Vorrei sparire

Daniele

Buongiorno , mi presento sono un uomo di 46 anni che fin da piccolo ha avuto sempre poca autostima di se stesso. Trovavo sempre le altre persone più belle di me, più affabili ecc ecc. Questa sorta di malessere me la sono portata avanti bene o male fino a questo periodo, dove vorrei sparire da questo mondo, ma ho paura di morire. Qui sogni o progetti che da ragazzo volevo fare non sono riuscito a realizzarne nemmeno uno, il lavoro non è progredito, anzi è retrocesso, la mia situazione sentimentale non riesco a definirla, so che mi vuole bene e per me è la mia famiglia, ma non si affrontano insieme di passi in avanti, il mio umore nel dire che c’è la farò contro il mondo sta svanendo ogni anno che passa perché per me, non avendo avuto miglioramenti nella vita, è come vivere sempre lo stesso giorno. Vorrei chiudere gli occhi e non pensare più a nulla. Ho perso mio padre 7 mesi fa e questo mi ha sconvolto e oggi invece è nato il mio primo nipote. Mi sono sempre dedicato agli altri e il loro benessere è stato venuto sempre prima del mio. Vorrei solo uno scopo per andare avanti o addormentarmi e lasciare la felicità ad altri. Grazie

9 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno 

per prima cosa va riconosciuto il tuo coraggio nella possibilità di esprimere quello che stai provando. Aprirsi rispetto ad emozioni così profonde non è affatto semplice. Vorrei che tu riconoscessi innanzitutto che i tuoi sentimenti sono validi. Hai portato un peso enorme sulle tue spalle per molti anni, ed è comprensibile che ora tu ti senta stanco ed esausto. Hai detto di aver sofferto di scarsa autostima da quando eri bambino, vedendo gli altri come migliori di te. Questo è un filtro attraverso cui vedere se stessi e il mondo che genera molta sofferenza e che nel tempo rinforza la credenza di non essere abbastanza. Ma voglio mettere in discussione con te questa credenza perché non è la realtà di chi o ciò che veramente sei, ma una storia, un racconto che ti sei formato in anni di poca stima di te e dubbi su te stesso. Tu sei abbastanza, proprio come sei, anche se è difficile per te vederlo in questo momento. La perdita di tuo padre è stato un evento molto doloroso e il lutto può intensificare sentimenti di inutilità e di disperazione. Allo stesso tempo la nascita di tuo nipote ti può far vivere sentimenti di speranza e continuità nella vita. Dici di aver speso molto tempo a prenderti cura degli altri nella tua vita, ma qui nasce una domanda fondamentale: chi si prende cura di te? anche tu meriti di essere "curato" anche tu meriti la tua realizzazione e felicità. In questo momento sembri alla ricerca di uno scopo, di qualcosa che ti possa far dire che la vita vale la pena di essere vissuta. Naturalmente puoi scoprire che in questo non sei solo, che puoi trovare persone in grado di starti vicino e condividere con te il tuo percorso.

Dott. Edoardo Ballanti

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Ancona

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Buongiorno Daniele mi dispiace che lei stia vivendo un periodo così triste privo di stimoli o positività! Nella vita bisogna sempre volersi bene e pensare anche al proprio benessere e ai propri bisogni! Si chiama "sano egoismo"e ci aiuta ad affrontare meglio le sfide quotidiane...c'è sempre qualcosa per cui vale la pena vivere e combattere e ci ha appena detto che gli è nato un nipotino! Quello che mi sento di dirle è che magari in questo momento vede ancora di più tutto nero per la perdita che ha avuto...i lutti vanno elaborati !

Deve pensare ad un lavoro introspettivo per assaporare un pò di leggerezza e per farle vedere le cose da un'altra prospettiva!

