Buongiorno, sono mamma di un bimbo di 5 anni e mezzo, il bimbo è sempre stato curioso sessualmente ma pare che nel periodo di novembre all'asilo siano successi eventi "sgradevoli" tipo mio figlio che si nascondeva dietro dei cespugli e mostrava il pisellino e pare obbligasse gli altri a fare lo stesso.... i bimbi ridevano ma i genitori no... sono stata additata non poco. Adesso pare che un bimbo piccolo abbia abbassato i pantaloni e il mio bimbo rideva.. ma la colpa è che mio figlio obbliga gli altri a fare cose... forse abbassare i pantaloni? Non so più che pensare perché so che in parte sia normale ma mi spaventa anche un pò. Ormai abbiamo un'etichetta addosso. Come devo comportarmi?? Ho parlato tanto al mio bimbo spiegando che è privato e che non si obbliga nessuno a far nulla, ma non so più che fare
Buongiorno,
credo che sia abbastanza comprensibile che un bambino di quell'età possa avere delle curiosità di tipo sessuali, sulla propria anatomia, su quella degli altri bambini e sulle differenze tra maschi e femmine.
Al tempo stesso la modalità adoperata e il fatto che sembra essere diventato per lui un pensiero quasi intrusivo e ossessivo, può essere indice di un disagio.
Credo che una consultazione psicodiagnostica con uno psicoterapeuta formato sull'infanzia e con conoscenze specifiche di sessuologia possa essere molto utile a comprendere se si tratta di una situazione "naturale" o se tali atteggiamenti sono degni di attenzione e approfondimento.
Miriam,
Capisco il tuo disagio e le tue preoccupazioni, ed è naturale sentirsi così quando il proprio bambino viene "additato" per certi comportamenti. È importante però ricordare che la curiosità sessuale nei bambini di questa età è assolutamente normale. I bambini esplorano il loro corpo e quello degli altri come parte del loro sviluppo, e spesso non comprendono pienamente i concetti di privacy e consenso. Il comportamento di tuo figlio non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lui o in te come genitore. È normale che i bambini facciano esperienze di esplorazione, ma ciò che conta è come gli adulti rispondono e guidano questi comportamenti. Hai già fatto bene a parlargli, ma è utile ripetere questi concetti con parole semplici e pratiche. Ad esempio:
"Il nostro corpo è privato e lo proteggiamo."
"Non dobbiamo mai obbligare nessuno a fare qualcosa con il proprio corpo."
"Se un amico si abbassa i pantaloni, possiamo dire che non si fa e andare via."
È importante che l'asilo non veda tuo figlio come "il problema", ma come un bambino in fase di apprendimento. Chiedi collaborazione alle maestre affinché lo guidino con gentilezza e non lo stigmatizzino. Non sei sola, e il tuo bambino non ha "qualcosa che non va". Sta semplicemente crescendo e ha bisogno di una guida sicura. Continua a educarlo con pazienza e vedrai che, con il tempo, capirà meglio questi concetti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Massa-Carrara
La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online