Diniego di dormire col fidanzato a 15 anni

MASSIMO

Sono un padre separato ed ho saputo da mia figlia 15enne che a volte dorme col fidanzato nella casa dove vive con la mia ex moglie che peraltro sapeva di questo abitudine della figlia e non mi ha mai detto nulla né discusso con me prima di concedere a mia figlia questa situazione.. purtroppo i rapporti con la mia ex moglie non sono buoni, pur avendo l'affido condiviso si comporta come se io non esistessi, non facendomi partecipare all'educazione e cresciuta mentale di mia figlia considerami solo quando c'è da pagare mantenimento e spese... tutto il resto il non sono mai messo a corrente di nulla. Come posso fare per fare valere i miei diritti di padre...devo chiamare gli assistenti sociali e fare presente questa situazione?

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Sig. Massimo,
comprendo profondamente il suo disagio e la frustrazione che sta vivendo. Sentirsi escluso dalle decisioni importanti che riguardano la propria figlia, specialmente in un’età così delicata come l’adolescenza, può creare frustrazione. È assolutamente legittimo che Lei desideri essere coinvolto attivamente nell' educazione e nella crescita di sua figlia.

Desidero rassicurarLa: la legge italiana tutela il diritto–dovere di entrambi i genitori di partecipare alle scelte fondamentali relative ai figli, anche in caso di separazione.
Secondo quanto stabilito dal Codice Civile all’art. 316, modificato dalla riforma della filiazione (L. 219/2012 e D. Lgs. 154/2013):

“Entrambi i genitori esercitano la responsabilità genitoriale. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione, alla salute e alla scelta della residenza abituale sono assunte di comune accordo.”

Nel caso di affido condiviso, come quello da Lei descritto, questo principio assume ancora maggiore rilevanza: la madre di sua figlia non può assumere in autonomia decisioni rilevanti, come quella di consentirle di dormire con il fidanzato nella casa familiare, senza prima averLe parlato e coinvolto nel processo decisionale.
Si tratta non solo di una questione educativa, ma anche di rispetto del suo ruolo genitoriale.

Prima di ricorrere a figure come gli assistenti sociali, che intervengono solitamente in situazioni di grave rischio o trascuratezza, è consigliabile agire secondo l’iter giuridico previsto. Può rivolgersi a un avvocato esperto in diritto di famiglia, che potrà inviare una comunicazione formale alla sua ex moglie, ricordandole gli obblighi legali e chiedendo che Lei venga correttamente coinvolto nelle decisioni che riguardano vostra figlia.
Se questa richiesta venisse ignorata, è possibile presentare un ricorso al giudice tutelare, che potrà emettere un’ordinanza vincolante, stabilendo in modo preciso il rispetto dei diritti genitoriali e le modalità di comunicazione e condivisione delle decisioni.

Si tratta di un percorso che tutela il benessere di sua figlia, garantendo al contempo la presenza equilibrata di entrambe le figure genitoriali nella sua vita. Qualora sentisse il bisogno di un supporto anche sul piano emotivo, non esiti a considerare uno spazio di ascolto psicologico, che può aiutarLa a gestire al meglio le difficoltà relazionali con la sua ex moglie e a rafforzare il legame con sua figlia.

Resto a disposizione se desidera approfondire alcuni passaggi o chiarimenti.

Dott.ssa Veronica Socionovo

Salve, la questione è mal posta, lei confligge con la sua ex moglie, e sembra sia questo che la disturba oltre al benefit in denaro che deve elargire per il mantenimento di sua figlia. Provvedete invece ad assicurarvi che la ragazza abbia ricevuto una buona educazione sessuale, se no andate con lei o vada sua figlia da sola con il fidanzato,  al Consultorio per provvedere al contraccettivo e alla sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmissibili. Non c'è null'altro da suggerire.

