Buon pomeriggio sono Rosy. Sposata da 29 anni e due figlie grandi , 26 e 28. Sono nonna da 7 mesi e ho 49 anni. Ho conosciuto il mio fidanzato poi mio marito a 14 anni, sposata a 19. Lui è sempre stato ossessionato dalla gelosia a tal punti da aver creato sempre problemi tra di noi. Evitavo di uscire di casa e qualsiasi contatto con un uomo qualunque, tipo il macellaio di fiducia, per lui era motivo di litigio e mi riempiva di parolacce molto volgari. A volte anche alzando le mani . Dopo 11 anni di matrimonio abbiamo cambiato città e io ho iniziato a lavorare, e dopo qualche mese ha iniziato di nuovo ad essere geloso anche dell’aria che mi circondava. Ancora di più di prima. Dopo tutti questi anni di continui litigi ma senza cambiamento ho conosciuto un ragazzo che lavorava con me. Mi ha fatto una corte spietata e alla fine di 8 mesi c’è stato un bacio ma nello stesso tempo ho conosciuto un’altra persona con il quale perdo completamente la testa, senza mai avere nessun rapporto sessuale. Lo confido ad un’amica mentre mio marito aveva messo un registratore nascosto e scopre tutto. Da lì è iniziata una guerra infinita. Non si è voluto separare non mi vuole lasciare ma è un continuo litigare. Passiamo mesi senza parlare e in casa c’è un’aria poco respirabile. Lui non vuole andare via e io essendo oramai da 7 anni l’unica a lavorare non voglio lasciargli casa e andare via. Da premettere che abbiamo provato incontri di coppia e anni di psicologi sia io che lui. Ora però non c’è la faccio più. Sono giovane e vorrei accanto una persona che mi ama che mi rispetta e che abbia attenzioni anche semplici nei miei confronti. Grazie in anticipo.
2 risposte degli esperti per questa domanda
Buonasera Rosy,
mi dispiace per la sofferenza che porta con se da tempo, deve essere stato e tutt’ora deve essere difficile per lei gestire il suo dolore in tutti questi anni crescendo i suoi figli, e tollerando un conflitto in casa.
Leggo che in passato già vi siete rivolti a professionisti psicologi, probabilmente con degli obiettivi diversi che quelli che lei intravede ora per se stessa , dato che nuovamente si pone degli interrogativi.
Credo sia importante che, proprio ora che i suoi figli sono adulti e la nascita di un nipote ha in qualche modo “siglato” una nuova fase della vita per lei, si stia facendo delle domande, si stia mettendo in discussione e abbia il desiderio di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”.
La spinta a guardare oltre o a pensarsi diversamente porta con se paura, ansia e tristezza che ci fanno restare nella nostra zona di confort, ma quello che mi sembra di leggere nel suo messaggio è, oggi, anche una spinta curiosa ed esplorativa verso qualcosa che non conosce ma che le offre nuove prospettive, e non è un caso che questo desiderio lo esprima proprio in questa fase della sua vita.
Le auguro di affrontare questa fase nel miglior modo possibile e le consiglio, se se la sente, di chiedere un supporto psicologico per gestire al meglio questo importante momento per lei.
Salve Rosy, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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