Voglio andarmene dalla mia famiglia per ripartire da me stesso

Edoardo

La faccio breve: ho 25 anni e sono padre di un bimbo di 2 anni e mezzo, la mia compagna ne ha 24. Nostro figlio molte volte ci fa perdere la pazienza, e in quelle occasioni mi sale la voglia di picchiarlo forte, mentre la mia compagna diventa nervosa e scontrosa con me. Il clima diventa insopportabile, mi crolla tutto il mondo addosso. Per il bene di tutti e tre voglio andarmene da questa situazione prima di arrivare a conseguenze gravi, sono stremato da questa vita, sono diventato depresso da un anno a questa parte. Voglio solo ricominciare da me stesso, intraprendere un percorso di crescita personale, voglio stare da solo. Ho detto di questo mio desiderio alla mia compagna, ha detto che se mi rende felice devo farlo e che lei se la caverà senza di me. Cosa ne pensate voi? Grazie in anticipo a chi risponderà.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Edoardo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera, la situazione è delicata essendoci un bambino di soli 2 anni e va valutata attentaemnte anche con l aiuto di un professionista. Saluti

Dr.ssa Luzzi Francesca

Caro Edoardo,

La paternità può essere estremamente stressante, e i sentimenti di frustrazione e depressione che sta vivendo sono seri. È positivo che stia riconoscendo la necessità di un cambiamento per il bene di tutti i membri della famiglia. Tuttavia, prendere una decisione così drastica come quella di andarsene potrebbe avere conseguenze a lungo termine per tutti i coinvolti, soprattutto per il suo bambino.

Se la sua compagna è aperta all'idea di lasciarlo andare per cercare la felicità, potrebbe essere utile per entrambi consultare un terapeuta di coppia o un consulente familiare per esplorare queste dinamiche in un ambiente controllato e professionale. Inoltre, potrebbe essere utile per lei intraprendere un percorso di terapia individuale per affrontare i suoi sentimenti di depressione e frustrazione.

Prima di prendere qualsiasi decisione drastica, le consiglio vivamente di cercare un supporto professionale per valutare tutte le opzioni disponibili e le possibili conseguenze. Grazie per aver condiviso e le auguro di trovare il supporto e le risorse di cui ha bisogno per affrontare questa situazione difficile.

Dott. Matteo Piccioni

Dott. Matteo Piccioni

Torino

Il Dott. Matteo Piccioni offre supporto psicologico anche online

Buonasera da ciò che scrive, sicuramente la situazione di coppia é diventata secondaria a quella genitoriale .

In una nuova dimensione familiare, soprattutto con l'arrivo di un bimbo che, alla sua tenera età, richiede molte attenzioni da parte dei genitori, subentra una vera e propria confusione di ruoli.

I ritmi cambiano per cui Si è spesso stanchi ,lo  stress aumenta e i  genitori perdono di vista l'altro e l'amore stesso per l'altro perché sopraffatti dalle situazioni che susseguono senza sosta.

La invito a riflettere sui sentimenti che prova per la sua compagna, perché qualora non fossero più gli stessi , sarebbe utile allontanarsi, ma senza esimersi dal ruolo genitoriale che prevede presenze e responsabilità, già attivate nel momento in avete scelto di diventare genitori.

A volte basta poco per ritrovarsi ed è importante ricordare ciò che siete stati prima di essere genitori.

Forza non mollate.

Buonasera.

La situazione che lei descrive è tanto delicata quanto complessa. L'intenzione di intraprendere un percorso di crescita psicologica da parte sua in questo momento è fondamentale, parallelamente all'allontanarsi da casa, per preservare il bambino innanzitutto e poi se stesso, non trascurando tuttavia le sue responsabilità genitoriali. Suo figlio ha bisogno di lei, anche se lei si sente depresso e arrabbiato. Le sarà molto utile rielaborare la sua storia di figlio, per trovare un modo più funzionale per relazionarsi al bambino,  e in primis a se stesso.

La psicoterapia la aiuterà a ritrovare la sua strada, interiore e di vita.

Un grande in bocca al lupo, Resto a disposizione

Dottoressa Simona D'Urso

 

Dott.ssa Simona D'Urso

Dott.ssa Simona D'Urso

Torino

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Buonasera Edoardo,

la situazione che riporta è molto complessa: talvolta trovare un equilibrio tra I proprio desideri, le esigenze famigliari e il benessere non è facile. Il fatto che la sua compagna non ostacoli questo suo desiderio è buono, tuttavia credo che sarebbe opportuno potesse svolgere un percorso di terapia all'interno del quale valutare bene le problematiche che riporta, in modo da poter scegliere consapevolmente il meglio per sé e i suoi cari.

Buona giornata 

Dott. Francesco Currò

Dott. Francesco Currò

Arezzo

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