Reazione ansiosa per visite e analisi mediche

Flavio

Gent.mi, avrei bisogno di qualche consiglio in merito a quello che ormai sta diventando un problema per me. Da qualche tempo provo una sensazione fastidiosissima quando si prospetta la possibilità di dover consultare un medico, un dentista, dover fare un prelievo di sangue ecc. ecc. Premetto che nella mia vita non ne ho avuto bisogno molte volte. Quando l'ho fatto (e mi riferisco soprattutto al medico di base) era perchè ne era giunto veramente il momento. Mi è capitato per es. di svenire di fronte al mio medico quando mi ha chiarito che avevo un'ernia inguinale che si poteva correggere solo con un intervento chirurgico. Di recente mi è accaduta la stessa situazione mentre in farmacia effettuavo il test per il diabete e il colesterolo, semplicemente alla vista della goccia di sangue. E ormai, dopo che per anni ho frequentato dentisti, anche consultarne io di questi tempi è un problema per me. Mi è successo, l'ultima volta, anche di svenire da un dentista dopo l'anestesia. In questo caso mi aveva chiesto se avevo mai sofferto di pressione arteriosa alta o altri disturbi. Trovandomi in un periodo in cui avevo spesso caldo (ma era estate), a questa domanda ho temuto mi potesse accadere qualcosa dopo l'anestesia e di riflesso ho chiuso gli occhi per qualche secondo... Da cosa può dipendere questo problema? In genere sono una persona che storce un pò il naso di fronte a situazioni nuove ma comunque le affronto. Sentirmi a mio agio di fronte ad un medico però è un'impresa ardua. Temo sempre che mi venga comunicato qualcosa di spiacevole e di non poter reggere. Ringrazio anticipatamente

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Flavio, si tratta di situazioni molto spiacevoli, anche se in realtà senza conseguenze, salvo nel momento in cui accadono. Sono anche molto diffuse. Si tratta di aspetti fobici per cui stimoli (il sangue, l'andare dal dentista od altro) fanno scattare un sistema a cascata immediato e così drammatico per cui è possibile anche svenire. Si tratta di un disturbo d'ansia creato dalla trasformazione dello stimolo inizialmente neutrale che diventa invece segnale di un qualcosa di drammatico per noi. Come un semaforo che dovrebbe normalmente segnare il verde e invece appare come rosso. E' possibile affrontare il problema attraverso un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale e/o con EMDR. Saluti

Il problema, almeno in parte, risiede proprio in ciò "che lei teme di non poter reggere" cioè il pensiero della sofferenza fisica. Esiste quindi in lei una fragilità a livello psicologico sulla sua capacità di pensarsi adeguato rispetto all'evenienza del poter fisicamente soffrire, ma anche una distorsione mentale che la porta ad attualizzare la paura dello star male ancor prima che ciò realisticamente sia accaduto. La vista del sangue e ciò che in lei produce, può riferirsi ancora a questo meccanismo di difesa ma potrebbe anche essere dovuta ad altre problematiche quali ad es. un 'inconscia paura della aggressività. La stimolo quindi a capire con l'aiuto di una psicoterapia cosa queste dinamiche più o meno inconsce, significhino per lei e come possa diventare più forte rispetto a ciò che le fa paura e che la disorganizza. Potrà venirne a capo, l'affronti con fiducia.