Vivere lontano dai genitori

Michela

Salve sono una ragazza di 36 anni che per motivi di lavoro ha dovuto cambiare città molto spesso negli ultimi dieci anni. Inoltre, circa due anni fa, ho rivoluzionato di nuovo la mia vita per seguire la persona amata. Nonostante il rapporto vada avanti a gonfie vele quest'ultimo cambiamento ha destabilizzato radicalmente la mia persona perché, non volendo il mio compagno allontanarsi dai suoi genitori per motivi di salute, mi sono trovata a scegliere tra la possibilità di avvicinarmi ai miei genitori e la possibilità di crearmi una famiglia lontano da loro. Oltre al peso della scelta fatta mi trovo ad affrontare problematiche inaspettate sul lavoro e nella vita sociale che non sono mai stata capace di fronteggiare. La profonda insicurezza che attualmente mi pervade fa sì che io preferisca restare a casa sul divano piuttosto di fare qualsiasi altra cosa, e ogni cosa che mi trovo “costretta“ a fare, anche lavarmi i capelli o chiamare l'idraulico, diventa un peso insostenibile. Non so più come affrontare la situazione anche perché ultimamente ne sta risentendo anche il rapporto di coppia.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Troppi cambiamenti tutti insieme, senza neanche l'appoggio dei suoi per fare fronte... E' quella che Carl Rogers chiamerebbe "impotenza acquisita". Se non fa qualcosa per uscire da questa fase di apatia al più presto, rischia un episodio di depressione maggiore. Diciamo che ha fatto il primo passo già chiedendosi cosa c'è che non va. Ora faccia il secondo passo: chieda aiuto ad un mio collega.

Gentile Michela, gli elementi che ha fornito non sono tantissimi. Appare chiaro un forte malessere per l'ennesimo cambiamento di vita, forse non scelto anche da lei, ma probabilmente subito, per favorire il rapporto di coppia e queste rinunce spesso comportano un mancato adattamento nel nuovo contesto. Le ulteriori situazioni, che non descrive, che le creano disagio vanno ad appesantire una situazione già pesante favorendo un umore depresso ed un probabile senso di impotenza, che a loro volta generano un senso diffuso di inadeguatezza. Le consiglio di cercare uno psicoterapeuta nella città in cui vive ora, perchè il suo malessere, se non lo affronta, potrebbe peggiorare e coinvolgere altre sfere della sua vita.

Cari Saluti

Dr.ssa Simona Coscarella

Buongiorno Michela

mi dispiace per il momento che sta passando ma è un momento che può passare o addirittura aiutarLa a crescere interiormente, se Lei ne coglie il senso. Da quello che racconta, Lei ha realizzato tanti cambiamenti e immagino che spesso abbia avuto difficoltà ad adattarsi a nuove città, nuove abitudini, nuove relazioni...Ma Le chiedo se Lei si è anche adattata ai cambiamenti più importanti, ossia ai mutamenti interiori, all'evolversi naturale dei suoi desideri, bisogni, aspirazioni. Come primo passo, provi chiedersi cosa è cambiato da di dentro..

in bocca al lupo

Giulio