Non so come uscire da una famiglia invischiata

Elisabetta

Buongiorno, mi chiamo Elisabetta e ho 29 anni. Quello che mi sta capitando ormai da tempo sta diventando sempre più grande. Con i miei genitori non mi trovo più, litigo ogni giorno e grido in continuazione con loro. Non mi riconosco più e spesso penso che sia tutta colpa mia, perché non riesco ad accettare che ai miei genitori non importi niente di me. Mio padre è attaccato da morire ai soldi e quindi in primo piano ci sono quelli, mia madre è attaccata a tutto ma soprattutto è una persona narcisistica. Tutto ruota intorno a lei, non posso parlare con mio padre o con mia sorella, perchè si mette in mezzo a tutti i fatti. Non posso essere libera in casa però lei si perchè comanda su tutto e su tutti. Se le dico qualcosa, quello che dico è sempre sbagliato. Per lei non c'è una cosa che faccio giusta. Anche quando volevo tornare a scuola per diplomarmi, disse che non ce l'avrei fatta, ma alla fine grazie a Dio, mi sono diplomata e anche con un voto alto. Poi se sto facendo qualcosa in soggiorno, mia madre deve sempre disturbarmi, non ho mai capito perchè facesse così. Si comporta da bambina, fa i dispetti poi mi segue in casa, e mi spia, sente con chi parlo cosa dico, e io non so come comportarmi perchè quando poi mi arrabbio, perchè è quello che vuole, non mi parla e sono io in torto. Tutte le persone che conosco mi vedono come la figlia cattiva che tratta male i genitori e questo sinceramente mi fa molto male. Mio padre invece mi ricatta, perchè molto spesso sa che ho bisogno dei soldi e quindi mi fa arrabbiare e alla fine me li da. Dice che la santità si raggiunge attraverso le tentazioni, in cui io non devo cadere. Scusate non vi ho detto che mio padre è attaccato alla chiesa. Anche io sono una persona di chiesa, ma non dico queste cavolate. Entrambi mi stanno facendo uscire pazza, non so cosa fare, e inoltre mi sono anche impigrita perchè non sto studiando più, non riesco a trovare un obiettivo. aiutatemi!

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Elisabetta

Mi sento di dirle che, avendo mostrato dalle sue parole, di aver raggiunto obiettivi che i suoi pensavano non sarebbe mai riuscita a raggiungere, non si dia per vinta. Cerchi di reagire e non si lasci andare. Immagino che la comunicazione coi suoi sia molto complicata, ma esprima i suoi pensieri e il suo disappunto su alcuni loro comportanti, senza critica ma come confronto. Tutto ciò è molto complicato, lo immagino. Inoltre,  mi stavo chiedendo, se avesse la possibilità di lasciare casa sua e essere maggiormente autonoma. Distanziarsi da un ambiente che non le permette di sentirsi valorizzata, potrebbe aiutarla a vedere le cose con maggiore chiarezza, e non esserne così coinvolta. Ovvio, non so la sua situazione e non so se vi sono le possibilità per "distanziarsi" da dinamiche familiari che la destabilizzano. Non escluda la possibilità di farsi aiutare ad attuare ciò, attraverso un percorso personale con un professionista (nel servizio pubblico o privato) che possa accompagnarla a "staccarsi" dalla sua famiglia e ad avere maggior chiarezza di Sé e delle proprie capacità.

Auguro buona fortuna

Buonasera Elisabetta,

le consiglio di fare un percorso psicoterapeutico, per far chiarezza nei suoi pensieri e nelle sue emozioni, focalizzandosi sulla consapevolezza dei suoi veri obiettivi da raggiungere.

Lei è adulta ormai, deve assumersi le proprie responsabilità e evitare di spostare le proprie responsabilità sui suoi genitori!!!

Credo che un buon percorso la aiuterà a riscoprire se stessa con limiti e punti di forza.

Dott.ssa Anna Marone

Dott.ssa Anna Marone

Foggia

La Dott.ssa Anna Marone offre supporto psicologico anche online

Cara Elisabetta, 

immagino sia davvero difficile e stressante la situazione in cui ti trovi a vivere attualmente. 

Leggo che hai 29 anni ed immagino che solo una questione economica ti abbia impedito finora di lasciare la casa dei tuoi genitori.

Verso la fine della tua lettera scrivi che non riesci a trovare un obiettivo: eppure il tuo obiettivo primario può essere proprio quello di uscire da casa dei tuoi genitori, di svincolarti, hai l'età giusta per farlo ed anche coraggio visto che ti sei diplomata contro il volere di tua madre! 

Se al momento è una questione economica ad impedirti di andar via, concentra le tue energie sul risolvere questa questione economica, trovando un lavoro che ti permetta di trovare un posto tuo.
Una volta prese le distanze, sia fisiche che emotive dai tuoi, forse sarà più facile avere un dialogo, e sicuramente ci saranno dei risvolti positivi: da un lato tuo padre non potrà più ricattarti col denaro, essendo tu ormai economicamente indipendente, e dall'altra parte, non vivendo più in casa dei tuoi, tua madre non potrà disturbarti e potrai avere la tua privacy.

Un distanziamento può essere utile per vedere i proprio problemi in un'ottica nuova.

Sarebbe importante, se pensi che possa esserti utile, farti aiutare da uno psicologo, che possa affiancarti durante il percorso di svincolo. 

Resto a tua disposizione e, se lo vorrai, potrai scrivermi in privato (la mia mail è psicologaromamarconi@gmail.com)

Salve Elisabetta,

la situazione che descrive è veramente pesante e pressante. Comprendo appieno il suo malessere ma, come immaginerà, una banale risposta scritta non può essere risolutiva di un malessere che si protrae da tempo. Ci sono diverse dinamiche familiari che ovviamente la feriscono impedendole di vivere serenamente. Occorrerebbe un confronto vis a vis con un/una terapeuta in  cui poter "sviscerare" il problema per capire come si è generato e come affrontarlo.