Mio figlio di 3 anni vuole essere una femmina

Stefania

Sono la mamma di un bambino di 3 anni e mezzo che, fin da quando ha iniziato a camminare e relazionarsi, mostra comportamenti tipicamente femminili e sceglie giochi propriamente femminili. Già a due anni diceva che voleva avere i genitali femminili come la sorella (più grande di due anni) e fa spesso i capricci perché vuole vestirsi con gonne, vestiti..
Come mamma non sono mai stata così attenta ai dettagli come smalti o tacchi, li uso raramente ma ultimamente evito proprio di metterli perché sennò è una tragedia con il piccolo che li vuole anche lui.
Come famiglia cerchiamo di non farci vedere preoccupati e di assecondarlo in ogni situazione come a casa o dai nonni.. si traveste ogni giorno da principesse e in qualsiasi cartone lui si identifica con una femmina.
Poi gioca molto con le bambole e le barbie, pure il suo papà gioca con lui perché ha capito che quello lo rende felice (alla sorellina non piacciono tanto)
All'asilo le maestre ci dicono che è un bambino molto tranquillo, gioca più con le femmine perché i maschi della sua classe sono molto “aggressivi” e non è nella sua indole seguirli nei giochi; lo vedono equilibrato e molto “avanti” per la sua età (ha iniziato a parlare prestissimo e ora ha un linguaggio molto articolato)
Sono preoccupata che, crescendo e mantenendo questo atteggiamento, sia bullizzato; oltre al fatto che per il mio compagno non è accettabile che il bimbo da grande “voglia cambiare sesso”.
Come possiamo comportarci? Grazie

5 risposte degli esperti per questa domanda

Signora cara buongiorno 

Continuate a stargli vicino come già state facendo.. Assecondatelo fino dove possibile poi come con ogni figlio che fa richieste non realizzabili i NO sono oltre che utili necessari.

Quello che consiglio è di crescere assieme a lui e di vivere ogni momento che verrà al suo fianco... Indubbiamente i giudizi e gli atteggiamenti discriminatori non mancheranno ma ciò che farà la differenza sarà la forza che la famiglia gli trasmetterà per saperli affrontare. 

Se questa forza a volte viene o verrà a mancare perdonatevi perché è umano... Certo nel dialogo di coppia potrete trovare la forza di superare anche qualche limite. 

Il vostro bambino come specificato dalla scuola è pieno di risorse... Sono certa che potrà trovare una sua identità nel tempo e sapere che voi siete e sarete sempre con lui lo farà crescere nel migliore dei modi. 

Resto a Vs disposizione 

Dottssa Alfano 

Dott.ssa Paola Alfano

Dott.ssa Paola Alfano

Treviso

La Dott.ssa Paola Alfano offre supporto psicologico anche online

Gent sig.ra, ritengo che il compito genitoriale è di accompagnare lo sviluppo armonico dei figli senza prevaricarli e aiutandoli a mettere in luce le loro potenzialità. L'identità di genere è un processo complesso individuale che si sviluppa progressivamente e in modi diversi. Lasciate libero vs figlio di esprimere se stesso e come suoi genitori dategli gli strumenti per essere ciò che vorrà essere.

Ricordatevi che la sua accettazione di sè, qualunque sarà il suo orientamento sessuale passa per la vostra accettazione di lui, fatene un adulto felice e realizzato. Un saluto

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

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Cara Stefania, 

Le vostre paure sono comprensibili e legittime, tuttavia anche se voi pensate di nascondergliele lui le sente e le interiorizza, inoltre percepisce il vostro sforzo a mostrarvi sereni e naturali nel fare qualcosa che per voi non lo è. 

Il mio suggerimento è di rivolgervi ad un terapeuta esperto in età evolutiva e farvi aiutare a dare un significato a quello che vi sta dicendo vostro figlio attraverso i gesti e il suo comportamento: credo che in questo modo riuscireste ad essere più autentici nel gioco con lui, lui potrebbe sentirsi "andar bene" e questo ridurrebbe le probabilità di essere bullizzato (cosa per altro non certa).

Per qualsiasi ulteriore chiarimento resto a tua disposizione. 

Un caro saluto

Dott. Ssa Alice Piccardi

Dott.ssa Alice Piccardi

Dott.ssa Alice Piccardi

Udine

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Salve Stefania,

dietro ogni comportamento c'è una specifica comunicazione del sè di suo figlio.

Vi suggerirei di iniziare a capire di cosa ha bisogno lui nel suo presente, e di capire cosa vuole comunicarvi. Per far ciò bisogna diventare bambini insieme a lui. 

Sicuramente avrà un mondo molto ricco da farvi incontrare.

Saluti

Dott.ssa Paola Gianfrotta

Treviso

Buonasera Stefania, 

ci sono bambini che fin da piccoli non si identificano con il proprio genere di appartenenza e che continuano in tal senso in età adulta, altri che invece con gli anni non mantengono la stessa identificazione.

Considererei per l'età che ora ha l'influenza del fatto ci sia una sorella femmina poco più grande e accoglierei la propensione per alcune cose piuttosto che altre, come una preferenza personale, così come mi sembra stiate facendo.

Chiederei invece a voi alcune cose: Voi genitori come vivete questa cosa? Cosa vi suscita? Che modelli di femminile e maschile ci sono in casa? 

Questo per aiutare voi a comprendere al meglio come possiate agire con lui, così come con l'altra figlia e poter essere da sostegno nel caso nel tempo effettivamente lui continuasse ad identificarsi nel appartenenza al genere femminile.

Nel frattempo invece per il bambino una cosa utile potrebbe essere un lavoro nella stanza della psicomotricità tramite il gioco.

Spero di esservi stata utile.

Buona serata e cordiali saluti

Dr.ssa Sara Stancari