Perdita erezione al primo rapporto con una ragazza.

Marco

Buonasera ai gentili Dottori, sono un ragazzo di 31 anni e nel corso della mia vita ho avuto prevalentemente relazioni lunghe con la fidanzata del momento mentre di avventure occasionali poche e perlopiù finite male per via di questo problema. Non riesco a raggiungere e mantenere una erezione sufficiente al primo rapporto con una ragazza. La cosa si risolve negli incontri successivi, quando ho preso sufficiente confidenza con la partner. Questo mi ha portato ad evitare rapporti occasionali e quando sono stato portato dalle circostanze a non avere possibilità di scampo, non ho fatto una bella figura. Credo che un problema possa essere questa mia difficoltà ad avere la sufficiente confidenza per stare in intimità, forse perchè mi sento sotto esame e questa sensazione di essere giudicato mi blocca. Confesso che in un paio di occasioni mi sono forzato ad avere un rapporto con persone di cui in realtà non ero interessato, però cercavo di spingermi per affrontare il problema di petto. Credo che questo problema mi abbia anche portato a preferire il mantenimento di una relazione anche quando non mi trovavo perfettamente bene con la partner, pur di non abbandonare quella routin che conoscevo bene. Non so quali altri fattori mi possano aver influenzato, ma da come ho capito leggendo in questo sito e in altri, non si esclude che ci siano altri avvenimenti che hanno influenzato questo problema. Mi piacerebbe parlare con una persona competente, il problema è che non mi trovo in Italia e un problema del genere lo vorrei affrontare con qualcuno che parli la mia lingua e non una lingua straniera. Ringrazio anticipatamente per i consigli. Cordiali saluti, Marco

11 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Marco,

visto il Suo desiderio di affrontare questa situazione e la necessità di farlo da lontano e preferibilmente in italiano, Le consiglio di rivolgersi al SIPO dove potrà contattare e scegliere personalmente un professionista di fiducia con cui iniziare un percorso in italiano e via skype. In bocca al lupo!

E' certamente un problema di ansia. Ansia specifica, e polarizzata, se come Lei dice "forse perchè mi sento sotto esame e questa sensazione di essere giudicato mi blocca.". Ed è anche di derivazione "culturale" in senso lato: intendere la vita affettivo-sessuale come una prestazione, un'esibizione di forza maschile. la si può intendere anche come un'intesa, un dialogo dei corpi, un naturale punto di arrivo rispetto ad attrazioni fisico-psichico-intellettuali. Il rimedio può essere in un trattamento psicoterapico, capace di spolarizzare le energie e le ansie. Comunque affrontando il tema dell'ansia. Ma anche riuscendo a pensare il rapporto sessuale fuori da una visione "prestazionale". Cordiali saluti

Gentile Marco, La ringrazio per averci contattato. Ha ragione rispetto alla possibilità di intraprendere un percorso che la aiuti a comprendere quali situazioni e variabili emotive entrano in gioco nel bloccarla durante i rapporti. Escluderei problemi organici, poiché l'erezione sembra regolare in diverse circostanze, ma potrebbe essere utile una consulenza specialistica per escludere altro. Esistono ormai molti terapeuti italiani al'estero, se mi indica la sua area posso provare ad informarmi sui canali ufficiali di reti di colleghi. Saluti, Buona giornata 

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Bologna

La Dott.ssa Camilla Marzocchi offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Marco, le osservazioni che lei fa sul problema evidenziato appaiono fondamentalmente corrette. L'ansia da prestazione in una situazione nuova e dunque maggiormente "pericolosa" sul piano emotivo possono essere alla base delle difficoltà a ottenere e mantenere una buona erezione. I motivi di tale ansia sono a mio avviso da ricercare nella sua storia affettiva e nelle prime relazioni con le sue figure di accudimento e su ciò sarebbe utile avere maggiori informazioni ma, soprattutto, è difficile pensare di risolvere il problema con solo qualche consiglio. Visto che lei dice di essere all'estero e vuole però una consultazione in Italiano potrebbe valutare la possibilità di fare alcuni colloqui tramite, per esempio, Skype. Io ho già fatto questa esperienza con un ragazzo che si trovava negli Usa per motivi di studio. Se vuole può consultare il mio sito web per sapere chi sono poi, eventualmente, contattarmi tramite e-mail o telefono e così trovare un accordo. Cordiali saluti

