Sono lontano da casa per lavoro e soffro tanto d'ansia costantemente.

Nicola

Sono lontano da casa per lavoro, in un'altro paese, piango spesso soffro tanto d'ansia e non riesco a trovare pace, alla mia età non dovrei crearmi tutti questi problemi ma non so come risolvere, il problema è che già ho vissuto esperienze del genere e dopo un periodo di tempo sono sempre tornato a casa perché mi sentivo troppo male da non reggere questi pesi, nella mia infanzia non ho passato troppi bei momenti magari anche per la situazione economica a casa ecc vorrei trovare pace per avere un equilibrio interiore e farmi forza in momenti del genere ma non ci riesco. Quando sono a casa con i miei genitori anche se la situazione non è delle migliori almeno non sento ansia ne pesi ne niente. Non è facile da spiegare come mi sento, ma queste sensazioni mi fanno stare male, mi sento il cuore battere forte e a momenti sento come se stessi per cadere a terra letteralmente, spero che qualcuno mi posso dare qualche consiglio per stare meglio. Grazie in anticipo e scusate per il disturbo.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Nicola, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Nicola. Il fatto che la sua ansia si plachi quando è in casa con i genitori è un dato molto importante che ci permette di formulare una prima ipotesi sulle motivazioni che contribuiscono a scatenare in lei ansia. Può essere infatti che la sua ansia sia dovuta non tanto dall’allontanarsi da casa, quanto dall’allontanarsi dai genitori, per un qualche motivo che al momento le è fisiologicamente invisibile. I sintomi d’ansia portano spesso infatti quelli che si chiamano “vantaggi secondari”, che ci permettono di gestire delle situazioni tramite sintomi che tuttavia non sono funzionali per vivere la vita come vorremmo.
Ripeto che questa osservazione è solo una prima ipotesi che andrebbe però approfondita ed eventualmente smentita attraverso un percorso in cui individuare insieme il sistema di significati che usa per attribuire valore e senso alle situazioni di vita in cui si trova. In questo modo troveremmo anche il significato dei sintomi, ponendo le basi per un trattamento personalizzato e utile a garantirle una qualità di vita più adatta alle sue necessità.
Mi rendo disponibile anche online per un percorso di questo genere.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Salve, mi occupo da alcuni anni di problematiche legate all’esperienza dell’espatrio. In quello che descrive ritrovo diverse difficoltà diffuse tra chi decide di allontanarsi dalla propria casa in cerca di un futuro migliore per sé e per i propri cari.

L’espatrio, anche quando è voluto e programmato, non è mai un processo indolore a livello emotivo.

Sicuramente l’ansia che prova rappresenta un campanello d’allarme di un qualcosa che non va. Occorre comprendere quali aspetti della sua situazione attuale modificare per favorire il processo di adattamento al nuovo paese dove ha scelto di vivere.

La sofferenza che prova in questo momento può venire da tanti aspetti legati all’espatrio, aspetti che non sempre sono stati elaborati sia prima di espatriare che dopo,durante il processo di adattamento al nuovo paese.

Forse questi aspetti non elaborati a sufficienza fanno sì che lei viva  l’esperienza dell’espatrio  come un peso eccessivo.

Probabilmente è arrivato il momento giusto per fermarsi a riflettere cosa potrebbe cambiare di questa sua situazione per sentirsi più leggero.

Qualche volta il cambiamento può essere gestito e portato avanti da solo, altre volte occorre rivolgersi ad un professionista.

Lei senz’altro ha le risorse per capire fin dove può farcela da solo e quando invece rivolgersi allo psicologo.

Se deciderà di contattarmi la lontananza non è un problema poiché lavoro con persone che vivono all’estero e sono abituata ad effettuare colloqui online.

Cordialmente

dott.ssa Marina Arrivas