Dott.ssa Anna Antinoro

Dott.ssa Anna Antinoro

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Penso di entrare in un tunnel senza uscita

Buongiorno, il primo lunedì di aprile ritirando i bidoni della spazzatura del mio ragazzo ho scoperto un preservativo usato non con me lui si è giustificato dicendomi che quando era a casa in malattia si era fatto una... Io non c'ho creduto ed il giorno dopo sono sparita. Lunedì scorso sono tornata a casa sua per recuperare le mie cose. Lui mi diceva che se chiudevo sbagliavo. Avevo un dubbio su una persona sposata con due figli ed ho chiesto di mostrarmi i loro messaggi . Li ho scoperto che nel primo periodo della nostra storia ( fino a gennaio ) loro si sentivano e vedevano. Lui mi ha stra giurato che non è così, in quel momento il senso di rabbia mi ha tolto la lucidità ed ho cominciato a spintonarlo e schiaffeggiarlo. È la prima volta che tocco un uomo. Mi sono sentita una schifezza. Lui ha cominciato ad accampare scuse che lì mi considerava una trombo amica e adesso, invece, senza di me non riesce a stare. Che il suo lavoro non gli dà la possibilità di avere una famiglia ed essere sempre solo, che ha avuto un infanzia infelice piangendo come un bambino .Gli ho detto che avrei mostrato le foto dei loro sms al marito di lei e che gli avrei rispedito tutti i suoi regali . Così ho fatto ma sto malissimo e mi sento in colpa per aver alzato le mani. Sa che per me questo periodo sarà difficile per degli accertamenti sanitari seri, mi ha chiesto di starmi vicino, ed ho risposto di no per la rabbia, mi ha chiesto di ricominciare con basi solide in previsione del suo trasferimento in Germania ma io non me la sento più di modificare la mia vita dopo aver scoperto questa triste verità. Sto cercando di razionalizzazione il tutto ma il dolore mi lacera, ho capito di averlo schiaffeggiato perché mi sono sentita arrabbiata, umiliata ma soprattutto imbrogliata perché quando gli chiedevo di lei lui mi rispondeva che ero ossessionata e che ci pensavo più io che lui . Vi chiedo aiuto perché penso di entrare in tunnel senza uscita

Buongiorno, sicuramente non sta affrontando un momento facile. La rabbia del tradimento, la colpa per averlo aggredito e la sua situazione di salute visti gli accertamenti importanti che deve fare.

Probabilmente in questo momento vede tutto buio e si sente senza uscita ma il fatto che lei abbia preso coraggio di lasciare una situazione sgradevole o di sfiducia la porta ad aver fatto un passo importante verso di se. Non sentirsi di voler modificare la sua vita sembra una scelta sana e protettiva in relazione ad un situazione che potrebbe aumentare il suo ulteriore stato di stress.

Ha reagito con ira a causa del malessere che in quel momento di discussione l'ha particolarmente ferita e la violenza fisica e l'aggressività non sono la strategia migliore. Rabbia più rabbia creano davvero una cecità e una condizione in cui nulla sembra più visibile se non il contatto con la forte sofferenza. Si è resa conto di aver sbagliato e questo già l'aiuta a togliersi un peso, quindi ne prenda atto, lo condivida con qualcuno e lo elabori affinchè in una prossima situazione di rabbia forte lei possa imparare a non arrivare più a quel punto.

Quello su cui la invito a riflettere ora è, qual'è il suo bisogno? in una situazione di tradimento o crollo della fiducia mettersi sotto sforzo per sistemare le cose sarebbe peggio, soprattutto per lei. Si dia del tempo ed eventualmente si faccia accompagnare da un professionista che possa ascoltarla e aiutarla a mettere ordine in questa serie di situazioni che le fanno ombra.