Mio figlio viene allontanato

Elisa

Salve, mi chiamo Elisa e sono la mamma di un bimbo di 3 anni. Mio figlio ha sempre giocato con due amichette vicine di casa, una coetanea e l'altra più grande di 2-3 anni. Da qualche mese al gruppetto si sono aggiunti altri bimbi dai 7 agli 8 anni con i quali mio figlio vorrebbe giocare a palla ma loro quando lo vedono anche solo uscire di casa esclamano: no c'è....e dicono il suo nome. Quando si avvicina alcuni cercano di allontanarlo anche in malo modo del tipo: vattene dobbiamo giocare perché non ti muovi. Io cerco di dire loro che si deve giocare tutti insieme di insegnargli il gioco anche se è più piccolo ma loro rispondono a me allo stesso modo. Mi dispiace perché alcuni di questi bambini giocano con il mio quando magari gli altri non ci sono e vedere il comportamento che hanno verso mio figlio quando sono nel "branco"mi fa ancora più male. Anche le bimbe con le quali ha sempre giocato hanno cambiato comportamento ed inoltre i genitori presenti non intervengono mai dicendo qualcosa di conseguenza questi bambini percepiscono secondo me quello che fanno come giusto. All'inizio il fatto era più circoscritto adesso lo stanno facendo anche altri bimbi. Cosa posso fare prima che Mio figlio risenta della situazione e prima che diventi un comportamento generalizzato? Grazie 1000

1 risposta degli esperti per questa domanda

Buonasera Elisa

Capisco la sua preoccupazione. Sarebbe, però, interessante capire come vive queste situazioni il suo bambino. Molto spesso, come genitori, si tende a "difendere" i figli, anche in situazioni in cui non risulta strettamente necessario. È vero che il suo bimbo è ancora piccino, ma penso che si possa comprendere, dai suoi atteggiamenti, come vive il rifiuto. Lei ha fatto bene a sensibilizzare gli altri bimbi (mi spiace, per gli scarsi risultati ottenuti), ma penso che, a volte, sia più importante strutturare il suo bambino a gestire situazioni, per lui angoscianti, piuttosto che agire sugli altri. Purtroppo non possiamo modificare ciò che accade all'esterno, perché non dipende da noi, ma modificare come si può reagire a situazioni scomode. Osservi il suo piccolo ed eventualmente cerchi di comprendere come sta vivendo questo "rifiuto", mostri comprensione e ascolto. Lo protegga ma non si sostituisca a lui. Ovvio che, qualora la situazione degenerasse, intervenire parlando nuovamente con gli adulti di riferimento potrebbe risultare opportuno. Valuti la situazione e poi comprenda come agire. 

Auguro buona fortuna