Cordialmente

Dott.ssa Lastella

 

 

Dott.ssa Giovanna Lastella

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Varese

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Daniele, mi dispiace davvero tanto leggere quanto stai soffrendo. Quello che descrivi è un dolore profondo e una sensazione di impotenza che nessuno dovrebbe mai dover affrontare da solo. Quando i pensieri di voler “sparire” e l'angoscia diventano così intensi, può essere fondamentale parlare con qualcuno che possa offrirti un sostegno concreto: un amico fidato, un familiare o, soprattutto, un professionista come uno psicologo o uno psichiatra. Parlare apertamente dei tuoi sentimenti può essere un primo passo per trovare nuove prospettive e soluzioni, anche se al momento può sembrare impossibile. Ricorda che non sei solo, anche se in questo momento può sembrare così. Il fatto che tu abbia sempre messo gli altri prima di te stesso è un segno della tua grande capacità di cura, ma è altrettanto importante prenderti cura di te. Meriti di sentirti ascoltato, compreso e aiutato. Concediti il permesso di cercare quel sostegno di cui hai bisogno: parlane con un professionista della relazione di aiuto.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Ciao Daniele, grazie per aver trovato il coraggio di scrivere ciò che provi. So che non è facile, ma è un passo importante, perché significa che dentro di te c’è ancora una voce che chiede aiuto, che cerca uno spiraglio di luce anche in questo momento buio.

Da quello che racconti, porti sulle spalle un peso che si è accumulato nel tempo: il dolore per la perdita di tuo padre, il senso di insoddisfazione per ciò che non è andato come avresti voluto, la fatica di sentirsi bloccato mentre il tempo passa. È una sensazione che può far sentire soli, quasi invisibili, come se nulla potesse davvero cambiare. Ma il fatto che tu stia qui, a mettere in parole tutto questo, è la prova che dentro di te c’è ancora qualcosa che vuole riprovarci.

Capisco il desiderio di “chiudere gli occhi e non pensare più a nulla”, ma voglio dirti con sincerità che il tuo dolore merita ascolto e cura, non silenzio. Forse sei stato così tanto abituato a mettere gli altri al primo posto che ora fai fatica a trovare spazio per te. Ma quel posto esiste, e puoi iniziare a riprenderlo.

Sei in un momento difficile, ma non devi attraversarlo da solo. Parlare con uno specialista potrebbe aiutarti a fare ordine in questi pensieri, a trovare nuove prospettive, nuove strade, anche quando ora ti sembra impossibile. Se vuoi, io ci sono per ascoltarti e per provare a capire insieme come fare il primo passo, anche online. 

Dott.ssa Francesca Cavara

Dott.ssa Francesca Cavara

Padova

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Ciao, ti ringrazio per aver condiviso con me questi pensieri così profondi e personali. Posso immaginare quanto possa essere pesante portare dentro di te queste emozioni, soprattutto dopo la perdita di tuo padre e in un momento di vita in cui senti di non aver raggiunto ciò che desideravi. Voglio dirti innanzitutto che il dolore e il senso di vuoto che provi sono reali, ma non sono segnali di un fallimento: sono segnali di un bisogno profondo di cambiamento e di cura per te stesso.

Riconoscere il Dolore e la Frustrazione

Quello che descrivi, questo senso di stagnazione e insoddisfazione, è qualcosa che molte persone sperimentano, specialmente quando sentono di aver vissuto più per gli altri che per sé stessi. Hai investito tempo, energie e affetto negli altri, ma forse hai trascurato di chiederti: Cosa voglio davvero per me?

La perdita di tuo padre, un evento così significativo, ha probabilmente amplificato queste emozioni. Il dolore del lutto può mescolarsi con sentimenti preesistenti di insoddisfazione, rendendoli ancora più forti. È normale sentirsi così, ma non significa che non ci sia una via d’uscita.

