Amore a distanza da tre anni e voglia di famiglia

sara

Amore a distanza da tre anni, l'ho in modo neanche tanto sottile, perchè esasperata, chiesto di raggiungermi da me (io vivo al nord con una posizione sicura lui al sud precario ma con la madre sola) altrimenti non avrei potuto proseguire la relazione perchè mi fa troppo soffrire. Alterna promesse di trasferimento per un lavoro che pare avere qui a fasi in cui mi dice che per me non fa un lavoro qualsiasi sprecando i talenti che ha. Si sente da me minacciato e sminuito, gli ho detto che non lo costringo a fare nulla ma che semplicemente cosi non ce la faccio e che vorrei pensare a una convivenza una famiglia, mi dice che lui sta facendo di tutto ma che non è una marionetta a mio servizio. Non capisco. Ho come l'impressione sperasse che questo momento e queste mie pretese non sarebbero mai arrivato.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Sara

Le relazioni a distanza, risultano essere sempre particolarmente complicate da gestire. Nel momento in cui si è lontani, ed è complicato potersi vedere, i problemi vengono sicuramente amplificati. La sua situazione non è comunque facile: lei ha un lavoro stabile, lui la sua mamma da accudire. Credo, però che alla vostra età e dopo 3 anni di relazione, sia giusto poter tirare un po' le fila. Magari non nell'immediato (data anche la situazione complicata che tutti stiamo vivendo) ma tra "non molto", cercate di arrivare ad un accordo, ad una alternativa valida più o meno per entrambi. Non so se potrà essere possibile, ma se il desiderio di voler proseguire la storia è da parte di tutti e due, avrete modo nuovamente di parlarne e potervi venire incontro. Dopo le restrizioni date dalla pandemia, provate a darvi degli obiettivi e ad ascoltare le esigenze dell'uno e dell'altra. Se la volontà è di non perdervi, avrete sicuramente anche il coraggio di ascoltarvi e sicuramente di attuare cambiamenti.

Auguro buona fortuna

Salve, a volere qualcosa bisogna essere in due! Può essere che il suo compagno non sia pronto per una convivenza o che non riesca a staccarsi dalle sue certezze. Ciò non significa che non la ami. Vero tre anni sono tanti ma costringere una persona a fare una scelta così importante non è giusto. Cerchi di non farlo sentire con le spalle al muro in modo che possa maturare da solo la sua decisione. Credo che con meno pressioni potrebbe cambiare atteggiamento. Lo so che è difficile ma conviene provarci.

Salve Sara

comprendo la sua frustrazione, ma diventa complicato se riponiamo tutte le nostre aspettative in un altra persona senza capire cosa possiamo fare o cambiare noi stessi.

Mi sembra evidente che il suo fidanzato abbia difficoltà magari a separarsi o lasciare sua madre e la logica lavorativa non fa presa. Mi chiederei come mai lei fa questa battaglia al posto di un'altra persona? Che rapporti ha con la sua famiglia di origine? Che premesse ci sono in una coppia che ha queste difficoltà già prima di andare a convivere? Se volesse un approfondimento mi faccia sapere

Buon primo maggio!