Mia madre non accetta la nostra indipendenza

Silvia

Buongiorno, vi contatto per un problema all'interno della mia famiglia. Innanzitutto devo dire che la mia famiglia è composta da mia madre (60 anni), mia sorella minore (24 anni) ed io (25 anni), mio padre è deceduto dieci anni fa. Mia madre non accetta in alcun modo che le sue figlie siano indipendenti da lei nel prendere decisioni di ogni tipo, non solo non lo accetta ma addirittura la considera una gravissima offesa personale, alla quale risponde in modo oltremodo spropositato, minacciando di disconoscerci, minacciando ritorsioni sul cane (dice di volerlo mettere in canile), e soprattutto prospettando sempre conseguenze negative di quello che decidiamo di fare, il che rende molto insicura mia sorella, che quasi sempre si adatta a quanto preferisce mia madre, ed esaspera me, che non capisco quale sia il grave peccato che commetto. Addirittura si arrabbia se le dico che non serve che mi lavi e stiri le cose. Il conflitto è praticamente giornaliero, e non è diminuito purtroppo dal fatto che io sia andata a vivere da sola, perché abitando nella stessa città ci vediamo ogni giorno. Non riesco a capire come mai per lei sia così difficile non avere il controllo assoluto di quello che facciamo. Aggiungo anche che ritiene di avere sempre ragione, che io mi ricordi non si è mai scusata di vari insulti rivolti ai membri della famiglia. Le ha sempre dato fastidio il fatto che io abbia studiato più di lei, che addirittura pretende di aver ragione su questioni che riguardano il mio corso di studi. Solo negli ultimi anni mia madre ha ripreso gli parzialmente studi di scuola superiore, tra l'altro con l'incoraggiamento di entrambe noi figlie. Anche riguardo all'alimentazione si pone un problema, mia sorella che vive con lei è in sovrappeso e parte della responsabilità è da attribuire a mia madre, che per lei prepara piatti minuscoli mentre a mia sorella e agli ospiti dispensa porzioni enormi, tra l'altro a tavola non si mangia mai tutti la stessa pietanza, ma sempre due o tre cibi differenti perché mia madre mangia sempre un piatto diverso da quello che prepara per gli altri commensali. Penso che si senta inferiore e che si senta realizzata solo quando soddisfa i bisogni materiali dei suoi familiari, mi dispiace della situazione che però non credo si risolverà. Sto valutando seriamente di cambiare città e allontanarmi ancor di più, per quanto per me sia doloroso dover accettare che non c'è altra soluzione. Soprattutto mi pesa il fatto che non ci sia più una famiglia, e di non potermi rivolgere a lei per i problemi per i quali mi servirebbe aiuto e indirizzo, perché come si inizia un discorso e non concordo con lei sul minimo dettaglio capisco già come andrà a finire. Non tutti i giorni sono così conflittuali però non si respira mai un bel clima a casa. C'è qualcosa che potrei fare o dire per diminuire o risolvere il problema? Grazie in anticipo

2 risposte degli esperti per questa domanda

Carissima, il compito di un genitore è quello di crescere un figlio perchè diventi autonomo e "spicchi il volo". Questo aspetto non sembra essere rispettato, nella tua storia. Per problematiche che hai intuitivamente già messo a fuoco: "Penso che si senta inferiore e che si senta realizzata solo quando soddisfa i bisogni materiali dei suoi familiari, mi dispiace della situazione che però non credo si risolverà" tua madre, probabilmente per la sua storia, ha bisogni tali da non permetterle di "lasciarti andare". La tua mamma non cambierà, puoi però cambiare tu. Hai già fatto un passo importante, di separazione e crescita, che è quello di vivere da sola. Serve un passo di "separazione interna", emotiva, perchè tu possa finalmente "sentirti sulle tue gambe" e andare sicura nel mondo. Questa separazione e "individuazione" sul piano emotivo non ha nulla a che vedere con la distanza fisica. Puoi spostarti aggiungendo chilometri tra te e lei ma se questo passaggio non avviene, dentro di te, non avrai risolto il problema. Se vuoi intraprendere un percorso per affrontare questo aspetto puoi contattarmi, ricevo a Trento. Un caro saluto e un augurio di felicità.

 

Salve in merito alla sua richiesta se sua madre non ha accettato che voi figlie siate indipendenti, voi volete esserlo? da quello che racconta mi sembra di capire che per voi è difficile distaccarvi da lei. Per distaccarsi da qualcuno è necessario che da entrambe le parti ci sia la volontà di farlo, altrimenti si resta legati all'altro, che sia un famigliare, un compagno o un'amico. Mi rendo conto che non è facile farlo e che vedere la propria famiglia distaccata è triste, ma ci si può distaccare, senza per questo rovinare la famiglia. Potete trovare un nuovo modo per stare insieme e per fare questo può rivolgersi privatamente ad un collega nella sua città, che può aiutarla a gestire il conflitto con sua madre e trovare l'equilibro nella relazione con lei. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.