Il Circolo Vizioso del Pensiero Negativo

Quando si rimane bloccati in una visione negativa della propria vita, il nostro cervello tende a selezionare solo le prove che confermano questa visione. Ad esempio, se pensi di non aver mai raggiunto nulla, è probabile che la tua mente ignori tutti i piccoli successi, gli atti di gentilezza, le relazioni che hai costruito. Ma la realtà è più complessa: il fatto che una persona ti voglia bene, che oggi sia nato tuo nipote, che tu abbia sempre aiutato gli altri, sono segni del tuo valore. Piccoli Cambiamenti, Grandi Differenze Non devi cambiare tutto in una volta, ma potresti provare a introdurre piccoli cambiamenti per interrompere la ripetizione dello “stesso giorno” che descrivi. Alcune strategie che potrebbero aiutarti:

1. Individua un’area della tua vita su cui puoi agire – Non serve stravolgere tutto, basta scegliere un piccolo obiettivo realistico. Magari una nuova abitudine, un’attività che hai sempre voluto provare, o un primo passo verso un cambiamento lavorativo.

2. Riconosci i tuoi successi – Tieni un diario in cui ogni giorno scrivi almeno una cosa positiva che hai fatto o vissuto. Può sembrare banale, ma aiuta a riequilibrare il tuo punto di vista.

3. Chiedi aiuto – Non devi affrontare tutto da solo. Parlare con un professionista potrebbe aiutarti a dare ordine ai tuoi pensieri e a trovare strategie personalizzate per uscire da questa fase.

4. Dai un significato al futuro – Piuttosto che concentrarti su ciò che non è andato, prova a chiederti: Quale piccola cosa potrei costruire nei prossimi mesi che potrebbe portarmi soddisfazione? Non deve essere un progetto ambizioso, ma qualcosa che ti faccia sentire di nuovo protagonista della tua vita.

Non Sei Solo La tua vita ha valore, anche se in questo momento non riesci a vederlo chiaramente. Ci sono persone che ti vogliono bene e che trarrebbero dolore dalla tua assenza. È possibile trovare un nuovo scopo, anche quando sembra impossibile. So che può sembrare difficile da credere adesso, ma con il giusto supporto e i giusti passi, puoi iniziare a sentirti meglio. Ti invito a considerare l’idea di farti aiutare da un professionista che possa affiancarti in questo percorso. Non perché ci sia qualcosa di “sbagliato” in te, ma perché meriti di stare meglio e di scoprire un modo nuovo di vedere la tua vita.

Buongiorno. Sono molto dispiaciuto di sentire il peso che stai portando. La perdita di tuo padre e la nascita di tuo nipote rappresentano grandi cambiamenti emotivi nella tua vita. Lottare con l'autostima e sentirsi bloccati è un'esperienza dolorosa. È importante ricordare che sei una persona preziosa, e che il tuo benessere è fondamentale. Parlando con un professionista, potresti trovare il supporto necessario per navigare questi sentimenti complessi e trovare nuovi scopi nella tua vita. Non sei solo in questo, e chiedere aiuto è un atto di grande forza e coraggio.

Dott.ssa Ambra Bottari

Dott.ssa Ambra Bottari

Milano

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Buongiorno lei descrive uno stato di sofferenza importante e di smarrimento. Spero stia considerando la possibilità di una psicoterapia che l'aiuti a non trascurare se' stesso e ad affrontare ciò che la perdita di suo padre ha significato per lei in questo momento. 

Un cordiale saluto 

Dott.ssa Barbara Tonin 

Caro Daniele,

sono molto dispiaciuta per la sua perdita. Quando manca una figura genitoriale di riferimento così importante il mondo ci cade addosso e tutto sembra ancora più pesante e difficile di prima. Ci tiene a far sapere però che è nato anche il suo primo nipote. In questa immagine vorrei che provasse a vedere la vita, nel suo continuo ciclo, di totale rinnovo, come la primavera fa con la natura.

Le cose possono cambiare e migliorare, ma finchè non crediamo in noi stessi e ci crogioliamo nella convinzione di non essere abbastanza e di non valere abbastanza o, ancora peggio, di non meritare abbastanza nulla cambierà. Non esiste cambiamento senza un piccolo movimento. Le suggerisco di cominciare un percorso di consulenza psicologica volto a migliorare la sua autostima, a resettare quel sistema di credenze errate che l'hanno accompagnata per troppo tempo.

Mi tenga aggiornata! In bocca al lupo

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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