fanno del male. Trovo tanta ingiustizia. Tanto nostro impegno senza nessun risultato. Come assistere inermi ad un naufragio. Tutti i tentativi non hanno effetto. Da due anni. Bugie sue, omissioni fanno da corollario. Litigi violenti. In questi momenti io non riesco a sorridergli, a far finta di nulla. Mi sembra una grande recita. Dove recito molto male. Trovo ingiusto che sprechi tutto . Figlio unico molto desiderato. Bambino normale. Adolescente pigro. Dare punizioni? Fare finta di niente? Non ho addolcito niente in queste parole. Voglio bene a mio figlio. Sono rigida e concreta. Trovo ingiusto che noi genitori di questa generazione subiamo questo. In molti. Errori educativi di noi genitori in primis e di questa società. Qualcuno di voi sa come spezzare questa dinamica? Ho paura per lui . Tanta. Sentirsi falliti e inetti non è mai facile. Non si mette mai alla prova. Solo distrazioni inutili. Mai un impegno. E’ grande solo per ciò che desidera. Per il resto no. Anche leggere la delusione su i volti dei genitori non sembra stimoli. Dobbiamo recitare, evitare argomento scuola.? Oggi davanti all’ennesimo brutto voto mi sento distrutta. Come affrontare una battaglia senza armi. Vedere i piccoli grandi successi di figli di conoscenti e amici e ‘ un dolore grande. Non invidia preciso. Grazie a chi mi ascolterà senza giudicare e proverà’ a darmi aiuto. Non c’è ironia in queste parole. Spesso mi difendo così. Oggi sono sfiduciata. Non vedo soluzioni. Grazie

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso alle preoccupazioni di voi genitori, ritengo fondamentale che in primis voi genitori possiate rivolgervi ad uno psicoterapeuta affinché si possa approfondire meglio la situazione per cercare soluzioni utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Franca Maria,

l’adolescenza è indubbiamente una fase critica del ciclo di vita, con critica non intendo necessariamente problematica, ma sicuramente faticosa e ricca di cambiamenti. Di questi cambiamenti non è attore solo l’adolescente, ma tutta la rete di persone che fanno parte della sua vita. I bisogni cambiano e insieme a loro anche le persone coinvolte devono riadattarsi alla situazione trovando un nuovo equilibrio. Spesso i giovani hanno difficoltà ad aprirsi e a esprimere i sentimenti che provano. Ha ragione nel dire che sentirsi dei falliti non è mai facile, come non è facile vedere negli occhi dei proprio genitori la delusione per aspettative non soddisfatte, ma questo a volte non basta per reagire e cambiare atteggiamento, perché si tende a finire nel vortice del “tanto ormai…”. Non si faccia prendere dallo sconforto, non è mai troppo tardi e c’è sempre qualcosa da salvare. È complicato dire come spezzare questo circolo vizioso, sarebbe utile conoscervi meglio. Non è soddisfatto dell’indirizzo scolastico scelto? E’ successo qualcosa che possa aver interferito col suo percorso? È preoccupato? Perché non vuole parlare con qualcuno?Avete mai preso in considerazione la possibilità di poter intraprendere un percorso familiare?

A volte uno spazio neutro permette di aprirsi e dirsi cose che tra le mura domestiche non si riesce a esprimere.

Spero che possiate ritrovare presto la vostra strada.


Cari saluti,

Dott.ssa Barbara Vitelli

Dott.ssa Barbara Vitelli

Dott.ssa Barbara Vitelli

Genova

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Buongiorno Sig.ra Franca Maria,

Sono comprensibili i suoi sentimenti, vista la preoccupazione e la frustrazione che sta provando. Non è facile poter dare una risposta utile analizzando una situazione solo descritta e senza poter avere tanti elementi e altre nozioni importanti per provare a comprendere meglio il comportamento di suo figlio. 

Mi sento di dirle che se ciò che ha fatto fino adesso non ha funzionato allora bisogna rompere qualche schema. Intanto è bene che continui lo sport anche se non agonistico. Per quanto riguarda lei, la cosa più importante è che trovi l'equilibrio e la serenità in se stessa, trovando momenti di serenità, al momento purtroppo non associati a suo figlio. Recuperare un pò di serenità sua può essere un modo per iniziare a vedere le cose anche diversamente. Capisco non sia facile. Per quanto concerne suo figlio credo che vada capito in quello che fa. Bisogna cercare di capire come mai questo è il suo comportamento piuttosto che arrabbiarsi con lui. Ha bisogno di avere qualcuno su cui può contare che lo comprende e lo rassicura. Bisognerebbe riuscire a collocarsi in una dimensione di ascolto attivo e intervento propositivo. Perché non è interessato alla scuola? Che interessi ha? Se la scuola non è il suo futuro, consideriamo che potrà anche cambiare idea in futuro, non abbia fretta nemmeno di collocarlo in un lavoro. La fretta non ci aiuta. Suo figlio non ha bisogno di un collocamento forse, adesso, ma ha bisogno di sentirsi collocato in un ambiente sicuro, protetto e dove sente che qualcuno gli vuole bene per come è.

Un caro saluto.

Dott.Puglisi