Mio figlio è cambiato

Jessica

Salve, sono una mamma di un bimbo di quasi 3 anni, sto con il mio compagno da 2 anni, da due mesi a questa parte mio figlio ha iniziato ad avere un comportamento antipatico sia con me che con le altre persone, ma con il mio compagno, con il quale prima aveva un rapporto bellissimo, non vuole neanche più parlare, lo tratta male, lo picchia se si avvicina anche solo per giocare, se io lo sgrido per la mancanza di rispetto tira come dice lui " le botte " anche a me.
Non so come mai faccia così, ma sono molto preoccupata sia per il rapporto tra lui e il mio compagno e sia per il carattere che sta mettendo su anche verso gli altri bimbi. Datemi un consiglio su come gestire questa situazione e come fare capire a mio figlio che il mio compagno lo ama e vuole avere con lui un rapporto di papà e figlio.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Jessica,

cosa può essere cambiato nel momento in cui lui ha iniziato a mostrare questo comportamento? Com'è la vita in casa? Come gli date le regole? Alla scuola materna come si comporta? Cosa riferiscono le insegnanti?

 

Sembrerebbe che suo figlio abbia sentito, visto o percepito qualcosa che può avergli creato "paura" o "rabbia". Non fatevene una colpa ma:

- Cercate di stargli vicino e di chiedere cosa accade,

- Quando lo vedete arrabbiato o se risponde male o fa qualcosa di "atipico" rispetto al solito soffermatevi sul fatto che voi ci siete, siete li per capire cosa capita, provate ad abbracciarlo o vedere come si comporta se nel qui e dora non lo ascoltate e poco dopo quando lo vedete più tranquillo provate a stargli vicino.

Le consiglio se le difficoltà persistono di richiedere una breve consulenza psicologica per essere aiutati a capire e gestire questo momento difficile per vostro figlio. Dal suo comportamento sembrerebbe emergere una sua difficoltà ad esternare le emozioni o un pensiero che gli sta procurando preoccupazione.

Vi linko degli articoli scritti da me, sperando che vi possano essere utili:

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/imparare-a-comprendere-i-propri-pensieri/

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/lutto-separazione-e-abbandono-nei-bambini/

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/consulenza-psicoterapia-famigliare/

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste per poterle dare maggiori rimandi.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, in provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

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Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Carissima Jessica, i bambini hanno una sensibilità straordinaria nel saper selezionare l'amore vero da quello filtrato dalle circostanze. Probabilmente il bambino ha percepito qualcosa di inautentico e ora cerca di vagliare a modo suo se il "calore" offerto è sincero o di circostanza. E lo fa mettendo a dura prova le persone che dichiarano di amarlo e accettarlo. Cosa fare? Offrire affetto senza condizioni, accettarlo anche quando esagera, capirlo sempre. Evitare di drammatizzare le situazioni e usare l'ironia semplice e piacevole per commentare i comportamenti e chiedergli sempre qual'è la cosa che vorrebbe e cosa gli piace. Inoltre saper attendere e non pretendere che debba metabolizzare velocemente le variazioni esteriori a cui suo malgrado è costretto a subire. Il tempo e l'amore incondizionato fanno spesso miracoli.

Gentile Jessica,

sembrerebbe che in questi ultimi due mesi il bambino stia cominciando a individuarsi, a esplorare attraverso il movimento e il comportamento. Questa fase di vita inoltre coincide con il periodo in cui il bambino sperimenta il conflitto edipico, che comporta un grande investimento emotivo rivolto verso la figura materna e sentimenti di ostilità verso quella maschile che condivide con lui "la mamma".

In genere il bambino è in grado di risolvere con competenza propria questo conflitto, tuttavia questi sono gli anni in cui i bambini apprendono per imitazione pertanto è molto importante non lasciarsi trascinare dalla sua rabbia ma comprenderla come un evento cruciale di sviluppo avendo fiducia rispetto alla sua competenza.

Potrebbe essere utile provare a comprendere insieme ciò che prova, consentirgli di trovare strategie più funzionali per esprimere la sua rabbia tramite il gioco e il confronto.

Rimango disponibile in caso di domande e perplessità.

Cordialmente,

Dott. Giancarlo Gramaglia

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Torino

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