Controllo amicizie per mia figlia di 12 anni dinamiche

Simona

Salve,
Mia figlia ha 12 anni. È sempre stata una bambina socievole e con tanti amici. Ha sempre giocato con tutti senza mai litigare o discutere. Da un anno a questa parte, anche a causa dei cellulari, lo so sbagliatissimo a questa età, ma purtroppo per adeguarci agli altri l'abbiamo preso. Aveva delle amiche diverse tra di loro, alcune con carattere forte. Con il cellulare di mia figlia lo usavano per telefonare e offendere una sua amica che dopo settimane la mamma ha vietato di uscire con a mia figlia, anche se sapeva che non era lei a farle. Ora dopo un anno hanno recuperato. Una di quelle che offendeva si è allontanata dopo quasi un anno si è riavvicinata perché mia figlia aveva un bel gruppo con tanti amici, arrivata lei si è sfasciato tutto. Gli altri hanno litigato ma mia figlia adesso è rimasta fuori da tutti i gruppi. Avendo forse un carattere più debole non si è schierata e amiche che stavano tutti i giorni insieme anche casa nostra adesso non la cercano e neanche rispondono ai suoi messaggi. Lei dice che no ha fatto niente. Adesso ha iniziato ad uscire con una ragazzina che va a danza con lei. Ma è normale che a 12 anni si dicono amiche e amore per sempre e dopo poco non si cercano più? Ho provato anche a parlare con alcune amiche ma mi dicono che non hanno nulla contro mia figlia. Faccio male a chiedere e mettermi in mezzo? Mia figlia penso si farà nuove amiche, come ha fatto un anno fa, ma il fatto di essere Dsa può causare problematiche nel come si pone con le amicizie? Sbaglio io ad impicciarmi? Ci rimango male io per lei perché non la cercano e non la chiamano?

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile signora, Lei in qualità di madre deve essere presente nella vita di sua figlia, ma non essere invadente da limitarle spazio, decisioni e cambiamenti. In età adolescenziale è possibile che ci siano mutamenti amicali, perdita del gruppo o innovazioni e bisogna far crescere gli adolescenti da soli. Lasciando libertà e autonomia i giovani maturano, anche nel dispiacere e si responsabilizzano nelle scelte. Vedrà che dopo questa fase, sua figlia ritroverà nelle amicizie la serenità ed esse diventeranno più stabili. Auguri

Dott.ssa Maura Livoli

Dott.ssa Maura Livoli

Roma

La Dott.ssa Maura Livoli offre supporto psicologico anche online

Buongiorno,

sua figlia si trova all'inizio dell'adolescenza ed è normale a questa età che ci siano litigi per cose che a noi adulti sembrano futili; così come possono avvenire riavvicinamenti e cambi di amicizie in tempi molto rapidi. 

Dovrebbe parlare con sua figlia, chiederle se può aiutarla in qualche modo, ma cercare di rispettare la sua privacy e non "mettersi troppo in mezzo". A questa età è giusto che i ragazzi imparino a gestire da soli le proprie relazioni e, quando si presentano, ad affrontare litigi e situazioni spiacevoli. 

Il fatto che la ragazza abbia un disturbo dell'apprendimento non comporta problematiche dirette nella socializzazione, ma potrebbe condizionarla nel caso in cui le difficoltà nell'ambito scolastico portino a prese in giro da parte dei compagni o ad una bassa autostima di sua figlia.

Potreste valutare un ciclo di 3-4 incontri con uno psicologo per capire quanto realmente questa situazione sia spiacevole e difficile da affrontare per sua figlia e come voi familiari potete affrontarla al meglio.

Dott.ssa Ficola

Gentile Signora Simona,

Per quanto concerne la tematica da lei indicata riguardo le dinamiche con sua figlia dodicenne e  un'eventuale supervisione riguardo il gruppo di amicizie, più strette ed in generale,

le consiglio di chiedere un colloquio con lo sportello psicologico della scuola, oppure un professionista specializzato in questa fase di vita preadolescenti/adolescenti. 

Un sistemico-relazionale, oppure uno psicoterapeuta famigliare che lavora con queste dinamiche sia per genitori che per i ragazzi in genere. 

Forza e coraggio!

Cordiali saluti. 

Simona Rocco,Psicologa.Roma 

Dott.ssa Simona Rocco

Dott.ssa Simona Rocco

Roma

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Gentile Simona,

la pre-adolescenza e l'adolescenza sono periodi molto particolari per i ragazzi, in cui iniziano a provare emozioni molto forti che, a volte a noi adulti possono sembrare "esagerate", "amplificate" ma è importante rispettare i loro vissuti, sensazioni e soprattutto rispettare i confini, il loro bisogno di sperimentare e sperimentarsi, anche facendo sbagli, perché questo gli permetterà poi di imparare ad affrontare e gestire le difficoltà, i problemi, di imparare a relazionarsi con gli altri e a comunicare. Qualora dovesse cogliere una maggiore difficoltà in sua figlia, un malessere, un disagio, allora potrebbe rivolgersi ad un professionista, il quale potrà aiutare lei a trovare dei modi alternativi di stare vicina a sua figlia e a sua figlia ad imparare ad ascoltarsi e a dar voce ai suoi vissuti emotivi, conflitti e paure.

Cordiali saluti

Dott.ssa Martina Patruno

Psicologa Clinica e dell'età evolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale, Tutor

Dott.ssa Martina Patruno

Dott.ssa Martina Patruno

Roma

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Salve Simona, mi spiace molto per la situazione che descrive riguardo sua figlia. Purtroppo all'età di 12 anni non credo che si dia molto peso alle parole che vengono riferite per cui ritengo alquanto probabile che si cambi idea spesso, purtroppo a discapito delle persone più sensibili. E non si rimproveri del fatto di aver comprato il cellulare a sua figlia: internet, oltre ad essere un'attrativa incredibile per i giovani, costituisce un potente aiuto sia per la socializzazione che per la ricerca di informazioni. E' ovvio, costituisce anche un pericolo per certi versi ma non credo che vietarlo possa essere la soluzione, bensì educare ai rischi ed ai benefici che da esso possono derivare. Detto questo, occupandomi anche di valutazioni e trattamento dsa, posso affermare con certezza che anche i ragazzi con dsa riescono a farsi degli amici, salvo casi in cui il disturbo di apprendimento possa far nascere nei ragazzi particolari difficoltà di autostima, ma allora qui si apre un altro capitolo. Sono sicuro che anche sua figlia con il tempo costruirà dei legami amicali più solidi e duraturi.

Comunque, credo che un consulto psicologico possa aiutarla a ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione e trovare strategie funzionali per fronteggiare le situazioni attuali problematiche.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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