Difficoltà ad accettare il Mondo e la mia intimità a causa del dolore

Andrea

Buongiorno
Sono un ragazzo di 19 anni e da quasi un anno ormai sto avendo uno strano rapporto con il dolore che si sta intensificando in questo esatto periodo.

Tutto è nato con dei semplici pensieri di natura sessuale nei confronti della mia fidanzata (ragazza con cui fin ora ho trascorso 18 mesi) dove immaginavo situazioni in cui lei mi tradisse con altri ragazzi, talvolta anche con la mia presenza nelle vicinanze (ad esempio in un' altra stanza).
Poi col tempo questi pensieri hanno iniziato ad intensificarsi e in questo periodo sono praticamente l'unico motivo mio di eccitamento, soprattutto perché abbiamo annullato il termine "fidanzamento" per fare fluire più libere le nostre emozioni nei nostri confronti ma questo, d'altra parte, non mi offre la sicurezza che possa effettivamente tradirmi con qualcun altro, dato che in futuro passerà 2 settimane in un campo in tenda con altri ragazzi.

Nonostante lei mi dica che non è intenzionata a stare con altre persone io continuo a pensarci e da qualche giorno anche in sogno mi compaiono scene di tradimento davanti ai miei occhi.

Sto vivendo in bilico tra la gioia dell'amore nello stare con lei con il dolore che le mie convinzioni mi provocano. Sento che questa sia un evoluzione delle mie fantasie sessuali di quando ero piccolo (circa 12/13 anni) in cui pensavo ad un dolore fisico il quale ora si è tramutato in un dolore sentimentale e psicologico.

Inoltre in questo periodo sento intensificarsi una sensazione di vuoto che provavo nei confronti della realtà e dei rapporti intrapersonali che si sta unendo con una sempre maggiore visione del dolore all'interno della vita dell' uomo, non mi sento più protetto nemmeno nella mia città perché il dolore, se non lo provo, lo vedo tra la gente; solo nel mio letto mi sento al sicuro perché mi sento invisibile e spesso passo le mie giornate li. Questo mi sta portando ad abbandonare ogni mia passione tra cui quella del viaggio, in quanto ora ritengo che non esista luogo sulla terra in cui mi possa proteggere da questa sensazione logorante che attualmente mi sento impossibilitato ad affrontare.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Andrea 

mi dispiace molto per la sua sofferenza.

Credo che lei debba farsi urgentemente aiutare, innanzitutto, con una psicoterapia. La sua giovane età richiede un intervento precoce e deciso.

Nel corso della psicoterapia potrà analizzare gli aspetti della sua sessualità e le modalità relazionali che la preoccupano, tanto da trovare soluzioni migliori per lei.

Alla sua giovane età probabilmente può accadere di non avere la responsabilità di un fidanzamento o della relazione sentimentale con un'altra persona perchè magari ci sembra molto impegnativo.

Abbia fiducia nelle sue risorse e nei cambiamenti che può fare. Mi faccia sapere. Buon proseguimento

Buonasera Andrea,

Mi dispiace della tua sofferenza, alla tua età si è nel pieno dei cambiamenti e questo si evince anche con l’articolazione di un pensiero che diventa sempre più complesso e profondo. Come d’altra parte avviene per ciò che riguarda la sessualità.

La sofferenza è umana, non va stigmatizzata, va anzi compreso come questi cambiamenti si stiano integrando all’interno di te. È un periodo molto complesso quello tuo e merita sicuramente uno spazio personale per poter essere ascoltato attraverso dei colloqui.

Ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo o psicoterapeuta, in quanto in alcuni momenti della nostra vita avere qualcuno che ci aiuta a fare chiarezza dentro di noi è spesso importante.

 

 

 

 

Dott. Fabio Decio

Dott. Fabio Decio

Bergamo

Il Dott. Fabio Decio offre supporto psicologico anche online