Sono caduta in depressione perché il mio ragazzo si droga

Anila

Salve a tutti, ho 22 anni e sono fidanzata da circa 7 mesi con un ragazzo di 25, premetto che il racconto è un pò lungo, ma oltre che sfogarmi vorrei anche i consigli giusti.

Quando aveva 15 anni ha cominciato a drogarsi, con il passare degli anni è arrivato a provare tutto (tranne l'eroina). Quando aveva 18 è entrato di sua spontanea volontà in comunità, dicendo di essere stanco di fare quella vita e di essere sempre sfatto, è rimasto un anno, un anno pulito, quando è uscito l'hanno beccato con tanta erba, e quindi ha ricominciato con la vecchia vita. L'ho conosciuto due anni fa, siamo usciti per circa un mesetto, lui diceva di essere troppo preso, era appiccicoso ed io mi sono subito stufata, mi aveva raccontato dal nostro primo incontro del suo passato, e a me d'istinto questo non era piaciuto, sembrava vantarsi, di una cosa cosi privata, che a qualcun'altra avrebbe potuto spaventare, dopo aver interrotto i rapporti, lui ha continuato la sua vita, si è fidanzato, ha messo incinta la sua fidanzata e poi si sono lasciati.

Quando ci siamo rincontrati, è scoppiata la scintilla e mi sono innamorata praticamente subito, in casa mia non era molto apprezzato, un po per il suo passato, un po per la troppa confidenza che si prendeva, questo suo lato eccentrico che mi aveva fatta innamorare, alla mia famiglia e ai mieie amici infastidiva. Già dopo una settimana abbiamo cominciato a "convivere" eravamo sempre insieme, o io a casa sua o lui a casa mia, lui diceva che senza di me stava e dormiva male, la nostra storia ha avuto degli alti e dei bassi ed ogni tanto aveva qualche atteggiamento isterico, e modi di rispondere troppo "aggressivi".

Quando beveva (non si dava dei limiti con l'alcol e diventava aggressivo, una volta ha preso a pugni una persona che odiava). Era molto geloso e possessivo, mi aveva allontanata dai miei amici maschi, ad aprile ci siamo trasferiti in un paesino per il lavoro stagionale, fin da subito ho notato dei cambiamenti, (questo paesino ti porta a fare cose sbagliate, persino io un bicchiere di vino ogni giorno, cosa che d'inverno non faccio mai) voleva uscire tutte le sere , quando uscivamo rimaneva chiuso nel bagno per 10 minuti, una volta toccandogli la tasca ho sentito qualcosa e mi sono incazzata, pensando fosse cocaina, per circa 20 giorni non abbiamo fatto l'amore, anche se io lo stuzzicavo, finché una sera sbircio nel suo cellulare, trovo dei messaggi di persone che conosco, di cui mi fidavo, alle quali avevo parlato del mio problema e mi avevano rassicurato dicendo che lui non aveva mai chiesto niente, come il mio collega o i nostri coinquilini. Ho scoperto che faceva uso di cocaina, la chiedeva come se fosse disperato, e lui senza che nemmeno glielo chiedessi mi ha detto che non l'aveva mai fumata, ma solo tirata, e che lo faceva da quando eravamo in questo paesino, ma i dubbi mi sono venuti quando ho notato solo oggi che il bicarbonato di sodio era sparito, e che sbirciando di nuovo nel suo cellulare, aveva chiesto ad una "donna" di andare urgentemente a casa sua che era da solo... una donna fidanzata con un uomo tunisino con il quale aveva fatto molte righe. Quando gli ho chiesto spiegazioni mi ha detto che doveva darle del fumo.
Io ho i dubbi che lui possa averlo fatto già da tempo, anche se molti dei nostri giorni gli abbiamo passato chiusi in casa o con i suoi genitori... ora da quanto gli ho detto che volevo lasciarlo non esce più la sera ed appena finiamo di lavorare siamo sempre insieme. Un altro suo problema è che è manesco e che gioca tanto alle macchinette. Io lo amo, e non voglio abbandonarlo, se è possibile uscire da questo schifo, io sono pronta a stargli vicino.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Buongiorno Anila,

ha esposto lungamente la sua storia, tuttavia non ha messo a fuoco la domanda su cosa vorrebbe essere consigliata.

Lei ora sta male perché le è chiaro che il suo ragazzo ha delle problematiche di non poco conto  (che, se lui volesse, potrebbe affrontare e risolvere con figure professionali esperte).

… … …

Lei non vuole chiudere la relazione e così le domando: come intende gestire questo rapporto in cui lei è consapevole di non avere fiducia nel ragazzo (deve controllare il suo cellulare), subisce le sue aggressioni fisiche (lo definisce manesco), ha constatato che fa uso di droghe, gioca tanto alle macchinette e siete dovuti arrivare a “costringervi” a stare chiusi in casa nel tempo libero  per poter così esercitare un reciproco controllo?

Questo malessere che lei sta avvertendo è un segnale AMICO. Nel senso che la sta rendendo sempre più consapevole del suo stato di insoddisfazione per questo rapporto e per questo la invita a riflettere su cosa vuole fare veramente per se stessa.

Anila, dato che vuole continuare la relazione con questo ragazzo, ha pensato su quali basi intende proseguirla?

Sarebbe disposta a continuare la relazione solo a patto che lui non usi più comportamenti maneschi e che intraprenda un percorso di disintossicazione dalle dipendenze?

Un consiglio che le lascio è quello di farsi poche, ma importanti domande: cosa voglio da questo rapporto? cosa amo di questo ragazzo? quali sono i miei principi e valori personali a cui non sono disposta a scendere a compromessi?

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Rifletta su queste poche e importanti questioni.

Le suggerisco anche di farsi aiutare di persona da uno psicologo-psicoterapeuta.

 

Le auguro il meglio.