Cosa fare quando si ha un forte stress

Angelo

Buongiorno sono un ragazzo di 37 anni mio papà è da qualche settimana che è entrato in ospedale ora in un hospice per un brutto male allo stomaco e non ci sono grandi miglioramenti. Era lui che si occupava di mia mamma che soffre di demenza senile quindi io ora devo pensare a tutto anche se ho due sorelle di cui una lontana e se ne frega e l’altra sì mi da una mano parziale ma 80% e sulle mie spalle lavarla sistemare la sera dopo lavoro il caos che combina al lavoro sono sempre sotto pressione. Sento che sto per crollare e nel tutto ho anche una moglie e due bambini ma stare dietro a tutto è diventato troppo pesante mi sento moralmente a pezzi.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Caro Angelo,

capisco perfettamente quanto lei si senta sopraffatto in questo momento. È una situazione molto difficile e complessa, e il peso che sta portando sulle sue spalle è enorme. Avere un padre malato, prendersi cura di una madre con demenza e gestire una famiglia è un carico che pochi potrebbero sostenere.

Le consiglio vivamente di parlarne con qualcuno: un amico fidato, un familiare o uno psicologo può aiutarla ad alleggerire il carico e a trovare nuove prospettive. Non esiti a chiedere aiuto alle sue sorelle, anche a quella che è più distante. Potrebbe essere disposta a contribuire in modi che non aveva considerato prima. Se possibile, provi a delegare: sono molte le attività che possono essere delegate, come le faccende domestiche o l’assistenza a sua madre durante il fine settimana.

È fondamentale che si conceda dei momenti di riposo e di relax. Anche solo una breve passeggiata può fare la differenza. Inoltre s'informi sui servizi di assistenza domiciliare per sua madre.

Se si sente particolarmente sopraffatto, le consiglio di rivolgersi a un professionista della salute mentale, che può offrirle strumenti e strategie per affrontare al meglio questa situazione difficile.

Le sono vicina in questo momento difficile. Se vuole, sono disponibile online per un supporto psicologico.

Un caro saluto,

dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

La Dott.ssa Cristel Rubulotta offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Angelo, mi dispiace per il periodo che sta attraversando. Prendersi cura di un genitore ammalato è difficile ed emotivamente drenante, specialmente quando, come nel suo caso, è da solo e non trova supporto dai suoi fratelli. In questi casi, tenere tutto insieme diventa difficile, e mano a mano sembra che non funzioniamo più in nessuna are della vita (lavoro, famiglia...). In questa fase possono emergere anche dei sintomi psicologici, come stanchezza, ansia e disturbi dell'umore. Valuti un percorso di supporto psicologico, per essere accompagnato in questa fase, e per esplorare nuove strategie per distinguere le i bisogni delle varie aree della sua vita (cura di sua madre, suo padre, lavoro, famiglia, figli...) e trovare le strategie giuste per gestire ognuna di esse. Io resto disponibile per una consulenza, anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Chiara Manna

Angelo, la tua situazione è estremamente complessa e pesante, ed è comprensibile che tu ti senta sopraffatto. Inoltre, capisco che in una situazione come questa non si possa “mollare”. Ci sono diverse strategie che potrebbero aiutarti a gestire lo stress e il sovraccarico emotivo che stai vivendo. 
Ad esempio identificare i tuoi pensieri automatici negativi: “tutto è sulle mie spalle”, “non ce la farò mai”, “nessuno mi aiuta” … Riconoscere questi pensieri e sostituirli con interpretazioni più realistiche e costruttive ti aiuterà. Stai facendo il meglio che si possa fare in una situazione simile. Prova a sviluppare tecniche di gestione del tempo per affrontare in modo più organizzato le responsabilità, magari impostando delle priorità chiare su cosa è più urgente. Potrebbe essere utile valutare se ci sono aree in cui poter delegare e magari chiedere un ulteriore aiuto a tua sorella, ai servizi sociali o a un’assistenza professionale.
Se e quando provi un senso di colpa perché pensi di non riuscire a fare abbastanza, sforzati di accettare che non puoi fare tutto e che nonostante le difficoltà stai facendo tutto il possibile. Non sentirti in imbarazzo nell’esprimere i tuoi bisogni e nel chiedere aiuto a tua sorella o, anche, a tua moglie.
Potresti imparare delle tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la mindfulness, per aiutarti a gestire lo stress acuto. So che di solito in queste situazioni la frase che ci ripetiamo più spesso è “non ho tempo”, ma spesso il tempo bisogna trovarlo. Trovare tempo per potersi ricaricare in una situazione nella quale si è tenuti “a dare”. Non possiamo avere energie sufficienti per gli altri, quando non troviamo il tempo per ricaricarci. 
Detto questo e senza nessuna intenzione di sottovalutare la complessità della situazione e il dolore emotivo che l’accompagna, credo che tu debba rivolgerti ad un professionista che possa aiutarti e sostenerti in questo percorso così difficile. La terapia cognitivo comportamentale penso sia il percorso più indicato, perché in grado di offrirti strumenti concreti per gestire la pressione e lo stress, aiutandoti a migliorare il tuo benessere mentale e la qualità di vita, evitando di sovraccaricare anche il tuo sistema familiare.
Chiedere aiuto è la dimostrazione che tu possiedi in te le risorse necessarie per affrontare la complessità della tua situazione.