Mi sento distaccata dal mondo e sto incominciando ad avere pensieri ossessivi

Federica

Salve, non voglio assolutamente paragonare questo tipo di lutto ad altri lutti ma mi servono dei consigli. La settimana scorsa ho perso la mia gattina, è stata investita da una macchina e l'ho ritrovata io, mentre la cercavo . Per me è stato uno shock e ancora non riesco a realizzare tutto. Ero particolarmente legata a lei perchè da quando è entrata nella mia vita ( da soli 7 mesi) era cambiato il mio modo di vedere la vita , e lo ammettevo dal primo mese che ero con lei. Non dico che ha portato nella mia vita la felicità, ma la consapevolezza di tale sentimento. Sono rimasta shockata, non riesco a fare delle cose, ho paura, ho paura di uscire fuori nel mio giardino, di vedere fuori dalla finestra, ho paura di tutto. Non riesco a stare da sola, non riesco a dormire da sola. Il mio ragazzo mi ha aiutato tanto questa settimana ma mi rendo conto che neanche lui ce la fa più a vedermi in questa situazione. Sto incominciando a chiedere troppo e a fare la vittima , il problema è che essendo morto un gatto , le persone non riescono a prendermi seriamente . Io sono la prima che non riesco a prendermi seriamente ma è stato un colpo al cuore. Mi sento distaccata dal mondo e sto incominciando ad avere pensieri ossessivi su tutto quello che simbolicamente mi ricollega a lei. Un pò ho vergogna a dire queste cose e quindi non riesco a parlarne con le persone. La mia domanda è rivolta a sapere cosa devo fare in questa situazione? Grazie anticipatamente

14 risposte degli esperti per questa domanda

Credo non ci sia nulla da fare da sola, bisogna ricostruire un pò certe dinamiche passate per capire perchè reagisci con queste modalità ad un lutto che sarà pur sempre da rispettare ma che non è normale dal  mio punto di vista, rivolgiti ad uno psicologo, se vuoi io ricevo a Salerno, perchè credo sia giusto capire il motivo di tale paura e ansia, forse sei già di tuo caratterialmente abbastanza debole e suscettibile, quindi sarebbe importante che tu ti rivolgessi ad uno specialista.

Gentile Signorina come ripeto sempre e lo farò in eterno, la psicologia non è una scienza semplicistica in virtù della quale possiamo indicare regole, precetti e principi di vita da seguire, ma assume come oggetto di studio la particolarità del soggetto persona nel disagio che essa esprime e nell'equilibrio di salute più congeniale alla sua struttura. Si rivolga con fiducia ad uno psicologo che saprà come meglio poterla aiutare nel suo disagio.

Cordialmente

Cara Federica,

da quanto scrive risulta chiaro il suo stato di sofferenza e il suo malessere. Ciò che sembra lei abbia perso davvero non è solo la sua gattina, ma anche ciò che questa ha rappresentato per lei: una spinta ad essere felice. E credo che l'essere stata lei stessa a ritrovarla sia stato un ulteriore schoc in aggiunta alla perdita. Quello che posso consigliarle ora è di intraprendere un percorso personale non lavorare non solo sul trauma vissuto (perché per lei ciò che le è successo può essere comparato ad un trauma) e sulla perdita, ma anche sui significati che aveva attribuito alla sua gattina per poter ritrovare così un equilibrio e il proprio benessere. 

Se lo desiderasse, mi contatti.

Salve Federica, capisco come ti senti, da poco ho anch’io perso il mio amato cane. Anche se lui è stato con me per moltissimo tempo (17 anni) e un po’ mi ero rassegnata al fatto che presto ci avrebbe lasciato ti confesso che la tristezza e il dolore per la sua perdita sono ancora presenti. Capisco anche la vergogna che provi ma devi considerare che il lutto, come reazione successiva alla morte di un animale, può essere considerato simile alla morte di una persona cara. Mi dispiace dirti che non esiste un modo per evitare il dolore ma esistono forme diverse di elaborarlo per fare in modo che non sia troppo pesante. Concediti del tempo per elaborare il lutto e se credi di non riuscire a risolvere da sola puoi rivolgerti ad uno specialista.

