Ho gravi problemi di gestione della rabbia

Carmine

Salve, mi presento mi chiamo Carmine ho 28 anni e vorrei tanto un aiuto nel risolvere questa mia situazione che non è critica ma un pó mi spaventa.
Ho avuto un infanzia molto felice fino all eta di 14 anni, eta in cui sono iniziati problemi sia economici che non in famiglia da lí il crollo ma non ho mai mollato e con aiuto di alcuni familiari e amici di famiglia ne sono uscito al momento non ho problemi economici lavoro e non ci sono problemi da evidenziare, ma odio l ingiustizia di questo Mondo, anche vedere un senzatetto mi provoca un malessere interiore che non riesco a spiegare, ci sto male davvero stessa cosa per animali abbandonati etc. Nel mio piccolo provo a fare qualcosa ma sono una goccia in un oceano, l altro problema forse il più grave è il non saper controllare la rabbia anche per una cosa facilmente ignorabile vado in escandescenza sento letteralmente un fuoco dentro al mio petto e non riesco a controllarmi non so più che fare mi riprometto sempre di essere più calmo ma puntualmente non riesco.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Carmine sono il dott. Basile la sua sensibilità mi ha colpito molto e non deve assolutamente vergognarsene. Per la gestione della rabbia ci sono tantissime tecniche che potrebbero aiutarla. Può provare con la mindfulnes, una tecnica di meditazione molto efficace per questi casi, ha aiutato anche me a gestirla e a superare le mie difficoltà. Se ha bisogno di aiuto può contattarmi, ricevo al Vomero, a Giugliano, a domicilio oppure on line. Grazie 

Gent.le utente, confrontarci con le molteplici ingiustizie del mondo in cui viviamo è inevitabile, fa male in misura proporzionale alla propria sensibilità.

Per ciò che riguarda lei, Carmine, probabilmente il periodo difficile attraversato l'ha condizionata, ha mutato il suo modo di vedere la realtà e ha alimentato una visione pessimistica del mondo. Invece la consapevolezza di aver superato le difficoltà dovrebbe aumentare il senso di autoefficacia e la sicurezza di poter fronteggiare le difficoltà.

Gestire la rabbia è possibile, avvalendosi di tecniche specifiche di tipo di cognitivo comportamentale che si sono statisticamente rivelate efficaci. Il consiglio quindi è di rivolgersi ad un terapeuta con cui avviare un percorso diretto a quest'obiettivo. Un caro saluto

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online

Gentile Carmine,

leggo nel suo racconto tre aspetti:

- il periodo di crisi economica e familiare da cui afferma di essere uscito;

- un'"insofferenza per l'odio e l'ingiustizia";

- la mancanza di controllo dell'emozione della rabbia che la porta "in escandescenza".

Interessante il fatto che in poche righe citi questi tre aspetti, tanto significativi quanto da approfondire; potrebbero avere dei legami, esserci un nesso tra loro. La rabbia unita alle escandescenze sono un forte campanello d'allarme da non sottovalutare ed è fondamentale che abbia iniziato a chiedere aiuto.

La invito a contattare uno psicoterapeuta che la possa accompagnare in un percorso di consapevolezza e gestione della sua emotività, in particolare la rabbia.

Le auguro ogni bene.

drssa Chiara Lecca

Gentile Carmine,

è chiaro che il senso costante e latente di rabbia, come tutti i diversi problemi psicologici sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

L'unica soluzioneradicale sarebbe – su tempi medi o lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici della rabbia e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

Le invio cordiali saluti.


prof. Roberto Pasanisi

psicologo clinico e psicoterapeuta; docente universitario

Salve Carmine, dalla sua descrizione del problema appare centrale questo avvenimento di cui accenna, accaduto quando lei aveva 14 anni. Perché quello che è successo allora,  potrebbe avere segnato tutto il corso poi del futuro. Evidentemente ha perso improvvisamente delle sicurezze importanti da giovane adolescente. Se poi tutto questo si associa ad una forma di ingiustizia subita, sempre in merito a quell'esperienza passata, viene da chiedersi se sia riuscito negli anni a superare la grande delusione di quegli anni. Le chiederei poi da quanto tempo manifesta questo problema della gestione della rabbia. Per capire se gli scatti di ira incontrollabile abbiano un legame con la rabbia vissuta, sempre nell' esperienza critica familiare di quegli anni. Oppure la rabbia è collegata ad una difficoltà  personale di autogestione emotiva. In ogni caso il suggerimento è quello di consultare uno psicoterapeuta per migliorare nella gestione dei comportamenti e risolvere eventuali disagi interni, rimasti irrisolti. Tanti auguri,

Dr Cameriero Vittorio