Sto sempre più male

Alessia

Sono sempre stata molto felice e solare, ma sono arrivata a un punto della mia vita in cui tutto sembra essersi spento. Ho scoperto di essere anemica, e questo non mi aiuta: sono sempre stanca, non ho la forza di fare nulla, e in più sono ADHD. Le emozioni le vivo in maniera differente, più intensamente, ma non mi era mai capitato così. Ho iniziato a odiare me stessa, ho ricominciato anche a tagliarmi le braccia (non lo facevo da 2 anni), non provo più emozioni positive, ma solo tristezza e rimpianto. Sto evitando tutti i miei amici più cari e sono sempre di pessimo umore. Penso tante volte alla settimana di farla finita, ci ho anche quasi "tentato" una volta, ma non ho avuto il coraggio di farlo, mi sono fermata. Sembra come se il mondo si sia d’un tratto fermato e io veda le cose in bianco e nero, non più a colori. Sono anche emetofobica e quindi ho una paura costante che possa stare male, perciò credo che col suicidio tutto ciò si risolva. Non so più cosa fare, mi sento esanime.

8 risposte degli esperti per questa domanda

Alessia,

mi dispiace leggere il tuo dolore e che tu sia arrivata al punto di credere che con il suicidio tutto si risolva.

Leggo che non sai più cosa fare.

Però hai già provato a fare qualcosa: scrivere un testo per chiedere aiuto.

Parli del problema dell' Anemia, dell' Adhd...ed hai iniziato ad odiare te stessa.

Ma dici che sei sempre stata felice e solare.

Se hai bisogno ci sono.

Dott. Filippo Arnoldi

Dott. Filippo Arnoldi

Bergamo

Il Dott. Filippo Arnoldi offre supporto psicologico anche online

Ciao Alessia,
grazie per aver condiviso queste parole così profonde e dolorose. Anche solo scrivere tutto questo è un gesto coraggioso, e non sei sola.

Prima di tutto: tu meriti aiuto, meriti sollievo, e meriti di tornare a vedere i colori nella tua vita. Quello che stai attraversando è reale, intenso e tremendamente faticoso, ma non è qualcosa che devi affrontare da sola. Hai già superato momenti durissimi — il fatto che tu abbia smesso di farti del male per due anni è una testimonianza di una forza che è dentro di te, anche se ora ti sembra scomparsa.

Il ritorno dell’autolesionismo e questi pensieri oscuri sono segnali seri che indicano che il tuo dolore ha bisogno di attenzione immediata. Ti invito con il cuore in mano a parlare con uno psicologo o uno psichiatra il prima possibile. Anche se può sembrare un passo difficile, è il più importante. I disturbi come l’anemia, l’ADHD, e la depressione si intrecciano e si influenzano tra loro, ma esistono percorsi medici e terapeutici che possono davvero aiutarti.

So che adesso ti sembra di non sentire più niente di bello, ma le emozioni che oggi ti travolgono possono cambiare. Il cervello, il corpo, il cuore — tutti si possono rimettere in equilibrio con il giusto supporto.

E soprattutto: non devi “essere forte” da sola. Non si tratta di forza, ma di chiedere e ricevere aiuto. Il dolore che provi adesso non durerà per sempre. Le cose possono davvero cambiare, anche se ora sembra impossibile. Alessia, tu vali. Sei importante. Il mondo ha ancora tanto da offrirti, anche se ora ti sembra vuoto.

Con affetto

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Buongiorno Alessia, 

dovrebbe rivolgersi sicuramente ad un professionista che la possa aiutare e sostenere, rivedendo insieme i suoi pensieri e intenzioni. Cerchi uno psicologo che la possa vedere a breve e ne parlerei anche con il suo medico di base x valutare una visita specialistica psichiatrica presso il cps territoriale per valutare una terapia farmacologica di supporto.

Mi raccomando chieda aiuto a qualcuno.

A disposizione 

dott. Liborio Placenza 

Buon pomeriggio Alessia,

Honoré de Balzac diceva che la rinuncia è un suicido quotidiano ma, forse non è il tuo caso, dato che tu non rinunci ma scegli. Chi sceglie è meritevole perchè riesce a distinguere e soprattutto a volere, si sa, che volere è potere.

