Ho paura di perdere te

Cara Monica,

Ti ringrazio per aver condiviso questa situazione così delicata e personale.

Quello che stai vivendo è comprensibile: ti trovi in un momento di vulnerabilità dopo la separazione, e le attenzioni di questo amico d'infanzia sono arrivate proprio quando avevi bisogno di sentirti apprezzata, specialmente dopo una relazione dove ti sei sentita trascurata.

Le sue parole d'amore e la sua dolcezza ti hanno fatto sentire speciale, ma le sue azioni raccontano una storia diversa. La contraddizione tra "ho paura di perderti" e la sua continua assenza rivela un'incoerenza che hai già notato. I suoi comportamenti - sparire improvvisamente, dirsi "incasinato", ammettere che forse non riuscirà mai a parlare con sua moglie - mostrano che probabilmente, come hai intuito tu stessa, "sta comodo così".

Questa altalena emotiva di presenza e assenza crea una forte attrazione, quasi una dipendenza, che rende difficile staccarsi anche quando vediamo i segnali d'allarme. La tua domanda sul perché non sia stato onesto fin dall'inizio dimostra il tuo bisogno di autenticità.

La verità è che hai già la saggezza per vedere questa situazione con lucidità, anche se emotivamente è doloroso accettarla. È normale sentirsi confusi: dopo un matrimonio difficile, cerchi una relazione genuina, ma ti ritrovi nuovamente in una situazione poco chiara.

Meriti relazioni sincere, dove parole e azioni siano coerenti nel tempo. Questo momento post-separazione può diventare un'opportunità per riconnetterti con te stessa e stabilire cosa desideri veramente nelle tue relazioni future.

Sembra che quest’uomo abbia risvegliato in te il desiderio di essere amata con dolcezza, vista, scelta — proprio nel momento in cui tu stessa avevi deciso di dire basta a un amore che non ti rispettava più.

La relazione con lui, anche se piena di parole intense, è rimasta sospesa tra possibilità e rinvii, tra promesse non mantenute e la sua ambiguità. Il punto che cogli con lucidità — “sta comodo così” — mostra quanto tu, pur coinvolta emotivamente, abbia conservato uno sguardo critico. 

Non si tratta di pensare che “non vada bene niente”, ma di riconoscere cosa ti parla davvero di te in queste esperienze.Quali sono i tuoi bisogni affettivi più autentici, dove hai imparato a silenziarli, a razionalizzarli, o a minimizzarli... e come oggi puoi prenderli sul serio.

Questa non è solo una storia d’amore andata storta. È anche una chiamata a te stessa. Per interrogarti su cosa meriti davvero in una relazione, su che tipo di amore ti fa bene, su quale versione di te si attiva accanto a chi non sceglie — e su come poter scegliere tu, finalmente, in modo più libero.

Con affetto Manuela

Cara Monica, la situazione che hai descritto è profondamente complessa e carica di emozioni, e ti ringrazio per aver condiviso una parte così intima della tua vita. È evidente che sei stata coinvolta in una dinamica che ti ha fatto sperare, sognare e, purtroppo, soffrire.
Le parole dolci e i gesti di questo uomo d'infanzia possono avere un grande fascino, soprattutto in un momento di vulnerabilità dopo una relazione difficile. È naturale che tu ti sia sentita attratta dalla sua attenzione e dalla promessa di un amore diverso. Ma le sue azioni parlano chiaramente: lui sembra preferire rimanere in una zona di conforto, evitando di affrontare fino in fondo la sua realtà e lasciandoti in una posizione di incertezza e frustrazione.
Questa sua ambivalenza e le promesse non mantenute possono farti sentire sminuita, ma voglio sottolineare che non è colpa tua. Tu meriti chiarezza, rispetto e un amore che non ti faccia dubitare del tuo valore. Lui avrebbe potuto essere più onesto con te, e il fatto che non lo sia stato dice molto più di lui che di te.
Affrontare queste emozioni e accettare la delusione non è facile, ma potrebbe essere un'opportunità per riscoprire te stessa e mettere al centro ciò che davvero desideri e meriti in una relazione. La tua intuizione è già forte: hai visto attraverso il suo comportamento e capito che non intende scegliere. Questo è un passo importante.
Prenditi il tempo per riflettere su ciò che ti rende felice e ti fa sentire apprezzata. Meriti qualcuno che condivida la tua vita con la stessa apertura e sincerità che tu sei pronta a offrire. Ti invito a continuare a prenderti cura di te stessa e, se senti di aver bisogno di supporto, a parlarne con una persona di fiducia o con un professionista. Non sei sola in questo percorso, e hai tutto il diritto di cercare la felicità. 
Se vuoi esplorare i tuoi pensieri o emozioni più a fondo, sono qui per ascoltarti.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL