Mi sento in pausa, come scoprire cosa ci piacerebbe fare a livello lavorativo per la vita?

Beatrice

Buonasera a tutti,
Mi chiamo Beatrice e ho 20 anni.
Sono la quarta figlia di due genitori fantastici che hanno sempre permesso ai figli di scegliere qualsiasi strada si preferisse nella vita, ovviamente dando preventivamente un loro parere.
All'età di 18 anni, poco prima di diplomarmi, mi sono resa conto di non avere la più pallida idea di cosa mi piacesse, non sapevo se avevo una qualsiasi passione o un particolare talento mentre la maggior parte dei miei amici e dei miei compagni di classe sembrava avere già ben chiaro non solo la facoltà ma anche la potenziale posizione lavorativa che avrebbero voluto ricoprire.
Nella vita sono sempre stata affascinata dalla mente umana, sono sempre stata la prima che i miei amici chiamavano per qualsiasi tipo di consiglio e mi hanno sempre fatto notare quanto effettivamente fossi brava ad ascoltare.
con il tempo mi sono anche resa conto di quanto io sia estremamente organizzata, di quanto riesca a chiarire o risolvere un litigio o problema che affligge più persone e dell'estremo bisogno che ho di essere di aiuto alla singola persona o, ancora meglio, di quanto mi piacerebbe fare la differenza nel mondo sotto molteplici punti di vista.
All'ultimo anno di liceo mi era saltato in mente di intraprendere una strada umanistica... nello specifico avevo pensato a psicologia o psichiatria ma mio padre non ne sembrava felice e anzi, per la prima volta si impuntò chiedendomi se non potesse interessarmi economia... questo prendendo in considerazione il mio essere cosi controllata, pragmatica, determinata.
Decisi cosi per economia.
Più andavo avanti a studiare economia, però, e più mi rendevo conto che non fosse la strada giusta....non mi piacevano i corsi, non spiccavo agli esami e non ero nemmeno brava in matematica..... mollai solo al secondo anno (gennaio 2019) e fu una decisione piuttosto automatica e in un certo senso anche guidata: automatica perché a giugno 2018 firmai un contratto per un'agenzia di moda pensando stupidamente che sarei riuscita a conciliare lo studio con il lavoro mentre dopo pochi mesi era risultato essere quasi impossibile con una facoltà come economia e guidata perché fu proprio mio padre a dirmi di mollare..vedeva che non mi piaceva e che in un certo senso quella strada iniziava a toccarmi anche a livello emotivo.
A ottobre 2019 non so ancora se ho una passione, un talento...insomma non so proprio cosa mi piacerebbe fare come vero e proprio lavoro nella vita.
Questa sensazione di essere in stand by mi sta logorando sotto tantissimi punti di vista e ormai sono mesi che non smetto un minuto di pensarci perdendoci spesso anche il sonno; mi sembra di non avere stimoli, di non essere soddisfatta di una scelta, un lavoro o anche solo un risultato qualsiasi da troppo tempo.
Ho voglia e necessità di rimettermi in gioco, di continuare a fare il lavoro di modella e allo stesso tempo riuscire ad impiegare anche la testa in uno studio che mi interessi, mi stimoli e mi sproni ad avere di più.
Ad oggi so solo che mi interessa l'ambito sociale che non potrebbe essere più vasto di cosi.
Se qualcuno avesse suggerimenti di qualsiasi genere (che vadano dal come non sentire questo vuoto enorme al cosa fare per capire quale sia la strada giusta da intraprendere) perfavore risponda, mi sarebbe di grande aiuto.
Grazie in anticipo a chiunque si dovesse soffermare anche solo a leggere queste righe.
Beatrice

3 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Beatrice, ho letto con molta attenzione la tua lettera e la tua accorata richiesta di aiuto e ti rispondo subito, in quanto lavoro molto con i giovani e gli adolescenti e mi sta particolarmente a cuore il loro benessere.

Inizio a dirti che mi ha colpito una frase che hai scritto all'inizio della tua lettera: hai 2 genitori fantastici che hanno sempre permesso ai figli di scegliere qualsiasi strada....

Ma nel tuo caso mi sembra di capire che la tua scelta di volerti dedicare a studi di tipo sociale o umanistico , come la Psicologia, non sia stata incoraggiata, ma deviata verso una scelta che poi per te si è rivelata lontana dai tuoi interessi e dalla tua personalità. Da come ti descrivi, possiedi qualità e caratteristiche che se messe a frutto ed approfondite attraverso un serio percorso di formazione e studio, potrebbero fare di te una brava psicologa o comunque qualcuno che ha a cuore le relazioni e si preoccupa di migliorare il mondo che gravita intorno a lei. Questo è ammirevole e te lo dice una persona che per realizzare la sua professionalità , ha attraversato tanti ostacoli e difficoltà, anche incomprensioni e svalutazioni da parte di familiari . Oggi sono qui, fiera e felice del lavoro che svolgo, perchè ritengo che non esista qualcosa di più gratificante che poter essere di aiuto ad un'altra persona.