Io avevo una paziente, che tu mi ricordi molto dalle tue parole; io e lei facemmo un percorso tortuoso e molto profondo, arrivando alla consapevolezza che infondo il suicidio è un atto molto coraggioso e soprattutto nobile. Si uccide chi sa di aver fatto tutto il possibile per invertire la rotta e rimasto senza chance decide coraggiosamente di abbandonarsi all'oblio ma, per chi non avesse ancora percorso tutte le strade, per chi non avesse ancora osservato tutte le opportunità, il suicidio rappresenterebbe un atto di codardia. 
Correggimi se sbaglio ma nelle tue parole io non leggo vigliaccheria ma bensì resistenza.

Magari è il caso che ruoti la medaglia e osservi anche l'altra faccia.

Spero tu possa trovare quanto desideri.

Un caro saluto

Dottoressa Margherita Silei.

Dott.ssa Margherita Silei

Dott.ssa Margherita Silei

Perugia

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Gentile Alessia, comprendo che stia attraversando un momento molto difficile, pieno di dolore, vuoto e disperazione. Sappia che non è sola!

Già la ricerca di aiuto è un segno di grande coraggio.

I sintomi che descrive:

tristezza profonda, isolamento, pensieri negativi, autolesionismo              indicano un forte disagio emotivo. Condizioni come l'anemia e l’ADHD possono amplificare tutto questo, rendendo ogni giorno più complesso e sofferente

È fondamentale che lei chieda subito aiuto, non si chiuda.

Consideri anche, i numeri emergenziali, qualora la situazione lo richieda

112 (Numero unico per le emergenze)

Telefono Amico: 02 2327 2327 (10:00–24:00)

Samaritans (Filo diretto): 06 77208977 (13:00–22:00)

CSM della sua città (centro di salute mentale)

Tenga sempre presente che ci sono soluzioni:

L’anemia può essere curata e migliorare il tuo stato fisico ed emotivo.

L’ADHD e la fobia (emetofobia) possono essere gestiti con il giusto supporto terapeutico.

La depressione e l’autolesionismo sono affrontabili: con terapia e, qualora necessario, anche con l'utilizzo di farmacoterapia


Si Ricordi

Non è colpa sua, ne può uscire...un passo alla volta

Parli con un professionista il prima possibile. Merita aiuto, ascolto e la possibilità di stare meglio.

A disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Dott. Valeriani 

Cara Alessia,

si percepisce forte il dolore e la disperazione nelle Sue parole.

Forse per ricominciare a stare meglio, è necessario appoggiarsi a un farmaco, che come una stampella Le può fornire un supporto fino a quando ne avrà bisogno: Le consiglio quindi di rivolgersi prima di tutto al Suo medico.

Oltre a ciò, ha mai pensato di cominciare un percorso psicologico per capire le motivazioni profonde di questo disagio e per acquisire degli strumenti nuovi per gestire le emozioni, la Sua spiccata sensibilità, i momenti no ecc. ecc.? Le sarebbe di grande aiuto.

Si può rivolgere sia ai servizi pubblici, come i consultori, sia a quelli privati, comprese anche le piattaforme on-line.

Qualora volesse conoscermi, possiamo fissare un colloquio preliminare.

Le auguro di ritrovarsi e ritrovare la Sua serenità!

 

Dott.ssa Silvia Capitanio

Dott.ssa Silvia Capitanio

Bergamo

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile Alessia,

quando è arrivato questo passaggio per cui tutto sembra essersi spento? Quanto tempo fa? È successo qualcosa che l'ha causato o è stato un graduale scivolare verso la tristezza e il rimpianto? Ci sarebbero tante cose da capire per sapere cosa determina il tuo stato mentale di tristezza e negatività, cosa ti ha spento lo sguardo (bianco e nero) e tolto la forza vitale (sangue). Ma tutto si può risolvere parlandone con qualcuno che ti aiuti a capire e ad affrontare il momento di difficoltà di cui parli. 


dottoressa Roberta Daminelli 

Dott.ssa Roberta Daminelli

Dott.ssa Roberta Daminelli

Bergamo

La Dott.ssa Roberta Daminelli offre supporto psicologico anche online