Buonasera,
comprendo bene la sua inquietudine, e anche la sensazione di essere persi che si prova quando si vive una situazione simile, con da un lato la gioia per l’arrivo di sua figlia e dall’altro la tristezza per una persona cara che sembra smarrirsi. È normale voler “fare qualcosa” subito, ma senza sapere bene da dove iniziare.
Da quello che dice, è possibile che suo cognato si trovi in una fase in cui l'uso di certe cose è diventato un modo per affrontare (senza rendersene conto) emozioni o problemi più profondi. È frequente che l’uso “per divertimento” diventi pian piano una dipendenza o un modo per scappare. Il fatto che lei se ne sia accorto e voglia fare qualcosa è già molto importante.
In situazioni come questa, è importante ricordare tre cose:
Lei non è la persona che deve far cambiare suo cognato.
Può starli vicino, offrirgli ascolto e spingerlo a chiedere aiuto, ma la decisione di smettere deve venire da lui. Spesso chi fa uso di sostanze non capisce subito il problema, o lo nega per paura e vergogna.
È importante comunicare con attenzione e rispetto.
Se e quando deciderà di parlarne con lui, non lo accusi o lo giudichi (“devi smettere”, “ti stai rovinando la vita”). Inizi piuttosto dicendo che si preoccupa: “Mi preoccupo per te, perché ti voglio bene e ho notato che non stai bene”. Così si sentirà capito e non attaccato.
Si faccia aiutare anche lei.
Tenersi dentro la preoccupazione, soprattutto in un momento così importante per la sua famiglia, può essere faticoso. Parlarne con uno psicologo può aiutarla, anche solo per avere uno spazio in cui capire come gestire la situazione e prendersi cura di sé e di sua moglie.
Quando sua moglie avrà partorito e sarà più tranquilla, potrà pensare se e come parlarne con lei o con la famiglia, con delicatezza e senza accusare nessuno. A volte, un aiuto condiviso e ben organizzato, magari con un esperto o un servizio per le dipendenze (come i Ser.D. locali), può cambiare le cose.
Il suo desiderio di trovare un approccio delicato e responsabile rivela una notevole maturità e premura verso l'intera famiglia. Non è affatto semplice destreggiarsi tra l'arrivo di un neonato e la paura per qualcuno che potrebbe compiere gesti estremi
Un caro saluto