Muro tra me e i miei genitori

Lisa

Buon pomeriggio. È da pochi anni che mi sento moralmente bloccata, se così posso definirlo, da un lato perché ho un carattere molto riservato e tranquillo, dall'altro perché si formano delle incomprensioni con i miei genitori tanto da ferirmi psicologicamente.

Ho 20 anni e i miei genitori mi trattano come una bambina di 10 anni, mi rimproverano per ogni cosa che faccio, mi criticano sempre per ogni decisione io scelga di fare, soltanto perché non è quello che "sognano" loro. Vorrebbero vedere in me una ragazza perfetta, un genio in tutto e per tutto e che rispetta ogni loro decisione, senza mai dire il proprio pensiero perché come dicono loro "non vale niente". Dalle loro troppe aspettative, dalle loro troppe critiche e dai loro ricatti non ho più nessuna ambizione, perché non siamo mai andati d'accordo, e la voglia di andare via di casa è più frequente. Non ho nemmeno più voglia di studiare, perché quest'anno dovrei fare l'università, ma vedendo che studio poco e niente per il test di ammissione, non credo sia fatta per me, mentre loro insistono sempre e dato che la facoltà l'ho scelta io (per fortuna) loro non sono d'accordo, perché mi dicono che non riuscirò mai ad entrare, non riuscirò mai a studiare per bene, ed il giorno dopo mi dicono che devo studiare 24 ore su 24. Io con loro ho completamente perso la pazienza, in tutto ciò che dicono mi rispondono male, in ogni cosa scelga di fare, fanno di tutto per impedirmelo, se devo chiedere di uscire (e devo chiederlo perché dipendo totalmente da loro dato che abitiamo pure in campagna) si arrabbiano se torno alle 20 a casa e quindi sono costretta a tornare alle 18/19 massimo, e non è nemmeno una cosa che chiedo tutti i giorni. Non mi prestano nemmeno la macchina per un giorno, non chiedo tutti i giorni. Ho avuto pure un ragazzo ma non l'ho detto a loro, perché mi avrebbero detto subito che io non penso a studiare e penso ai ragazzi, a fare la scema e a uscire sempre (che non è vero).

Ogni volta che provo ad aprirmi con mia madre finiamo sempre per litigarci e a me è passata la voglia di dirle tutto. Non riesco a trovare nemmeno un lavoro per poter andare via da qui e vivere da sola, non è possibile nemmeno questo.
Non ho mai fatto niente di male a loro, non voglio nemmeno consultare uno psicologo vicino la mia città, perché se lo dicessi a loro sicuramente non la prenderebbero sul serio e mi prenderebbero in giro.

Vorrei sapere perché succede questo, come posso fare per poter avere di nuovo le ambizioni di una volta, o se è meglio dimenticare l'idea di frequentare l'università (sempre se passo dato che è la seconda volta che faccio il test) e cercare lavoro.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Lisa, scrivendo a noi stai guardando a te stessa, lontano dagli occhi dei tuoi, creandoti uno spazio virtuale per esprimere il dolore che provi nel non sentirti appoggiata e sostenuta dai tuoi.

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Lisa, tu non sei sbagliata. Come tutti, anche tu sei a questo mondo con il tuo modo di essere e vai alla ricerca di costruzione di senso della tua vita. Una possibilità importante che tu solo puoi proteggere e creare con le tue forze, con le tue energie, con i tuoi sentimenti e le tue esperienze. Attraverso quest'ultime puoi e potrai scegliere ciò che ritieni adatto a te.

Quello che mi sento di dirti per esperienza professionale è che è molto importante per lo sviluppo della tua persona prendere la distanza mentale da quelli che sono i pensieri e le aspettative dei tuoi, poichè solo in questo modo potrai iniziare a "vederti" e a scoprire chi sei tu. E' importante che tu dia spazio alla tua vocina interna di affacciarsi. In questo modo potrai sentire i tuoi desideri, i tuoi sentimenti e intuire le tue aspirazioni. Così facendo, tu potrai fondare le basi per la tua autonomia di persona e di donna. Per quanto riguarda l'aiuto psicologico, non hai bisogno del consenso nè dell'appoggio di mamma e papà per andarci. Sei grande e puoi rivolgerti al professionista da sola. Quello che conta è che tu sia motivata in questo e che l'appoggio tu te lo dia da sola. 

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Lisa, tu hai sperimentato che i tuoi genitori hanno una forma mentis e un modo di relazionarsi che a te non fa stare bene. La soluzione per te non è sperare che loro cambino "idea" su di te per poter tu così ritrovare le tue aspirazioni, ma prendere atto che questo è il loro "modo di stare in relazione con te" e che non hanno intenzione di metterlo in discussione. Infine Lisa, guardati intorno e vedrai che esistono altri modelli di adulti a cui ispirarsi. Non esistono solo mamma e papà. Loro ti hanno dato quello che hanno potuto darti (nel bene e nel male). Leggi tanto, relazionati con ambienti stimolanti per la tua crescita umana e spirituale (la scuola è un esempio di luogo dove si possono incontrare docenti interessanti, ma poi esistono anche altri luoghi dove trovare nuovi modelli di identificazione o di ispirazione). Per fortuna il mondo è grande e ricco di occasioni.

Cari saluti

Salve, il disturbo depressivo associato a sintomi d'ansia compare spesso in questa fascia d'età. Si hanno problemi relazionali soprattutto con i genitori ma una diagnosi repentina e una giusta psicoterapia l'aiuteranno a risolvere le sue problematiche, magari stando attenti anche alle proprie sensazioni corporee e al cuore anche nella scelta degli studi e nel tempo da dedicare alle proprie attività di studio. La scelta universitaria è un momento importante che può essere affrontato con un percorso di consulenza psicologica che l'aiuti nella difficile fase di transizione