Come difendersi da una sorella perfida?

Linda

Buonasera,
è difficile riassumere in poche righe la mia vita, ma cercherò di essere concisa parlando dell'ultimo episodio accaduto proprio due giorni fa. Dico subito che è una storia vista e rivista, ma l'altro giorno mia sorella (33 anni lei, 30 io) ha proprio superato ogni limite.
Son venuta a sapere che ha sparlato di me con mia nonna e due mie zie, dicendo che io non ho amici (non vero), che non esco mai (non è vero, esattamente non esco tutti i giorni), che non guido, che all'università non mi do le materie e sto perdendo solo tempo, che sono una monaca di clausura, che io posso confidare solo su mia madre e su mio padre, che sono grassa perché depressa e che mi devono AIUTARE.

In poche parole mia SORELLA mi ha esplicitamente fatto passare per una malata depressa.
Adesso, letto così sembra niente, ma lei racconta tutto ciò con una cattiveria inaudita, mi sputtana giornalmente con i suoi amici, con i nostri parenti, con gli sconosciuti.
Fa così da quando ha 16 anni e mi ha sempre messo in cattivissima luce con chiunque davanti, ma anche dietro le mie spalle.

Io sono stata sempre presente per lei, cosa che non posso dire di lei tranne se le serve un favore. È un mostro.
Cosa devo fare? Come mi devo presentare la prossima volta davanti ai miei parenti dopo quelle cattiverie? Io dalla vergogna scapperei. La odio con tutta me stessa.

Aiutatemi.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve.

Sono una psicologa-psicoterapeuta e mi occupo anche, e soprattutto, e famiglie.
Quando lo ritiene opportuno può contattarmi al mio recapito telefonico per poi fissare un primo colloquio ed espormi bene la sua problematica (a cui dedicare il necessario tempo che merita).

Effettuo studio privato sia a Catania che a Giarre.

Cordiali Saluti.

Gentile Linda, diversamente da ciò che si pensa il rapporto tra sorelle è molto  spesso  conflittuale; la rivalità solitamente affonda le sue radici nel passato e può essere motivata  da antiche  gelosie  o dal  comportamento  inadeguato  seppur    inconsapevole  dei  genitori. Quindi non vi è da stupirsi troppo.  Quello che mi colpisce  è il fatto che lei dia tantissima importanza al giudizio dei suoi familiari dai quali, alla sua età, dovrebbe  essersi svincolata da un  pezzo.  Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista per lavorare sulla sua autostima; ciò la  potrebbe aiutare a fare chiarezza in sé stessa  ed a credere maggiormente  nelle sue,  senz'altro, indiscutibili capacità.
Tantissimi auguri