Padre e figlio non vanno d'accordo

Sabrina

Buonasera, sono mamma di un 14enne in pieno sviluppo ormonale, lui la sera vorrebbe stare al telefono con i suoi amici fino alle 23.30. Mio marito è molto severo, non gli ha ancora tolto il parental control e quindi alle 22.45 gli blocca il telefono... questo accade tutte le sere ormai da qualche mese, dove litigano molto pesantemente perché mio figlio dice di sentirsi diverso dai suoi amici e mio marito si infuria...io non so più cosa fare...ho provato a dire che forse dovremmo fare un percorso insieme...ma per loro dico solo stupidaggini...ho paura di perdere la mia famiglia.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Sabrina,

La tensione tra suo figlio e suo marito riguardo l'uso del telefono riflette una dinamica familiare complessa, comune durante l'adolescenza. È essenziale trovare un equilibrio tra le esigenze di indipendenza del figlio e le preoccupazioni dei genitori per la sua sicurezza. La sua proposta di intraprendere un percorso insieme è valida e potrebbe migliorare la situazione.

Un dialogo aperto e costruttivo, in cui si discutono le preoccupazioni, le esigenze e le aspettative di ciascuno, potrebbe aiutare a stabilire regole concordate sull'uso del telefono. Considerare l'apporto di un consulente familiare può offrire strategie efficaci per una comunicazione migliore e per risolvere i conflitti.

Ricordi l'importanza del suo ruolo nel mediare e promuovere l'unità familiare, mantenendo al centro l'impegno per il benessere di tutti.

Dott. Matteo Piccioni

Dott. Matteo Piccioni

Torino

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Cara Sabrina si credo proprio che abbiate bisogno di un aiuto per districare questa intricata e pesante matassa. Tuo marito  ostacola la crescita di vostro figlio contrapponendosi e opponendosi a lui con rigidità incrementando così il conflitto anziché dirimerlo grazie ad un  confronto maturo. Siete voi genitori che per primi dovreste parlarne con un esperto in materia. Certo se suo marito si rifiuta vada comunque lei a chiedere un consulto psicologico in quanto la sua sensibilità  e sofferenza  vanno gestite e sostenute e farlo da soli è difficile e pesante. Spero che questa faticosa salita possa essere seguita da un cammino più leggero. Saluti. Dott.ssa Maddalena Bazzoli psicoterapeuta Torino 

Buongiorno signora Sabrina,

grazie per la sua condivisione. L'adolescenza è un periodo complicato e ricco di cambiamenti, l'impatto della tecnologia sui ragazzi di oggi è sempre maggiore. Comprendo la difficoltà di voi genitori, nello stabilire delle regole e dei limiti, ma è fondamentale cercare insieme a vostro figlio di regolarne l'utilizzo.
La cosa più utile che un genitore può fare è quella di comunicare con il proprio figlio, incoraggiando un uso appropriato del cellulare e facendo notare quando, invece, l’utilizzo prevalga su ogni tipo di interesse. È importante che lei e suo marito siate d'accordo sulle regole e sui tempi da dare a vostro figlio per l'utilizzo del cellulare. È comprensibile la sua difficoltà, la comunicazione con suo marito è essenziale per affrontare al meglio questa fase.

Se suo figlio percepisce una diversità rispetto ai suoi amici, magari si potrebbe approfondire insieme a lui a cosa faccia riferimento. 

Per quanto riguarda il percorso psicologico sicuramente è una buona idea, ma è importante che anche suo figlio sia d'accordo nel farsi aiutare. 
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità per vostro figlio o per voi genitori.

Ricevo a Torino e anche online

Dottoressa Laura Galati

 

Dott.ssa Laura Galati

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Torino

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Sicuramente l'adolescenza dei figli è un periodo difficile anche per i genitori perché ne sono responsabili. Da una parte è normale che l'adolescente cerchi più autonomia e libertà, dall'altra i genitori devono evitare che possa causare danni a se stesso o ad altri. Uno psicologo potrebbe anzitutto informare sulle caratteristiche e l'importanza del periodo adolescenziale, in modo che si abbia una corretta visione ed atteggiamento verso di esso. Da una tale informazione facilmente dovrebbero scaturire comportamenti e compromessi che soddisfino le esigenze di entrambe le parti e che possono essere trovati autonomamente dalla famiglia o essere suggeriti dallo psicologo

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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