Non accade solo con mio marito, non ho proprio desiderio sessuale

Maria

Salve ho 39 anni sposata da 3, ho sofferto per un anno di attacchi di panico curati e risolti, ma da un anno e mezzo a questa parte ho il totale rifiuto di rapporti con mio marito. Ho una sorta di repulsione che no riesco a spiegarmi e non mi era mai successo. Naturalmente questo non accade solo con mio marito, non ho proprio desiderio sessuale a prescindere. La cosa sta cominciando a pesarmi pensavo fosse solo un periodo ma più vado avanti e peggio è. Avrei bisogno di un consiglio anche xke dalle mie parti, pur cercando non c'è un esperto in materia. Grazie mille e buon lavoro.

14 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Maria, una prima considerazione è se attualmente stai seguendo una terapia farmacologica che potrebbe, eventualmente, essere causa o concausa del problema. Subito dopo sarebbe interessante sapere il grado di soddisfazione generale della vita di coppia, familiare ed in generale. Ancora sarebbe interessante sapere qualcosa sull'aspetto, ormai superato, all'origine degli attacchi di panico passati. In ultimo qual'è in generale il tono dell'umore in questo periodo. Tutto questo al fine di restringere effettivamente il tema all'aspetto sessuale.
Cara Maria da Fermo, Lei dice di aver risolto il Disturbo da Attacchi di Panico ma non specifica se soltanto farmacologicamente o se con un approccio psicoterapeutico o con tutti e due. Inoltre non si capisce bene se il rifiuto e la repulsione e l'assenza di desiderio sessuale sia iniziato già in coincidenza degli attacchi di panico o sia iniziato dopo, almeno a me non mi sembra del tutto chiaro. E' infatti importante stabilirlo con una accurata anamnesi perchè il disturbo d'ansia, in lei degenerato in attacchi di panico, può essere strettamente legato al calo e all'assenza del desiderio, nel caso specifico si parla in genere di ansia da prestazione che può essere alla base di un problema di questo genere. Bisognerebbe stabilire se l'eventuale ansia da prestazione è generata da fattori più individuali, da fattori relazionali o dalla compresenza di entrambi. Nel suo caso, inoltre, visto che lei parla di repulsione, bisogna valutare da un punto di vista diagnostico l'eventuale presenza, almeno per escluderli, di aspetti fobici sui quali intervenire legati magari ad aspetti particolari della relazione sessuale che la condizionerebbero e dai quali lei si starebbe difendendo evitandoli (condizionamenti di tipo culturale per esempio derivanti dall'aver introiettato atteggiamenti genitoriali negativi verso il sesso magari legati a condizionamenti culturali che le farebbero associare l'attività sessuale con qualcosa di negativo). Queste sono chiaramente delle ipotesi molte relative visto che sarebbe importante poter avere una conoscenza più diretta della sua situazione. Le dò la mia disponibilità in questo senso per poter magari approfondire e affrontare i suoi disturbi. Mi può contattare al 368/3019758 o inviarmi una mail a : info@dottbuttarini.it
Cara Maria, la mancanza di desiderio denunciata è sintomo che qualcosa a livello individuale e di coppia non è equilibrato, quindi il consiglio che posso darti è quello di consultare uno psicoterapeuta sessuologo che vi possa seguire sia come coppia sia come individuo. Auguri
Gentile Maria, non dice se la cura degli attacchi di panico è stata anche farmacologica e soprattutto se sta continuando ad assumere farmaci, perchè spesso il calo (anche forte) del desiderio sessuale può essere causato proprio dai farmaci in uso per la cura degli attacchi di panico. Il fatto che non abbia desiderio sessuale in generale, a prescindere da suo marito, mi fa ipotizzare che i motivi potrebbero essere questi (e in tal caso dovrebbe parlarne col medico che la segue farmacologicamente per trovare una soluzione). Se invece non assume farmaci i motivi andrebbero cercati con una analisi psicologica parlandone con uno psicoterapeuta di fiducia. Un cordiale saluto.
I periodi di latenza del desiderio sessuale possono accadere nell'ambito di un rapporto di lunga data. bisognerebbe cercare di capire se questa carenza è dovuta ad una sua debolezza emotiva o se è in relazione al rapporto di coppia. Più che un sessuologo le potrei consigliare un terapeuta della coppia che possa condurvi ad un ulteriore rinnovamento della vostra relazione, e aiutarvi a trovare entusiasmi diversi. Purtroppo è difficile dare risposte esaustive in questi casi , le dinamiche umane sono molto complesse e profonde. Salve
Buon giorno Maria dalla sua e-mail, mi viene da pensare che se tutto prima di un anno e mezzo andava bene per quanto riguarda i rapporti sessuali, qualcosa di importante è successo in quel periodo di tempo questo naturalmente solo lei lo può sapere, ci rifletta un pò e probabilmente riuscirà a far chiarezza e capire la causa del suo blocco, sono sicuro che parlandone anche con suo marito troverete un punto di incontro che vi permetta di rivivere in armonia la vita di coppia e ritrovare in modo particolare il desiderio sessuale da parte sua; Se ritenesse opportuno, visto che nella sua zona non trova un esperto in materia mi riscriva. La saluto e le faccio i miei auguri
