Ho 22 anni e sono feticista da sempre

Andrea

Salve, mi chiamo Andrea, ho 22 anni e sono feticista da sempre. Non riesco ad avere rapporti sessuali normali perchè non riesco ad eccitarmi con preliminari che non riconducano a pratiche feticiste. Vorrei avere rapporti sessuali normali, ma è possibile “guarire“ da questa patologia oppure farei meglio ad accettarla, a cercare di conviverci e a cercare un patner disposto ad assecondarla e a formirmi stimolazioni adeguate alla mia perversione? Per esperienza cosa consigliereste a chi ha problemi come me(oltre ovviamente a un trattamento psicoterapeutico)? Grazie anticipatamente, Andrea

11 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Andrea, non è possibile "guarire" da un comportamento sessuale, ma è possibile migliorare il proprio benessere sessuale generale.

Se il feticismo per lei al momento è una perversione hard, cioè si eccita solo con il feticismo, è possibile lavorarvi per renderla soft, renderla cioè uno dei comportamenti sessuali possibili nel range dei suoi desideri.

Non si concentri su cosa eliminare, ma su cosa aggiungere.

Buona giornata.

Caro Andrea, sappi che è possibile guarire dal tuo Disturbo, così come da qualsiasi altro Disturbo  Psicologico. Al fine di dissolvere DEFINITIVAMENTE le cause dei Disturbi Psicologici utilizzo la Psicoterapia tramite l'Ipnosi Regressiva Vigile. Se vuoi puoi telefonami per poter organizzare una seduta tramite Skype oppure cerca qualche collega nella tua città. Non esistono altre soluzioni. Ciao, a presto.

Dott. Artabano Febo

Dott. Artabano Febo

Pescara

Il Dott. Artabano Febo offre supporto psicologico anche online

Andrea,

fino a qualche tempo fa anche la psicologia, da sempre comprensiva verso le più varie "diversità" umane, avrebbe descritto il tuo comportamento sessuale come perverso, nel senso più deteriore del termine. Attualmente è più consono definire la molteplicità dei comportamenti sessuali umani come "variazioni" rispetto ad una "normalità" statistica; le perversioni rimangono quelle per le quali non si rispetta la legge del neminem laedere, ovvero non far del male a nessuno. Si potrebbe eccepire che un particolare comportamento sessuale sia rispettoso dell'altro (il potenziale partner) ma non di colui che lo pratica, poiché restringe le possibilità della sua vita, obbligandolo appunto ad uno e ad un solo comportamento sessuale, una e una sola via. Giudicare però è uno sport in cui nessuno vince.

Cosa puoi fare, dunque?

Certo, potresti convivere, con anche una certa soddisfazione, con la tua variazione, costruendo la tua sessualità solo intorno ad essa, e con ciò potresti rimanere una persona integrata nel tuo ambiente sociale e per nulla pericolosa; grazie al cielo, se si rispettano le altre persone, possiamo autodeterminare i nostri gusti sessuali. Oppure potresti accorgerti che le tue pratiche feticistiche inaridiscono dolorosamente la tua vita sessuale e relazionale, ed allora sceglierai, sempre esercitando il tuo libero arbitrio, di chiedere consiglio ad un professionista che possa aiutarti ad espandere le vie potenziali senza snaturarti.

Tuttavia, una volta percepita la cosa come problematica, non credo che esista una via semplicistica che ti eviti di compiere un seppur breve percorso psicologico, anche perché la continenza sessuale continua, cosa praticabile da solo, non è probabilmente ciò che desideri. Occorrerebbe non solo limitare il comportamento feticista (cosa che potresti attuare in autonomia) ma anche, cosa più complessa, costruire una sessualità più espansa il che implica un processo di ri-educazione. D'altronde il comportamento feticistico tende sempre a cristallizzarsi molto e può essere non semplice rimodellare le fantasie sulle quali si costruisce. Nulla, però, che tu non possa realizzare.

In bocca al lupo

Caro Andrea,

certamente pensare subito ad un trattamento psicoterapeutico mi sembra precoce. Forse non sai che puoi richiedere una cosultazione/valutazione, senza la quale peraltro non sarebbe possibile l'indicazione ad una psicoterapia. Tu sei giovanissimo, ma da quello che scrivi non mi è possibile capire perchè parli proprio di feticismo. A volte cercare spiegazioni su internet può confondere le idee. Pertanto, ti consiglierei di rivolgerti ad un professionista che sia in grado di inquadrare la tua situazione e proporti tutte le possibili strade.

Se ti può far piacere, io sono disponibile e lavoro a Milano.

Caro Andrea,

inizio dalla parte finale della tua mail per dirti che, se il disagio che ti crea questo problema ha fatto sorgere in te la motivazione ad intraprendere una psicoterapia, ti consiglio di assecondare questa tua intenzione. Non so a cosa ti riferisci quando chiedi "altri consigli". Ma se alludi al modo di affrontare la tua condotta durante i rapporti sessuali, potrei suggerirti di appurare se il ricorso al feticismo ti è utile solo per raggiungere l'eccitazione e poi il rapporto sessuale procede sino alla fase orgasmica che raggiungi nsieme con il/la partner, oppure se il rapporto con l'oggetto-feticcio sostituisce del tutto quello con l'altra persona ed è l'unico modo per raggiungere la fase orgasmica. In questo secondo caso il problema potrebbe essere più complesso, ma in entrambe le eventualità il consiglio resta quello della psicoterapia. Tieni presente che un lavoro psicoterapico non dev'essere necessariamente finalizzato ad "eliminare" un comportamento che si discosta da quelli abituali per ricondurre una persona alla "normalità". Il motivo che rende utile e ragionevole il ricorso alla psicoterapia è che la persona è portatrice di un vissuto di sofferenza e disagio, ed è da questi che si intende aiutarla a liberarsi.  