Cara Federica la morte della tua gattina è collegata ad altre perdite che nel corso del tuo vissuto hai subito. Pertanto ti consiglio di consultare al più presto uno Psicoterapeuta che utilizzi l'Ipnosi Terapia per " resettare il tuo vissuto ". Ciao

Dott. Artabano Febo

Dott. Artabano Febo

Pescara

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Cara Federica,

il “lutto” benché sia un’evento che rientra nei cosiddetti eventi normativi resta comunque un’esperienza soggettiva: non esistono dolori più grandi o altri più piccoli. Esiste il dolore: quel vissuto emotivo che ci fa sperimentare tristezza, rabbia, impotenza, senso di colpa, solitudine e tanto altro ancora. Dalle tue parole mi sembra però che il dolore per la perdita della tua amata gattina si stia trasformando in qualcosa di più complesso che sta influenzando il tuo stile di vita. A questo si aggiunge: la percezione che il tuo dolore non venga preso seriamente in considerazione dalle persone che ti circondano; la condizione di sperimentare pensieri ossessivi su tutto quello che simbolicamente ti ricollega alla tua gattina; il vivere stati emotivi legati alla paura come la paura di uscire fuori nel tuo giardino, la paura di vedere fuori dalla finestra, la paura di tutto, la paura di non riuscire a stare da sola, la paura di dormire da sola; in ultimo l'incapacità di non riuscire a fare le stesse cose di prima, il senso di distacco dal mondo e i pensieri ossessivi. Dalle tue parole emerge la paura in svariate forme. La paura è un’emozione che ci comunica cose molto importanti che riguardano la nostra sopravvivenza non solo fisica ma anche emotiva. La paura può essere legata all’imprevisto, al nuovo, al cambiamento e a molto altro ancora, ma in ogni caso “parla” perché rientra nella cosiddetta comunicazione non verbale. Proprio per questa complessità di significati che può assumere la paura, è importate capire cosa sta dicendo a te, nello specifico,  in questo momento così delicato della tua vita. Ti consiglio di non sottovalutare ciò che stai vivendo e di accogliere questi stati emotivi che stanno modificando il tuo equilibrio emotivo. Puoi farti accompagnare in questo viaggio da un esperto in Psicoterapia relazionale che ti aiuti nell’elaborazione del lutto e dei significati ad esso correlati per conoscere quegli aspetti della tua personalità che mediano in maniera funzionale il delicato equilibrio tra stasi, cambiamento e trasformazione e riprendere il corso naturale della tua esistenza.

Buongiorno,

dalla sua descrizione presenta alcuni sintomi del disturbo posta traumatico da stress, come ad esempio la derealizzazione cioè quel senso di smarrimento, di distacco dalla realtà quando dice "Mi sento distaccata dal mondo". Anche la forte paura è un sintomo naturale dato dal trauma. Lei non è la vittima che ha subito un attacco alla sua integrità fisica, ma è pur sempre una vittima. In psicologia ci sono tre vittime del trauma. Come pure i sintomi che lei definisce ossessivi, sono il risultato naturale del trauma, ma se si mantengono vividi è necessario l'intervento di un  professionista, uno psicoterapeuta, che sa lavorare sul trauma. Si affidi e vedrà che starà meglio.

Trova molto materiale su internet e le lascio il link della pagina del mio sito in cui parlo di questo disturbo http://www.psicoverona.it./index.php?page=pensieri-ossessivi

Sperio di esserle stata utile.

Buona giornata

Cara Federica, in queste righe c'è tanto giudicarsi. Ti giudichi perchè soffri per un lutto che non vuoi "assolutamente paragonare ad altri lutti', ti giudichi perchè chiedi troppo, ti giudichi come vittima ed infine dici che non c'è da prenderti sul serio poichè tu per prima non ti prendi sul serio. Io credo che sia arrivato il momento di prendersi sul serio, di ascoltarsi sul serio, il momento di capire quali parti di te ha smosso quella gattina che è riuscita a cambiarti così profondamente. Forse il tuo disperato dolore è legato a questo cambiamento, al timore di aver perso, insieme a lei, anche parti di te.

Cosa devi fare in questa situazione? Concederti del tempo per conoscere questa sofferenza, capire cosa significa per te. Questo vuol dire che forse è il caso di scegliere un professionista per parlarne, così da prenderti sul serio e conoscerti un pò di più, diventando maggiormente consapevole di chi sei, al di là delle recriminazioni.

