Sto molto male per la scuola e mi sento sola, cosa posso fare?

Giulia

Scrivo per chiedere aiuto!! Ultimamente sto malissimo, sempre più male. Il problema principale è la scuola. La mia famiglia è fissata col fatto che se non vado bene a scuola non ho un futuro e sono una fallita incapace. Mi viene sempre ansia quando penso alla scuola e al fatto che sono sola. Non ho nessuno con cui parlarne o chiedere aiuto, non ho amici con cui parlare e sfogarmi per questo problema. Non ho più autostima quando mi guardo mi sento male e mi faccio schifo e questo mi distrugge perché non sono mai stata così. I professori non provano a vedermi con occhi diversi e non provano ad aiutarmi. Io mi sento sempre più sola e non ce la faccio più. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare, qualcuno che mi capisca. Ormai tutti questi problemi me li tengo dentro perché per anni ho provato ad aprirmi e mi hanno sempre dato dell’egoista(per parlare dei miei problemi) e dell’ incapace (perché non provo a cambiare le cose). Io ci provo con tutta me stessa e a volte capita che io riesca a prendere anche bei voti ma poi, qualcosa va male e mi cade il mondo addosso. Sembra che a nessuno interessi di ciò che mentalmente sto passando. Mi fa malissimo sapere di poter affidarmi solo a me stessa perché nessuno prova a capire il mio dolore. A volte mi sento in colpa perché penso di esagerare però cosa posso farci? Mi sento così male, mi sento un peso nel cuore e mi sento odiata da tutti. Scuola e famiglia. Anche perché amici non ne ho più. Non riesco più a continuare così sto sempre peggio. Cosa posso fare?

5 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Giulia , mia concittadina !

conosco le scuole della città, ma non so quale frequenti x capire...

Mi spiace tu ti senta così  sola: in realtà non siamo mai soli, ma ci chiudiamo in noi stessi convincendoci del contrario.

I tuoi genitori ti identificano con il successo scolastico. Forse vogliono spronarti, non offenderti!

La scuola ti dà una buona base x i futuro ed è legittimo che i tuoi cari vogliamo il meglio x te, perché sei speciale.

Dopo lo studio, la sistemazione delle tue cose,  cerca di fare amicizia con i tuoi coetanei, non chiudere la porta al sorriso, alla vita, alla speranza.

Tu non sei solo una studentessa. Sei sicuramente molto altro. 

Dimostra ai tuoi che sei autosufficiente che ti sai disbrigare in casa che non sei più una bambina!

Non piangerti addosso. Sfogati, scrivi,  leggi, comunica ...

É un periodo difficile, ma ce la possiamo fare. La vita può sempre migliorare se cerchiamo di essere propositivi e creativi.

Ti abbraccio , felice di averti conosciuto!

Spero di esserti stata di conforto 

Dott.ssa Patrizia Tombaccini 

Cara Giulia

Innanzitutto mi spiace tantissimo leggere le tue parole. Si sente la sofferenza e la difficoltà in cui ti trovi. Cerca di concentrarti sui momenti in cui le cose vanno bene. Guarda i tuoi traguardi e non i tuoi fallimenti. Parla coi tuoi genitori, soprattutto della possibilità di farti aiutare. È chiaro che tu sia in un momento di estrema difficoltà, dove in autonomia rischi di non uscirne. Chiedi aiuto ad un professionista che possa aiutarti,  seriamente, in questa situazione di forte sofferenza.

Buona fortuna

Dott.ssa Elisa Danza 


Come mai non è riuscita o non riesce a creare amicizie? E' una persona molto chiusa? Non si fida più a causa di delusioni avvenute nel passato?

Vorrei farla riflettere su: "se non vado bene a scuola non ho un futuro e sono una fallita incapace." Lei cosa ne pensa? Quale scuola sta facendo? Quale lavoro le piacerebbe fare una volta terminato gli studi? Prevede di andare all'università? La scuola certamente è importante ma non solo per i voti. La scuola deve insegnarci ad aprire la nostra mente, a ragionare, può creare la nostra cultura specifica (es. se si è fatta una scuola tecnica alle superiori) o generale ma NOI non siamo il voto preso. Il voto può essere solo un'indicazione di quanto posso aver studiato, di quanto ho capito della materia, di quanta ansia prestazionale era o meno presente durante lo scritto o l'interrogazione, ecc. Esso, inoltre, può dipendere oltre che da questi fattori anche dal prof. se è uno di manica larga o stretta, ecc.

Non si giudichi, quindi, in base al voto. Provi se non l'ha già fatto a spiegare e comunicare con mamma e papà spiegando anche questi aspetti.

L'aspetto però su cui mi soffermerei maggiormente è il "tenersi tutto dentro". Questo le potrebbe creare particolare pesantezza, tensione, confusione, ecc. le consiglio pertanto di valutare dei colloqui con uno psicoterapeuta per avere uno spazio tutto suo, dove potersi aprire, dove pian piano ritrovare la propria forza e la propria autostima e perchè no anche valutare come poter magari comunicare coi propri genitori e cercare di ascoltarsi a vicenda.

Sono, inoltre, certa che anche lei avrà le sue risorse interne e delle capacità, provi a pensare anche solo ad un piccolo obiettivo che in questi anni è riuscita a raggiungere. Sono sicura che qualcosina le può venire in mente.

Le linko un articolo scritto da me: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/aumentare-la-propria-autostima/

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di tornare presto a sorridere e di ritrovare la sua serenità ed autostima.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Cara Giulia

parti dal presupposto che tu non sei il voto che prendi a scuola.

La scuola è sicuramente un aspetto importante della nostra vita, ma non deve diventare fonte di malessere. Hai tutto il diritto di vivere la tua età ed anche di sbagliare, di prendere un brutto voto questo non ti farà diventare una persona peggiore. 
se lo ritieni opportuno esprimi verso i tuoi genitori questi sentimenti che provi e che ti fanno stare così male,e se farlo da sola ti sembra difficile chiedi un supporto psicologico 

resto a tua disposizione 

Cara Giulia,

mi permetto di darti del "tu", spero non ti dispiaccia. Dalle tue parole si comprende la difficoltà e la tua fatica rispetto a ciò che stai vivendo.

La situazione che descrivi appare molto complessa, sembra in realtà frutto di più fattori che varrebbe la pena approfondire. Darti un suggerimento su come fare diviene perciò impossibile perché si rischierebbe di non considerare elementi fondamentali; mi sento però di consigliarti di appoggiarti ad un professionista e ricavarti uno spazio che sia solo per te. Ciò potrebbe permetterti di sentirti ascoltata, dipanare dubbi e farti accompagnare nella costruzione di strategie più funzionali che ti consentano di affrontare e superare il tuo disagio. Quando si vive questo senso di impotenza e asfissia è difficile uscirne da soli. Chiedere aiuto è un'azione coraggiosa, mi pare tu abbia già intrapreso la strada.

Resto a disposizione qualora ne sentissi il bisogno. Un caro augurio per tutto.

Dr.ssa Anna Bon