Un cordiale saluto

Gent.  Andrea,

una soluzione possibile è senz’altro quella di trovare un partner che condivida le sue modalità sessuali, ma potrebbe essere per lei importante cercare di comprendere questa sua perversione e cercare di superarla. All’origine possono esservi meccanismi difensivi da componenti depressive irrisolte.  E comunque uno sviluppo evolutivo della sua sessualità, acquisendo una maggiore libertà nella sessualità, senza dover essere costretto alle sole consuete pratiche per raggiungere l’eccitazione, sarebbe importante. Io credo che solo una psicoterapia le possa essere di aiuto in questo senso. E data la sua giovane età ci sono buone prospettive.

Un caro saluto.

buongiorno Andrea, la conclusione della sua mail è sicuramente indicativa: sembra sapere bene cosa sia da farsi eppure chiede un'alternativa. o comunque qualcosa l'altro. la mia esperienza miscegl che una adeguata psicoterapia è sicuramente un ottimo strumento che consente di interrogare il sintomo per comprenderlo e scegliere senza che esso sia un obbligo imposto dall'alto su cui non sente di avere potere alcuno. buon lavoro

Gentile Andrea,

la domanda da lei posta è molto complessa e richiederebbe del tempo per essere esplorata meglio..

Sarebbe molto importante indagare a cosa il suo feticismo è associato e quali sono le cause, per comprenderlo meglio, per poi capire come gestire la sua sessualità nel modo per lei più appagante e senza frustrazioni e sensi di colpa. Deduco infatti che lei vive questa sua sessualità come un "problema" e qualcosa da "aggiustare", cosa che sicuramente può metterla a disagio.. E sarebbe proprio importante lavorare su questo disagio.

Sicuramente sarebbe importante un percorso di accettazione della sua sessualità, e un percorso dove trovare delle strategie di pensiero e di azione per potersi relazionare nel sesso anche con modalità nuove o diverse. Questo richiede ovviamente del tempo e molta disponibilità da parte sua a lavorare su sè stesso.

Come lei dice un percorso di psicoterapia potrebbe essere molto utile, credo che uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia potrebbe essere la figura  più indicata per la domanda che lei porta.

Un cordiale saluto,

Gentile Andrea, ritengo che la diagnosi di feticismo sia da affidare a uno psicologo. Il problema potrebbe infatti non essere per lei, infondo, il feticismo ma una difficoltà ad esporre una sua vulnerabilità all'interno della coppia. Una posizione autocentrica che molto ha a che fare con le perversioni ma anche con lo spostare l'attenzione da difficoltà affettivo relazionali verso oggetti esterni alla propria persona. Il feticismo appunto.

Rimango comunque a sua disposizione,

 

 

Caro Andrea,

il fatto che tu sia consapevole e aperto al problema che ti affligge rappresenta già un buon punto di partenza per poter pensare di raggiungere una qualità migliore, sia a livello dei tuoi rapporti amorosi che nella vita in generale. Dici di essere feticista, anche se non descrivi dettagliatamente in cosa consiste questa tua "perversione".

Spesso chi come te soffre di problematiche di questo tipo usa l'oggetto desiderato come "feticcio", ovvero come sostituto di un qualcosa che è mancato, o un qualcosa di doloroso che viene ad essere colmato e dominato attraverso la sua manipolazione. La realtà viene così ad essere ricreata e gestita attraverso l'investimento emotivo del feticcio, che sostituisce l'oggetto d'amore con cui il legame è stato fallimentare (di solito il genitore o comunque una figura significativa equiparabile ad esso). Così accade che nulla ha più importanza se non il fatto di riuscire a possedere quel feticcio, ad amarlo, a farlo proprio e modellarlo secondo il proprio volere: il feticcio diviene l'unico vero motivo di eccitazione sessuale perchè è il vero oggetto d'amore, anche se deviato a causa delle problematiche intervenute in precedenza. 

L'unico modo per superare il problema è quello di rivolgersi ad un bravo terapeuta e cercare lentamente di riportare alla luce i reali motivi che spingono alla ricerca del feticcio, lavorando sul legame di coppia sano e sul modo più maturo di vivere la sessualità. Anche una terapia cognitivo comportamentale potrebbe rivelarsi utile.

Un consiglio: se ti capiterà di trovare una partner  con cui riuscirai a costruire un solido legame, parla apertamente anche con lei del problema, potrebbe sicuramente capirti e venirti incontro, aiutandoti a vivere la sessualità in modo più adeguato.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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buona sera

sono la dott.ssa filomena lopez  psicologa,  forse parlerei con un sessuologo della mia sfera sessuale, se questo mi creare dei problemi importanti nella mia sfera affettiva, se pensa che una terapia possa chiarire meglio certi aspetti si, ma stia tranquillo è la sua sfera sessuale e un suo modo di essere se non nuoce ne a lei ne al suo partner va bene. 

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

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