Problematiche legate all'adolescenza

Ludovica

Buonasera. Mio figlio ha 16 anni e sembra non avere piu' orari ed obiettivi: mangia e dorme quando vuole, rientra a suo piacimento, fuma e beve alcool, ed ha abbandonato anche lo sport. Sono preoccupata che non frequenterà la scuola tra pochi giorni. Cordialmente, Ludovica

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentilissima Ludovica,


Capisco bene la sua preoccupazione. Infatti, l’adolescenza è una fase complessa e, di fronte a comportamenti come quelli che descrive (perdita di interesse, mancanza di regole, uso di alcol e fumo) è naturale sentirsi smarriti e temere per il futuro di un figlio.

A 16 anni i ragazzi vivono un periodo di forte cambiamento: cercano autonomia, mettono alla prova i limiti, talvolta rifiutano le regole e sembrano perdere punti di riferimento. Dietro questi atteggiamenti, però, spesso ci sono bisogni profondi di riconoscimento, di ascolto e di costruzione della propria identità.

È importante non sentirsi soli in questo percorso: un supporto psicologico può aiutarvi come genitori a trovare modalità di comunicazione più efficaci e, al tempo stesso, offrire a suo figlio uno spazio sicuro in cui poter elaborare ciò che sta vivendo. Intervenire ora, prima che le abitudini rischiose si consolidino, può fare una grande differenza.

Se desidera parlarne più a fondo, resto a disposizione qui al modulo di contatto.

Un caro saluto,

Alessandra Toni

Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni

Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni

Milano

La Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni offre supporto psicologico anche online

Buonasera sig.ra Ludovica,
comprendo perfettamente la sua preoccupazione. Mi ha scritto un messaggio molto chiaro, che mi fa capire quanto sia grande la sua angoscia nel vedere suo figlio in questa situazione. A 16 anni, i ragazzi affrontano un periodo di grandi cambiamenti, ma quando si manifestano comportamenti così radicali, è naturale che un genitore si senta smarrito e in ansia per il futuro del proprio figlio.

Quello che lei descrive non è solo la mancanza di orari e obiettivi, ma un disagio profondo che si manifesta con un allontanamento dalle abitudini, dagli impegni e da un sano stile di vita. La sua osservazione sull’abbandono dello sport, sull’uso di fumo e alcol, e sulla disorganizzazione generale è molto acuta e indicativa di un momento di difficoltà che il ragazzo sta vivendo.

Prima di tutto, è importante che lei non si senta sola in questo momento. Molti genitori si trovano ad affrontare sfide simili durante l’adolescenza dei figli. Il fatto che lei abbia riconosciuto il problema e stia cercando aiuto è il primo, fondamentale passo verso la soluzione.

Per poterla aiutare in modo più concreto, avrei bisogno di capire meglio la situazione. Le propongo di fissare un primo colloquio conoscitivo, anche online, durante il quale possiamo approfondire alcuni aspetti:

  • Da quanto tempo osserva questi cambiamenti?

  • Sono avvenuti in modo graduale o improvviso?

  • C’è stato qualche evento scatenante (es. un’amicizia, un problema a scuola, una delusione)?

  • Come sta vivendo questa situazione il resto della famiglia?

Ascoltare il suo racconto mi permetterà di avere un quadro completo e di suggerirle il percorso più adatto per affrontare al meglio questa fase. L’obiettivo non è solo risolvere i comportamenti attuali, ma anche capire le cause profonde di questo disagio e aiutare suo figlio a ritrovare la motivazione e la serenità.

La invito a contattarmi per fissare un appuntamento, sono a sua completa disposizione.

Dott.ssa Pasqualini Valentina
Psicologa 

Dott.ssa Valentina Pasqualini

Dott.ssa Valentina Pasqualini

Ancona

La Dott.ssa Valentina Pasqualini offre supporto psicologico anche online

Può trovare qualche risposta al suo caso sul web Theocdclinic-Italia. Ci sono professionisti specializzati vicini a lei che si occupano di queste problematiche. Saluti

Dott. Matteo Papantuono

Dott. Matteo Papantuono

Ancona

Il Dott. Matteo Papantuono offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera Ludovica,

capisco bene la sua preoccupazione: l’adolescenza è un periodo delicato, in cui spesso i ragazzi mettono in discussione regole, orari e impegni, ma quando i comportamenti diventano eccessivi – come nel caso di suo figlio – è naturale sentirsi smarriti e temere per il futuro, soprattutto per la scuola.

In queste situazioni, più che concentrarsi solo sul “correggere” i comportamenti, è importante comprendere che funzione hanno per lui: spesso dietro atteggiamenti di ribellione o trasgressione si nasconde un bisogno di autonomia, di riconoscimento o, al contrario, un segnale di disagio che il ragazzo non riesce a esprimere in altro modo.

Un percorso mirato può aiutarla a:

  • gestire in modo strategico la relazione con suo figlio, senza cadere in scontri continui,
  • recuperare una comunicazione più efficace,
  • stabilire regole che funzionino davvero, evitando rigidità o permissività inefficaci

Se lo desidera, possiamo parlarne insieme, per individuare strategie concrete che possano aiutarla ad affrontare questa fase critica e a prevenire il rischio di un allontanamento dalla scuola. Ricevo sia online che in studio a Corigliano-Rossano.

Un cordiale saluto,

Giovanni Noè – Psicologo

Dott. Giovanni Noè

Dott. Giovanni Noè

Cosenza

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Gentile Ludovica,

l'adolescenza è una fase complessa e delicata della crescita, in cui i ragazzi sperimentano profondi cambiamenti a livello fisico, emotivo e relazionale. Spesso questo periodo si accompagna a una ricerca di autonomia e identità, che può manifestarsi anche attraverso comportamenti apparentemente oppositivi o disorganizzati, come quelli che lei descrive.

Tuttavia, gli elementi che ha condiviso non sono sufficienti per comprendere a fondo le difficoltà che suo figlio sta attraversando. Le chiedo: è accaduto qualcosa di particolare che possa aver determinato questo cambiamento? Ha avuto modo di parlarne con lui, provando a capire come si sente, cosa sta vivendo?

In situazioni come questa, può essere molto utile il supporto di un professionista, non solo per suo figlio, ma anche per lei, affinché possa essere sostenuta nel gestire al meglio una situazione che, comprensibilmente, la preoccupa. A volte, infatti, accompagnare un figlio in difficoltà richiede prima di tutto uno spazio per sé, in cui riflettere e acquisire strumenti per affrontare in modo più sereno e consapevole la complessità del momento.

Spero che la mia risposta possa esserle utile in qualche modo.

Un caro saluto.

Dott.ssa Ilaria Volpi

Buonasera Ludovica, grazie per aver condiviso questo vissuto con noi.

L'adolescenza è un periodo complesso per molteplici ragioni e altrettanto complesso è essere genitori di hn adolescente. Talvolta sembra di non avere soluzioni e altre volte sembra che siano le soluzioni stesse la fonte del problema. 
Quello che in linea teorica dovrebbe essere una fase di crescita si trasforma in una lotta contro i mulini a vento.

Ciò che mi senti di consigliarle è di intraprendere un percorso per capire come affrontare al meglio il ruolo di genitore in questa fase di vita e contemporaneamente potrebbe essere utile offrire a suo figlio lo stesso progetto, essendo un ragazzo di 16 non in grado di intendere e volere non può essere costretto ad iniziare una terapia ma in quanto genitore può caldamente consigliarla.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento

Un saluto

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Roma

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