Perché mi eccita ciò che mi fa soffrire?

Martina

È da tempo che mi domando cosa significhi. Sto col mio partner da 3 anni ed è a causa sua che ho sviluppato un complesso/ossessione sul mio seno. La vivo male. Mi causa un'enorme sofferenza e mi porta a rovinare l'intera quotidianità e intimità con lui. Allo stesso tempo, quando sono sola, ricerco questa caratteristica nella pornografia. Prima mi era indifferente, ora mi eccita in particolar modo. È un'eccitazione amara e angosciante. È come se guardassi la realtà con gli occhi di lui. Che significa?

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Martina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera Martina, credo di comprendere il forte disagio è il vissuto di ambivalenza nel trovare eccitazione in ciò che, al contempo, la fa soffrire. Non ho compreso, però, nello specifico i contenuti di questo pensiero ricorrente legato al suo seno.

Spesso il desiderio passa per ciò che temiamo maggiormente, "drammatizzare" una situazione temuta ci eccita anche per il vissuto di controllo che ci permette di sperimentare ( scongiurando ad es timori di rifiuti, abbandono, critiche etc). Siamo noi, seppur nel dolore i registi nella fantasia della fantasia spaventante. Ci si può anche identificare col desiderio dell'altro rimanendo così in relazione.

chiaramente è questa una primissima impressione, da valutare ci sarebbero molte variabili, caratterologiche, psicologiche, storiche ed identitarie.

Rimango disponibile ad un approfondimento della problematica.

Buona serata 

dott. Stefano Iannuzzi 

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Roma

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