Sono in un momento di difficoltà

Ale

Salve, Mi chiamo Alessia ho 20 anni, e sono qui per esprimere un mio disagio. Ultimamente sono tanto infelice della mia vita, soprattutto del mio passato, mi sento indietro rispetto ai miei coetanei su tutto, non ho vissuto quasi per niente l'adolescenza, non avevo amici, a parte una ragazza, che è ancora mia amica. Però non ho mai vissuto le tipiche esperienze degli adolescenti, es: primo amore (mi sono sentita con qualche ragazzo, ma non mi è mai piaciuto qualcuno veramente, non mi sono mai innamorata), prime esperienze, come il primo bacio, andare in discoteca, o comunque uscire, farsi amici, conoscere gente e vivere con spensieratezza. Ho passato la mia adolescenza in casa a soffrire e a sentirmi sbagliata , perché vedevo i miei coetanei godersi l'adolescenza e io ero sempre sola, ho provato ad entrare in qualche gruppo, ma ne sono sempre uscita rifiutata, ho provato a fare amicizia anche nella mia vecchia classe delle superiori, ma a nessuno importava di me, molte volte penso che mi parlassero, perché gli facevo pena,ma nessuno ha mai voluto essere mio amico veramente, sentivo che comunque tentavano di tenermi lontana e inoltre molte volte ero presa anche in giro, soprattutto i primi anni di superiori, perché ero timida, impacciata e un po' in sovrappeso e questo non ha fatto altro che farmi chiudere ancora di più in me stessa, poi ho deciso un po' di cambiare, ma comunque ricadevo sempre nel loop dell'isolamento, perché sentivo che nessuno mi voleva veramente. Adesso sento che manca qualcosa dentro di me, mi sento incompleta e vuota, anche adesso ho solo 2/3 amici, ma non ho molta vita sociale, pochissima in realtà, sto cercando di prendere la mia vita in mano e fare esperienze, però mi sento molto indietro e incompleta come individuo, e molte volte ho paura ad uscire con i miei coetanei, perché mi sento a disagio, perché non ho esperienze da raccontare, e se si sfocia in certi argomenti, io non ne so nulla, come l'andare in discoteca, esperienze con i ragazzi, mi sembra che la mia vita sia sempre stata vuota e adesso mi sembra tardi per fare certe esperienze e soprattutto non trovo il modo di farle.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Alessia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buonasera Alessia,
comprendo quanto sia doloroso vedere gli altri "vivere" la loro età e lei pur desiderando tanto farlo non ci riesce....è come se la vita scorresse, ma non ne fosse protagonista... Capisco cosa vuol dire sentirsi "indietro" e sentirsi avvolgere dalla solitudine...Capisco come si senta, ma si può iniziare a riprendere in mano la propria vita...se si desidera un cambiamento,  noi per primi dobbiamo essere disposti a fare qualcosa di diverso da quello che abbiamo fatto fino ad ora. Credo che un percorso di Psicoterapia possa esserle di aiuto. Se ha bisogno di delucidazioni o altro, mi scriva pure in privato, resto a disposizione.

I miei più cari saluti

Dott.ssa Giulia Sonetti

Dott.ssa Giulia Sonetti

Dott.ssa Giulia Sonetti

Pisa

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Ciao Alessia,

Mi dispiace sentire che hai vissuto un periodo così difficile durante l’adolescenza e che ti senti indietro rispetto ai tuoi coetanei. È comprensibile desiderare di vivere le esperienze tipiche di quell’età e sentirsi fuori luogo quando sembra che ci si sia persi qualcosa di importante.

Vorrei farti sapere che non sei la sola la sola a provare questi sentimenti. Molte persone attraversano momenti simili e sperimentano sensazioni di vuoto o inadeguatezza. È importante ricordare che ognuno ha un percorso unico e che non esiste un unico modo "giusto" di vivere l’adolescenza.

Il tuo passato non definisce chi sei oggi. Sebbene possa sembrare che le esperienze che hai perso abbiano un impatto negativo sulla tua autostima e sulla tua fiducia nelle relazioni, è possibile lavorare su questi sentimenti. Puoi iniziare riflettendo sulle tue qualità uniche e sulle cose che apprezzi di te stessa. Concentrati sul presente e guarda avanti verso le opportunità future.

Ti consiglierei anche di esplorare nuove attività e interessi che ti appassionano. Questo potrebbe offrirti l’opportunità di incontrare nuove persone e creare connessioni significative. Non è mai troppo tardi per fare nuove esperienze e costruire relazioni soddisfacenti. L’importante è essere aperti e pronti ad accogliere le opportunità che si presentano.

Se senti che questo senso di vuoto e di inadeguatezza persiste e ti sta causando angoscia significativa, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo più approfondito e fornirti strumenti per affrontarli in modo sano ed efficace.

 Non lasciare che il passato influenzi e limiti il tuo presente e il tuo futuro. Sii gentile con te stessa, concediti il tempo di guarire e di apportare i cambiamenti che desideri nella tua vita.

Un caro saluto,
Dott.ssa Cristina Borghetti

Dott.ssa Cristina Borghetti

Dott.ssa Cristina Borghetti

Pisa

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Buongiorno Alessia,

mi dispiace per il periodo che sta passando, spero che dopo avermi scritto sia riuscita a prendere sonno, perché ho visto l’orario di arrivo del messaggio e ho pensato che non fosse un buon momento.

Non so bene cosa consigliarle perché un messaggio non mi dà molti elementi per capire completamente la sua situazione. Per esempio, non so quale sia il rapporto con i suoi familiari, ma in questo momento penso sia importante parlare con un familiare che lei sente più vicino o che pensa possa capirla per decidere insieme il da farsi. Un’alternativa sarebbe quella di rivolgersi al medico di base, che magari le può suggerire a chi rivolgersi. Se non pensa che qualcuno in famiglia la possa comprendere, forse la sua amica la può supportare nel prendere la decisione di consultare un esperto. Gli aspetti della vita in cui si sente indietro sono i più difficili per tutti, anche se magari gli altri lo mostrano meno e apparentemente stanno bene, ma capisco che alle volte nei propri pensieri non condivisi ci si senta soli. Rimango a disposizione.

Un caro saluto

D.ssa Viviana Puggioni

Salve Alessia, grazie per aver condiviso il suo disagio. La sensazione di essere "indietro" rispetto ai coetanei è un sentimento che può generare notevole ansia e insoddisfazione. Tuttavia, è importante ricordare che la vita non è una gara e ognuno ha il suo percorso personale da seguire. La mancanza di alcune esperienze tipiche dell'adolescenza non la rende una persona incompleta, ma piuttosto una persona con un percorso diverso. 

La timidezza e l'isolamento che ha descritto possono essere affrontati attraverso un percorso terapeutico, che potrebbe aiutarla a comprendere meglio se stessa e a sviluppare strategie per migliorare la sua vita sociale e la sua autostima. Inoltre, la terapia potrebbe fornirle gli strumenti per affrontare le sue insicurezze e per iniziare a vivere una vita più appagante, indipendentemente dal passato. 

Non è mai troppo tardi per fare nuove esperienze e crescere come individuo. La chiave è iniziare da dove si è ora, senza confrontarsi troppo con gli altri.

Dott. Matteo Piccioni

Dott. Matteo Piccioni

Torino

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