pulire per stare meglio

Con l'arrivo della bella stagione, molti di noi danno una bella sistemata alla propria casa, per liberarla della polvere accumulata durante l'inverno. Riordinare è un'attività utile e positiva, non solo perchè ci permette di vivere in un ambiente più pulito, ma anche perchè crea spazio alle cose nuove.
Le pulizie di primavera sono l'occasione per liberarsi anche dei pensieri fastidiosi e negativi che intossicano le nostre vite.
Secondo la saggezza orientale infatti, l'ordine in casa aiuta ad aumentare la chiarezza interiore, la concentrazione e ci fa sentire meglio. Il disordine di cui ci circondiamo spesso riflette una condizione di instabilità e malessere interiori, che causano nervosismo, stress ed ansia.
Il termine inglese "Clutter" indica proprio la tendenza ad accumulare oggetti superflui, creando confusione e disordine in casa e riducendo sensibilmente lo spazio a disposizione per muoversi. L'accumulo di oggetti può riguardare vestiti, soprammobili, elettrodomestici, stoviglie o tutto ciò che compriamo e conserviamo, ma che non utilizziamo praticamente mai.
L'accumulo di oggetti talvolta indica un vuoto interiore da riempire.
Il Clutter Clearing, cioè la "rimozione del disordine", crea armonia ed aiuta a fare pulizia mentale di pensieri negativi e scomodi che minano il nostro benessere.
Infatti, proprio come ci comportiamo con gli oggetti che non sappiamo bene dove collocare in casa, adottiamo lo stesso atteggiamento con quei pensieri scomodi, rimandando il più possibile il momento in cui li affronteremo, relegandoli in un angolo lontano della nostra mente, dove però continuano ad infastidirci e a lavorare in sordina.
Lo stesso capita con le nostre emozioni che, con il tempo, diventano sempre più numerose ed intense, finchè arrivano al culmine minacciando di esplodere da un momento all'altro.
Come possiamo alleggerire la nostra mente? Per facilitare la pulizia mentale, è bene partire dalle cose più semplici, eliminando ad esempio gli alimenti e i prodotti scaduti, gli oggetti rovinati e i soprammobili che non ci piacciono, ma che teniamo "per dovere", perchè ci sono stati regalati.
Un'altra fase importante, forse la più delicata a livello emotivo, è il cambio degli armadi, attività in cui alcuni di noi proprio non riescono a gettare via niente pensando che "potrebbe sempre tornare utile", oppure facendosi influenzare dalle emozioni e dai ricordi che quell'indumento ci evoca.
Per decidere se tenere o buttare qualcosa domandiamoci: "Nell'ultimo anno quante volte l'ho usato/indossato? Mi serve davvero?". Non facciamoci influenzare dalle emozioni e rammentiamo che i ricordi non sono legati agli oggetti, ma sono ben custoditi nella nostra mente, dove resteranno per sempre, indipendentemente dall'oggetto.
La difficoltà è solo iniziale, perchè non appena inizierete a liberarvi del superfluo, avvertirete un generale benessere psicofisico e vi sentirete sempre meglio.
Questa strategia può essere utile anche per imparare ad affrontare subito i pensieri o i problemi, evitando di accumulare stress ed emozioni negative.

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