 

Ciao Marco, conosco bene il tuo problema ed ho aiutato con successo diversi ragazzi con la tua stessa situazione. Inoltre seguo diverse persone a distanza, soprattutto che si trovano in altri paesi. Se vuoi avere maggiori informazioni su di me e il mio modo di lavorare puoi visitare, oltre che il mio profilo, anche il mio blog e la mia pagina facebook. un saluto :-)

 Emilio Gerboni

Emilio Gerboni

Bologna

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Gentile Marco, sì certo, lei ha individuato alcune tematiche che possono essere all'origine del problema.Il  bisogno di una maggiore conoscenza della persona, la necessità di essere in confidenza, la paura del giudizio, possono essere determinanti per comprendere quella difficoltà. Occorrerebbe pero' valutare la sua situazione oggi. Lei si trova all'estero, anche in questo nuovo paese avverte la stessa difficoltà? E come si trova? E' successo qualche avvenimento spiacevole che  lo ha reso così "guardingo" nei confronti della prima partner? Se lo desidera, e, considerato che non si trova in Italia, potrebbe richiedere una consulenza e dei colloqui online per approfondire la situazione. Sono disponibile, anche su Skype.

Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

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Gentile Marco buongiorno,

sono rimasta veramente sorpresa dal suo quesito, che rimanda all'idea che la normalità per Lei, preveda la possibilità di esprimersi sessualmente e con estrema disinvoltura già al primo incontro con un'altra persona e dico persona non a caso , in quanto , proprio di questo si tratta. Lei  lamenta  una situazione che per noi psicoterapeuti-psicoanalisti, spesso è indicativa della risoluzione di una problematica nevrotica che ha visto la persona in passato, dissociare sessualità e affettività, sessualità e relazione. Ovviamente , qualcosa dentro di Lei, di potentemente istintivo e sano, le raccomanda di conoscere meglio e più profondamente colei, con la quale condividerà una giocosa e piacevole sessualità, non necessariamente al fine di impegnarsi in un fidanzamento o matrimonio, ma solo perchè l'istinto sano, contiene in sè, rispetto e piacere della conoscenza complessiva della donna (sempre figura d'anima portatrice dei grandi insegnamenti legati all'energia vitale che non può prescindere da una vera e simpatetica relazione), che dovrà avvicinarsi con vera delicatezza alla sua sessualità/sentimento e condurla al piacere in una situazione di profonda gratitudine e ludica reciproca e direi "sacra" serietà. La nostra cultura, purtroppo tende a stimolare sentimenti grandemente dissociativi , che vedevano un tempo i nostri nonni , bisnonni e trisnonni , condurre una vita irreprensibile in famiglia e grande rispetto per le loro compagne di vita , salvo ridurre relativamente presto l'interesse sessuale per queste, per rivolgerlo altrove, spesso presso prostitute e questa era considerata la normalità. Oggi non solo la possibilità di accedere a prostitute è più facile, ma l'accesso alla pornografia su internet offre gratuite e rapide cadute in una eccitazione e in piacere che tolgono ogni possibilità di trarre da queste esperienze, vera energia vitale, se non  attraverso una mera scarica pulsionale, ottenuta troppo spesso grazie ad immagini degradate dell'uomo e della donna. Noi non siamo solo esseri pulsionali, ma soprattutto e prima di ogni altra cosa, "animali sociali" alla ricerca costante di una vera relazione il cui senso profondo è trarre gioia, vitalità e donarla a nostra volta al nostro partner del momento (amico, amante, fratello , sorella ,conoscente occasionale ecc...).Su questo aspetto credo dovrebbe riflettere: la coscienza collettiva , ovvero le idee stereotipate su ciò che un uomo vero o una donna vera debbano essere o non essere, sono trappole e gabbie in cui solo gli stolti possono cadere. Ognuno di noi è un essere a sè e l' espressione sessuale di un uomo non è meno complessa e delicata di quella di una donna, pur nella diversità di espressione.Non vedo perciò in Lei alcun problema , se non quello di adeguarsi a modelli collettivi stereotipati e obsoleti che la sua psiche profonda rifiuta con sdegno.

Cordiali saluti

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

Parma

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Salve Marco, ho letto con attenzione la tua lettera e mentre la leggevo mi veniva da domandarmi, ma qui c'è un vero problema o è solo un ragazzo, per fortuna sensibile, che non ha staccato il suo corpo dalle emozioni. Se ho ben inteso il problema, ti sovviene quando sei con una ragazza alla quale non sei molto interessato o con la quale non sei entrato sufficientemente in confidenza. Se la ragazza non ti interessa molto, il tuo corpo si rifiuta di partecipare. Quello che per te è un modello di macho sempre pronto, probabilmente va a scontrarsi con il tuo senso morale, il tuo essere più profondo, che ti vuole coivolto anche su un altro registro. Credo che il tuo modo di essere non sia sbagliato, visto, che con le persone che ti interessano veramente, non ti succede. Cerca una persona che ti piaccia sia sul piano fisico, con la quale ci stai bene, datti il tempo di conoscerla di entrarci in confidenza e vedrai che tutto andrà a posto.

Buona vita

Se mi permette, quanto lei propone mi pare  una di quelle situazioni emotive in cui un non problema  può diventare un problema se processato con esperienze cognitive non in connessione con la propria parte interiore profonda., Lei mi parla di intimità , si è chiesto se il suo progetto di vita rifiuta di aver rapporti di tipo occasionale o precipitosi, in cui questa componente viene esclusa ? Il corpo non mente, pertanto credo proprio sia così. Purtroppo la non-cultura mediatica degli ultimi anni tende a sommergere il lato spirituale (non dico religioso) , con falsi miti , .in cui una componente esistenziale importante come la sessualità viene ridotta a una sorta di  esercizio fisico. Il suo corpo le da un messaggio di rifiuto di questa cultura. Non abbia fretta quando conosce una ragazza, crei prima un minimo di intimità , e si approcci fisicamente nei tempi giusti, senza fretta. Se poi l'intimità non si crea , forse, non è la persona che cerca.

Salve in risposta alla sua domanda nel Paese in cui vive ci possono essere colleghi che lavorano anche loro lì e parlano italiano. Li può cercare su Internet nella lingua del Paese dove attualmente si trova, mettendo psicologi italiani, troverà un numero di colleghi che anche lro vivono dove si trova lei. Per quanto riguarda la questione dell'erezione se lei ha una relazione stabile, perchè ricerca le occasionali? se lei è intimorito, non sarà anche dovuto al fatto che ha paura di essere scoperto dalla sua compagna stabile, che lei si è concesso qualche occasionale avventura? I motivi possono essere innumerevoli, ne parli come ha giustamente scritto con un collega in privato ed approfondisca la questione. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Gentile Marco,

il suo problema potrebbe essere affrontato da due diverse angolazioni e approcci che possono anche essere integrati.

Si possono infatti ricercare e correggere antichi fattori che con ogni probabilità la predispongono all'ansia nelle situazioni di "primo approccio" e/o agire nell'immediato con strategie apposite. 

Il secondo modo di agire è proprio della terapia strategica breve, il primo di aprocci più attenti anche a relazioni e traumi del passato.

La strada ottimale mi sembrerebbe quella che integra i due modi di agire da parte di uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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