Un adolescente ha bisogno di genitori coesi, separati o non separati. Quando questa coesione non esiste, va ricercata magari con l aiuto di un  mediatore familiare esperto e specializzato che faciliti le modalità  di attuazione dell' affido condiviso. Questo può  evitare di rivolgersi a un avvocato del diritto di famiglia. L educazione sessuale é un tema delicato e importante da attuare con confronto e convergenza per una crescita esponenziale Serena e armonica. GIANNA Maria Tavoschi

Buona sera Massimo, la relazione tra lei e la sua ex moglie sicuramente non le permette di avere un dialogo sereno e immagino che lei ci abbia provato. Quello che di buono può fare per sua figlia e per la relazione tra lei e sua figlia è viversi bene i momenti con lei, offrendole degli insegnamenti e dei modelli che lei considera buoni dando il buon esempio. In questo modo le trasmetterà valori, rispetto per se stessa e gli altri, le farà sentire che può fidarsi di suo padre. Questo sicuramente sarà importante per sua figlia. Il resto...assistenti sociali... valuterà lei se è opportuno. Ma questo riguarda lei e la sua ex. Invece investa sulla sua relazione con sua figlia, senza fare entrare tra voi dinamiche che appartengono a voi genitori. Se necessita di un approfondimento o di potere meglio esplorare le sue emozioni per capire cosa fare io ci sono.

Michela Romano

Psicologa Psicoterapeuta  

Dott.ssa Michela Romano

Dott.ssa Michela Romano

Vicenza

La Dott.ssa Michela Romano offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Caro Massimo,
quello che stai vivendo è difficile, e il tuo messaggio trasmette una rabbia comprensibile ma anche una preoccupazione autentica da padre. Dietro la questione del “dormire col fidanzato” c’è molto di più: c’è la sensazione di essere escluso, spogliato del tuo ruolo genitoriale, ridotto a una funzione economica.
Hai tutto il diritto di sentirti frustrato. Ora vediamo come puoi agire, sia sul piano umano che legale. Che tua figlia dorma o meno col fidanzato a 15 anni è un tema delicato, ma ciò che fa davvero male – e lo dici chiaramente – è che tu non sia stato coinvolto in questa decisione educativa.
Non è solo una questione morale, ma di responsabilità condivisa. E infatti:

  • Hai l’affido condiviso, quindi le decisioni importanti vanno prese da entrambi i genitori.

  • Tua ex moglie non ti ha nemmeno avvisato, né aperto un confronto. Questo non è solo scorretto, può anche configurarsi come violazione del principio di bigenitorialità.

Ecco i passi che puoi valutare:

1. Tentare una mediazione familiare (se possibile) Anche con rapporti tesi, la mediazione familiare è un primo tentativo utile (e spesso richiesto dai tribunali prima di altre azioni). Serve per:

  • ristabilire i ruoli genitoriali

  • definire limiti, comunicazioni, regole comuni

  • tutelare tua figlia, evitando conflitti proiettati su di lei

Puoi chiedere al tuo avvocato o al tribunale dei minori di attivare un percorso di mediazione obbligatoria.

2. Inviare una comunicazione formale (tramite legale) Non serve aggredire, ma far valere i tuoi diritti in modo chiaro. Una lettera legale ben scritta può:

  • ricordare che hai diritto a partecipare alle decisioni educative

  • richiedere un confronto su regole condivise (es. convivenze adolescenziali, uscite, scuola, ecc.)

  • mettere nero su bianco il fatto che non sei stato consultato su un aspetto rilevante

3. PARLIAMO DI TUA FIGLIA: IL VERO NUCLEO

Tua figlia ha 15 anni, è in piena adolescenza. Dormire col fidanzato può essere:

  • una scelta impulsiva

  • o una prova di fiducia che la madre le ha dato

  • o un bisogno di appartenenza, affetto, libertà

 Ma tu hai diritto e dovere di esserci, non solo per dire “sì” o “no”, ma per accompagnarla a capire i propri limiti, emozioni, responsabilità.
E se vieni escluso da questo processo, le si toglie un padre proprio nel momento in cui ne ha più bisogno. Costruisci un dialogo diretto (e protettivo) con tua figlia
Anche se non condividi ciò che fa, puoi dirle:

“Non sono arrabbiato con te. Ma ho bisogno di capire cosa stai vivendo. Voglio esserci, senza giudicarti, ma anche senza essere escluso.”

ULTIMO PUNTO: NON DARE TUTTO PER PERSO

Anche se la tua ex moglie sembra escluderti, la legge è dalla tua parte se scegli di agire con fermezza e rispetto.
E soprattutto, tua figlia ha ancora bisogno di te, anche se ora sembra più legata all’altro genitore.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online