Ansia dovuta a mio padre

Sara

Salve , il mio nome è sara ho 22.
Sono figlia di una madre italiana e di un padre arabo .
Studio e sono al 2 anno di scienze della formazione.
Purtroppo pochi giorni fa mio padre ha scoperto l'esistenza del mio ragazzo e dopo domenica mi ha minacciata di non uscire più e mi spia continuamente .. io non so cosa fare , sento continuamente la mia libertà minacciata e non riesco più a non piangere .
Sono sempre stata una ragazza diligente con lo studio , solo che da quel giorno mio padre spia i giorni degli esami per farmi uscire solo per darli e tornare a casa e purtroppo non mi ha proibito di andare a studiare in biblioteca per essere sicuro di non vedere il mio attuale ragazzo " un bravissimo ragazzo " ... io non so che fare .. mi addormento e mi sveglio con questa ansia perenne , non riesco a essere la ragazza di prima e volevo sapere come agire. Anche perché stare a casa mi sta portando all'esasperazione.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve stia attenta alla sua situazione familiare perche' l'oggetto introiettato del padre potrebbe causare crisi caratterizzate da ansia ad alti livelli e attacchi di panico. Le consigliere i un cammino di supporto psicologico tramite uno psicoterapeuta che l' aiuti ad esprimere le emozioni represse come rabbia disgusto collera e insieme a lui elaborare i divieti del genitore. Molto spesso il panico e' cartterizzato da un'emozione che rimane repressa o da un evento chiamato evento trigger.

Ciao Sara,

oltre a questa specifica situazione che descrivi come molto pesante e critica, non racconti dei rapporti che intercorrono tra i tuoi genitori e del tuo rapporto con loro. È solo in questa situazione che tuo padre si sta manifestando rigido? Tua madre rispetto a questa situazione come si sta ponendo con te e con tuo padre? Quale è la posizione di tua madre in questa circostanza? Hai vicino a te altre figure (zii, cugini,amici) con cui confrontarti e raccontare quello che ti succede?

Senza conoscerti e senza avere altre informazioni, ma percependo comunque una tua grande difficoltà, se non puoi contare su un supporto e su una comunicazione costruttiva con i tuoi genitori, ti suggerisco di contattare il consultorio familiare della tua città. È importante che ti rapporti direttamente con un nostro collega di persona. Al consultorio potrai essere accolta e ricevere il sostegno necessario per far fronte alle tue difficoltà. Se tuo padre dovesse continuare a negarti la libertà di uscire, chiama i carabinieri e racconta quello che accade. Le autorità ti potranno fornire l'aiuto necessario.

Ok?

In bocca al lupo!!!!!!