6 anni e dispetti alla sorellina

Elisa

Buonasera Ho un bimbo di 6 anni estremamente vivace, si muove sempre, parla quasi sempre, gesticola, insomma ha sempre tantissima energia. Ha fatica a stare fermo a parte nei momenti in cui è concentrato (ascolto di fiabe, lego ecc). Da 11 mesi è nata la sorellina e da allora è peggiorato: appena si annoia cerca di farle dispetti. Le vuole bene ma allo stesso tempo cerca di continuo di farle male di nascosto, farla cadere, spaventarla, le strappa i giochi ecc.. il mio compagno e io in questi casi periamo davvero la pazienza e reagiamo male. 😞 in rari casi ha anche ricevuto qualche sberla soprattutto se la mette in pericolo o la fa piangere. Come possiamo fare per aiutarlo a uscire da questo momento? Gli stiamo già dedicando momenti uno ad uno ma non sempre è possibile. Grazie molte

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno,

Leggo con interesse ciò che ha scritto. Affrontare l'inserimento di un nuovo membro della famiglia non è mai facile e spesso i bambini manifestano questo disagio con dispetti o con aggressività. Probabilmente il bambino può provare sentimenti di paura, di solitudine, di rabbia e chiedersi: "tornerà mai come era prima?" Immagino come possa essere ingombrante una domanda di questo genere sia per lui sia per voi, che magari vi trovate a porre questa stessa domanda, ma con un soggetto diverso. Spesso si nascondo le vere emozioni dietro ad altre oggettivamente più facili da mostrare e che apparentemente ottengono un risultato, seppur non quello realmente desiderato. È questo un vissuto delicato, che merita un giusto spazio per poter essere accolto, per poter essere visti ed ascoltati. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o qualora desideri approfondire questo tema.

Alessandra Pace 

La nascita di una sorellina può scatenare un forte senso di gelosia e frustrazione, soprattutto in un bambino molto sensibile e vivace. Il suo comportamento non significa che sia "cattivo" o che non voglia bene alla sorella: sta cercando, nel suo modo immaturo, di gestire un’ondata emotiva che lo supera. Cosa sta vivendo il tuo bimbo? A 6 anni un bambino può: Sentire di aver perso il centro dell’attenzione. Non sapere come esprimere la rabbia o la tristezza senza essere sgridato. Cercare attenzione anche in modo negativo (se faccio dispetti, almeno mi guardano). Provare confusione perché ama la sorella… ma vorrebbe che non ci fosse.
Cosa evitare (anche se è difficile)?

  • Punizioni fisiche (sberle), anche se date in un momento di rabbia, possono fargli sentire di essere "sbagliato" e aumentare la rabbia o il senso di esclusione.

  • Etichette come “sei cattivo”, “sei geloso”, “non si fa!” senza spiegazioni lo fanno chiudere o lo rendono ancora più agitato.

Ecco alcuni strumenti pratici ed emotivi che potete usare:

  • 1. Nomina le sue emozioni al posto suo

“Lo so che è difficile vedere la sorellina che ha tanto tempo con mamma e papà. A volte ti fa arrabbiare, vero?”
Così lo aiutate a sentirsi capito, anche se il comportamento non viene giustificato.

Parlate a parte, non davanti alla sorellina Quando succede qualcosa, portatelo in un'altra stanza (senza urli) e dite:

“Sei arrabbiato? Sei stanco? Forse volevi anche tu quel gioco. Ma non possiamo mai far male alla sorellina. Troviamo un altro modo per dirlo.”

So che è dura con due figli, ma anche solo 10-15 minuti al giorno con lui senza sorellina, dove può scegliere lui l’attività, possono aiutarlo molto a ricostruire la fiducia e la connessione.

Coinvolgetelo come “protettore”

“La sorellina ha bisogno di te. Sei il suo fratello grande. Vuoi aiutarmi a insegnarle come si gioca coi pupazzi?”

Dategli ruoli di “aiutante, non solo di sorvegliato speciale Se i comportamenti diventano sempre più frequenti, intensi, o c’è molta tristezza o isolamento, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo dell’età evolutiva. Anche pochi incontri possono aiutare a capire meglio cosa prova e offrirvi strumenti più personalizzati.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Buongiorno, credo che il bambino si senta messo in secondo piano, senta la perdita delle attenzioni che si tramuta in invidia in quell'età. Sarebbe necessario in questo caso valorizzarlo e non sminuirlo, occuparsi più di lui, del suo mondo interno, di quello che vive e perchè lo vive, cogliendo e nominando le sue emozioni. 

Dott. Giuseppe Berenati

Dott. Giuseppe Berenati

Milano

Il Dott. Giuseppe Berenati offre supporto psicologico anche online

Buonasera Elisa,
la sua preoccupazione è comprensibile e del tutto legittima: la nascita di una sorellina può rappresentare un grande cambiamento emotivo per un bambino, che spesso fatica a esprimere a parole ciò che sente. I comportamenti che descrive sembrano essere un modo, seppur difficile da gestire, per attirare attenzione e ritrovare un proprio spazio nella nuova realtà familiare.

Dedicargli momenti esclusivi, come già fate, è un passo importante. Anche coinvolgerlo in piccole attività con la sorella, sotto la vostra guida, può aiutarlo a sentirsi utile e parte del nuovo equilibrio.

Le reazioni impulsive, specie nei momenti di stanchezza, sono umane. Cercare di mantenere un atteggiamento fermo ma accogliente può fare la differenza: aiutarlo a dare un nome alle sue emozioni è spesso più efficace della punizione.

Se la situazione dovesse continuare a crearvi disagio, un breve percorso di consulenza potrebbe offrirvi uno spazio per comprendere meglio questi comportamenti e trovare nuove risorse per affrontarli.

Un caro saluto.

Dott.ssa Alice Giulia Raspelli

Dott.ssa Alice Giulia Raspelli

Milano

La Dott.ssa Alice Giulia Raspelli offre supporto psicologico anche online