Gentile signora Maria, ciò che scrive è un pò troppo generico e non mi è possibile risponderle in maniera adeguata. Le posso solo suggerire di leggere qualcosa sul tema del calo del desiderio. Ancora meglio, sarebbe approfondire le dinamiche psicologiche che sottendono il rapporto di coppia e quell'affascinante mistero che è l'altro, cioè suo marito. Un libro come "Eros e pathos" di Aldo Carotenuto, potrebbe aiutarla in questo. Il fatto che scrive così poco, non accennando a nulla di personale, mi fa supporre che abbia una certa difficoltà ad "aprirsi". Forse, dunque, il suo è un problema di apertura?. E con questo termine, mi riferisco soprattutto a quell' "elasticità" psicologica che ci consente di aprire il nostro essere, dilatando gli orizzonti del proprio desiderio, verso scenari più ampi, che comprendono una estensione dell'erotismo. Se si riscopre a guardarsi in maniera più seducente, forse potrà riconquistare se stessa e solo dopo, l'altro. Auguri
Salve Maria, la situazione di disagio che lei riferisce mi fa pensare che la sua psicoterapia si sia interrotta prematuramente. Oppure è probabile che lei abbia seguito una psicoterapia mirata al superamento del sintomo che l'opprimeva in quel momento. Ora c'è altro. E' molto probabile che se lei avrà modo di incontrare nella sua città un/una brava sessuologa, avrà modo si risolvere efficacemente la sua problematica. Se pero' alla base è presente un disturbo di tipo depressivo, credo che allora la situazione si fa piu' complessa. Io le consiglierei di cercare uno/a psicoterapeuta che abbia un orientamento psicodinamico/psicoanalitico. Avrebbe modo di rendere chiaro a se stessa a cosa "le serve" il disturbo sia psichicamente che nella relazioni con gli altri. Mi scriva in privato se ha bisogno di maggiori chiarimenti. Saluti.
Gent.le Maria, è più che comprensibile che un anno e mezzo in una situazione come l’ha descritta le dia pena, tra l’altro coinvolge suo marito e dunque sarà certamente a disagio anche lui. Sarebbe molto utile per lei trovare un terapeuta che la aiutasse a ricostruire un po’ questo disagio che lei riesce a descrivere solo nel suo punto di arrivo. Le invio due riferimenti, uno di Bologna e uno che ha sede a Roma. Ma a entrambi può chiedere che le venga fornito il nome di un terapeuta (sessuologo o psicoterapeuta) che ha la loro formazione e nelle vicinanze della sua città. Auguri e buona strada.
Gentile Maria, sarebbe molto interessante sapere come ha fatto a curare i suoi attacchi di panico: il DAP, disturbo da attacco di panico, è il sintomo di un malessere, è definito come la paura senza oggetto, proprio perchè la persona che ne è colpita, in quel momento ha un vero attacco di paura ma non ne capisce il senso ed il motivo. Il DAP, quindi, non viene senza un perchè e mi chiedo quindi se lei abbia fatto un percorso di psicoterapia per cercare di capire il perchè le è venuto questo disturbo. Come vede, mandarlo via senza capirne la causa, le ha provocato un altro disturbo ancora, sempre che poi ciò non dipenda da altre cause organiche. Anche se abita a Fermo, visto che lì ha detto di non essere riuscita a trovare nessuno, se vuole venire qui a Roma per un colloquio ed eventualmente fare anche dei test di personalità, le lascio il mio recapito mobile: 328/7196494. Se ci sono novità comunque ci tenga aggiornati. Saluti,
I dati che Lei espone sono davvero troppo pochi per poter valutare qualcosa della sua situazione, la invito a tornare dal terapeuta che l'ha seguita per gli attacchi di panico e mi auguro che si tratti di uno psicoterapeuta. I suoi sintomi ora riconducibili alla sessualità,vanno interpretati e chiariti; posso dirle che spesso i disturbi che si manifestano in ambito sessuale trovano origine in problematiche completamente diverse e lontane da questa sfera e solo con un lavoro serio su se stessa può conoscerle e superarle.
Provi a visitare il sito www.psicoterapiabrevemarche.it e si renderà conto che di esperti in materia vicino a casa sua ce ne sono...La saluto
Cara lettrice, la motivazione della sua "repulsione" potrebbe avere anche delle ragioni pico-emozionali ma sarebbe il caso di controllare i valori di Prolattina e Testosterone Libero. cari saluti
Gentile Signora Maria, quanto lei racconta non è sufficiente per comprendere le motivazioni profonde che nel passato le hanno provocato gli attacchi di panico e ora, probabilmente, le impediscono di avere una vita sessuale con suo marito. Tuttavia la contestualità tra il suo matrimonio e il loro manifestarsi , potrebbero far pensare a un disagio nella sfera affettivo-relazionale che potrebbe avere un collegamento con l'attuale sua assenza del desiderio sessuale . Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia. Sinceri auguri.