Sei giovane, carissima Beatrice, hai tutta la vita davanti a te! Guardati dentro con sincerità ed onestà mettendo per un attimo da parte l'opinione ed il pensiero dei tuoi genitori. Io sono anche madre e ti posso dire che la prima cosa che desidero per i miei figli è che siano sereni, realizzati, non importa se laureati o con un mestiere in mano.

Per un genitore a volte non è facile mettersi da parte e lasciare che il figlio insegua i suoi sogni, ma è questa la sfida per ogni genitore: dare le ali ai propri figli una volta che sono al mondo.

Dalle tue parole si avverte che sei una ragazza intelligente e piena di risorse e voglia di vivere e realizzarti...fatti magari aiutare anche da una collega che ti sia vicino per sganciarti dalle aspettative dei tuoi e scegliere la strada della tua formazione e realizzazione.

Sono certa che i tuoi capiranno e ti sosterranno.

Tu ora non lo vedi, ma questo tuo momento di crisi ti servirà moltissimo perchè ti darà una forza e una determinazione che non conoscevi. Le crisi aiutano a crescere, a scegliere veramente, a decidere!

Avrei ancora tanto da dirti...ma sai la carta e le parole scritte hanno un limite!

Mi auguro di avere schiarito un po' della tua nebbia...se vuoi contattami pure in privato, sarà un piacere parlarti ancora!

Dai Beatrice, io credo in te!!

Un caro saluto

Dott.ssa Antonietta Sajeva

Dott.ssa Antonietta Sajeva

Rimini

La Dott.ssa Antonietta Sajeva offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Beatrice,

Tutti noi abbiamo un talento, il problema è che spesso ce ne dimentichiamo o lo accantoniamo in nome d’altro. Prevale la tendenza all’uniformarsi ai modelli comuni o alle aspettative esterne e in questo modo il talento viene ostacolato invece che alimentato. Ci si affida a delle considerazioni generiche e comuni circa l’opportunità di intraprendere una determinata strada, invece di cercare la propria guida interna e di far maturare da essa le proprie scelte. Questo genera un’estrema sofferenza, i cui segnali vengono spesso travisati perché la persona continua a considerare auspicabile quello che viene sorretto dallo sguardo esterno invece di recuperare un suo sguardo sulle cose.

Le crisi sopraggiungono per recuperare questo legame con se stessi e non per prendere subito una decisione. Lei vive l’urgenza di trovare la soluzione, di tirarsi fuori dalle sensazioni di vuoto e incertezza.  Queste emozioni  così sofferte sono importanti perché le segnalano che il rapporto con se stessa è ancora fragile e ha bisogno di essere costruito su basi più solide. Occorre saper sostare, fare tappa, per recuperare quel legame con la dimensione interiore che potrà poi consentirle di muoversi aderendo finalmente a se stessa, in un progetto che le corrisponda profondamente…

Lei pensa di doversi muovere subito esternamente, ma il movimento è innanzitutto interiore e i percorsi interiori hanno tempi, modi soggettivi. E’ cominciando ad assecondare questi percorsi interiori tortuosi, con le loro soste e incertezze  che è possibile trovare davvero il proprio talento. E’ la guida del profondo che conduce la persona a ritrovare se stessa, i suoi  talenti, anche se ad uno sguardo superficiale sembra bloccarla con sensazioni di disagio. Lo fa a ragion veduta perché le segnala che ha bisogno in primo luogo di fare un movimento verso l’interno, di ritrovare la sua guida interna.

Mi auguro che si dia modo di fare un lavoro su se stessa, lo stimolo più grande per mobilitare le sue forze profonde, creative...

Buongiorno Beatrice,

capisco molto bene la confusione che stai provando: scegliere un percorso formativo/professionale non è certo una cosa semplice! Bisogna capire quali sono i propri punti di forza, quali sono le proprie passioni, tenere conto anche del mercato del lavoro... e tanti altri fattori.

Proprio per questo motivo il mio consiglio è di rivolgerti ad un'agenzia per il lavoro che offra dei servizi di orientamento, oppure ad uno psicologo del lavoro privato che si occupi di questi temi. I costi dovrebbero essere anche molto agevolati (forse in certi contesti vengono svolti anche gratuitamente).

Questi servizi impiegano colloqui, questionari, prove che portano ad ipotizzare diversi percorsi di carriera sostenibili.

Spero di essere stata utile.

Resto a tua disposizione per domande o chiarimenti.

Un caro saluto