Ti saluto

Salve in merito al suo racconto, anche io ho un gatto, anzi ne ho avuti tanti, perchè alcuni sono morti di incidente, altri per malattia, altri sono scappati e mai più tornati, insomma ne ho conosciuti tanti. Capisco il suo dolore, sono animali amabili ed è triste perderli, ricordo il mio primo gatto quando morì investito piansi molto, ancora oggi se non vedo il mio attuale gatto mi preoccupo. Le racconto questo aneddoto personale perchè la questione non è amare un gatto o meno, la questione è invece sui suoi pensieri ossessivi che simbolicamente la ricollegano al suo gatto. Se ha intenzione di approfondire il significato simbolico e la natura dei suoi pensieri, si rivolga in privato ad un collega della sua città, potrà avere il tempo ed il modo di dare un senso a questo lutto e parlare liberamente senza vergogna. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Cara Federica, la perdita della sua amata gattina è un lutto a tutti gli effetti. Ogni dolore ha la sua dignità, per il significato che esso assume nella nostra psiche. E la sua micetta era una "persona" importante, al punto tale da aver cambiato il suo modo di vedere la vita. Non ascolti chi vuole denigrare o minimizzare il suo dolore. Anche lo choc che ha provato, vedere la sua gattina agonizzante o morta, giustifica le sensazioni ("pensieri ossessivi") che sta sperimentando in questo momento. Anche perchè è tutto troppo presto. Non trovo assolutamente che lei stia facendo la vittima. Purtroppo, per il momento, l'unica cosa che possa fare è aspettare che il tempo lenisca il suo dolore, senza nessuna vergogna per le sue emozioni. Nessuno potrà riportarla in vita, nessuno potrà cancellare il ricordo doloroso. Se il dolore dovesse persistere oltre misura (mesi...) o con un'intensità molto forte, tale da non permetterle il prosieguo della sua quotidianità può prendere in considerazione l'idea di contattare uno specialista.

Dott.ssa Daniela Coda

Dott.ssa Daniela Coda

Napoli

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Salve Federica,

ho anche io una gattiina e mi dispiace molto per quello che ti è successo,.

Il dispiacere per una perdita è fisiologico, ma sembra che questa perdita abbia smosso più che un lutto.

Sembra abbia fatto salire a galla qualcosa che apopartiene alla tua storia.

Al momento sembra che tu stia facendo più che la vittima, la carnefice di te stessa: non posso essere felice senza il mio gatto! e non posso perchè il mondo è cattivo e fa paura!!  ora sto male e dovete darmi di più (chiedere troppo).

L'affetto  puoi continuare a darlo e puoi condividere la felicità che pian piano tornerà, perchè queste sono cose che appartengono a te, non alla povera gattina..

Inizia a guardare da adulta al vuoto che ti ha lasciato e inizia a considerare che ti appartiene, non cercare di riempirlo con l'evento spiacevole che ti è accaduto.

Il lutto è una cosa, il vittimismo ne è un altra.

Sarebbe saggio farti accompagnare da uno psicoterapeuta per mettere in luce quali aspetti della tua vita sono emersi.

Su!! Svegliati!!

Non è vero che l'affetto che si prova per un animale debba essere inferiore a quello che si prova per un essere umano. Evidemtemente il tuo gattino ti dava molto affetto, forse un affetto così intenso e disinteressato che nessuno riesce a darti. Se stai vivendo così male questo lutto è perchè in fondo ti senti molto sola e forse anche incompresa. Mi chiedi di darti un consiglio e posso darti solo il consiglio di cercare altri legami affettivi con amici. Non so come sia la tua vita ma chi ha una vita piena riesce a superare meglio i lutti. Hai forse difficoltà a stabilire legami affettivi? Non so, non ti conosco e quindi solo questo mi sento di dirti.

"Non voglio assolutamente paragonare questo tipo di lutto ad altri lutti..."

E invece devi farlo, Federica. La morte di un animale è tanto dolorosa quanto la morte di una persona e svalutarla ti porterà a percepire le tue emozioni e le tue reazioni, che possono essere normali per un lutto, come una reazione esagerata e patologica. E' passata solo una settimana, datti il tempo materiale per elaborare questa perdita, elaborazione che può durare anche qualche mese.. intanto quello che ti consiglio di fare è parlarne con le persone, anche se sembra che non ti possano capire, parla, tira fuori le tue emozioni, racconta ciò che provi e condividi con il tuo ragazzo o con le persone a cui vuoi bene questo brutto momento... Ti assicuro che già questo ti aiuterà a sentirti meglio.

Mi dispiace molto per quello che è successo, ho un gatto anch'io e posso capirti.

Se ti va puoi scrivermi.

Ciao

Gentile ragazza,

per "curare" le ferite causate da un lutto occorre innanzitutto del tempo.

Si conceda tutto questo dolore senza giudicarsi "solo perchè si tratta di una gattina" e, se sentisse di non farcela da sola, può sempre richiedere il supporto di uno psicologo della sua città.

Un caro saluto

Dott.ssa Valentina Nappo

Dott.ssa Valentina Nappo

Napoli

La Dott.ssa Valentina Nappo offre supporto psicologico anche online