Attacchi di fame e bulimia

Ludovica

Ho un grave problema, ma non so come risolverlo. Ho 21 anni, sono alta 1.68 cm e peso 56 kg. Da circa 5 anni non faccio altro che abbuffarmi per poi andare a vomitare o in altri casi assumo grandi quantità di purghe. Questi improvvisi attacchi di fame mi vengono sempre la sera verso le 20.00. Da cosa dipende? Come posso risolvere questo problema? Vi prego aiutatemi sono sull'orlo di una crisi

8 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Ludovica, il problema che descrive si chiama Bulimia, e rientra tra i Disturbi del Comportamento Alimentare su base psichica. Si tratta infatti di uno scaricare inconsapevolmente sull'atteggiamento e comportamento verso il cibo un disagio psicologico profondo e di altra natura (ad esempio problemi conflittuali in famiglia, problemi di scarsa autostima nell'immagine e sicurezza di sè, problemi di tipo depressivo o ansioso, ecc). Per potere capire bene di cosa si tratta, quindi cosa c'è "dietro" a questo comportamento disturbato col cibo, è necessario rivolgersi a uno specialista (psicologo, psicoterapeuta o psichiatra), con cui iniziare in un clima di fiducia un approfondimento della comprensione e in base a quello il percorso di cura più adeguato (ne esistono vari, psicologici o farmacologici o combinati, sarà lo specialista a valutare e proporle quello più indicato). Un cordiale saluto.
Ludovica, lei riconosce di avere un grave problema, ma purtroppo per 5 anni non ha avuto il coraggio di chiedere aiuto. Per fortuna l'ha fatto ora, sa bene di cosa soffre, perchè avrà sicuramente sentito parlare di bulimia e anoressia, sono argomenti che vengono trattati ampiamente sia nelle scuole che dai mass media e nei vari siti internet. Non dice se la sua famiglia è al corrente della sua malattia ( perchè di questo si tratta), comunque sia non perda altro tempo e cerchi con l'aiuto del suo medico, una struttura che cura questo tipo di patologie. Auguri
E' una situazione che interesse molte persone. I motivi possono essere vari ed è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa proporre un percorso di uscita da questo. Ricordiamoci che anche soltanto il vomitare non fa assolutamente bene ad esempio anche allo smalto gengivale, esposto continuamente all'azione corrosiva del contenuto acido dello stomaco.
Ludovica, credo che la "puntualità" dei tuoi attacchi di fame, ci debba far riflettere sul significato che l'attacco stesso può avere. Sembra che la crisi a cui tu faccia riferimento, debba inscenarsi alle 20,00 una sorta di ora x che fa scattare un meccanismo che oserei chiamare inconscio. Il mio parere è che bisognerebbe lavorare un pò sul significato simbolico di questo particolare momento della giornata. Forse per te rappresenta qualcosa di legato ad un evento oscuro della tua infanzia. Prima però di fare qualsiasi ipotesi, è necessario approfondire con l'aiuto di un esperto, i vari significati che il sintomo può assumere. Un consiglio che ti do è di visitare il mio sito: www.robertoruga.it dove potrai trovare del materiale utile ad una riflessione psicologica e ad ulteriori approfondimenti. Cordiali saluti
Gentile utente, i sintomi da lei descritti hanno un nome specifico e si chiama Bulimia. Essa è un grave disturbo alimentare che a lungo andare può comportare problemi ancora maggiori. I disturbi bulimici hanno bisogno di un trattamento psicoterapico poichè difficilmente può uscirne da sola. Per avere maggiori informazioni può visitare il mio sito www.dottindelicato.it da cui può avere accesso anche ad una consulenza gratuità.
Ciao Ludovica, ho letto la tua richiesta e provo a darti qualche spunto. Ciò che descrivi sembra ricondurre ad un disturbo alimentare quale la bulimia, insorta quando avevi 16 anni, quindi durante l'adolescenza. Sarebbe interessante approfondire ciò che allora ha scatenato in te questa modalità di abbuffata seguita da condotte di eliminazione del cibo. Tu li chiami "attacchi di fame", sei sicura si tratti di fame? spesso è un modo di riempire un vuoto che noi collochiamo nella pancia ma che si trova altrove. Ti consiglio di rivolgerti ad una psicoterapeuta della tua città in modo da seguire una psicoterapia con incontri settimanali, ci vorrà tempo e pazienza ma i risultati arriveranno,
Posso aiutarti e posso farlo anche in tempi brevi. Prima che il tuo disturbo si trasformi in una vera e propria compulsione basata sul piacere ...contattami e fissa un appuntamento ad arezzo...puoi vedere come lavoro e chi sono sul sito: www.psicoterapiabrevemarche.it a presto
Ludovica in effetti non mi dai molti elementi se non quelli che caratterizzano la tua malattia. Il tuo peso è al di sotto del limite normale per cui è vero che ti abbuffi e poi vomiti e ti purghi, ma sei ad un perso che mi fa pensare ad un'unione della bulimia con l'anoressia. Non si arrabbi se non è d'accordo con me, penso che data la sua giovane età o trova un psicoterapeuta ma questo step va fatto solo se vuol lavorarci seriamente, o ci si risenta ma con un minimo di informazioni in più, non sono un'indovina. Per il momento, sempre visto la sua giovane età all'inizio della psicoterapia non sarei per intraprendere una terapia farmacologica che mi pare sarà indispensabile nel momento in cui i primi sintomi scompariranno e verrà fuori una della cause principali del suo malessere e cioè la depressione che lei cerca di tener a freno in queste sue condotte. Verrà fuori anche la rabbia e chissà quali altri sentimenti lei ha represso e ha dovuto riempire un corpo senza più sentimenti di cibo perchè era preferibile comunque sentirsi piena (anche se di cibo)e non vuota. Poi però scattano i sensi di colpa, la necessità di controllare tutto perchè le abbuffate non le controlla, riesce a controllarle solo dopo ma non solo vomitando, anche un metodo per rimanere comunque magra. sembrerebbe aver vinto a bingo: mangio eppure resto magra, solo lei sa quanto questo le stia erodendo la sua personalità anche solo per la fatica di condurre una vita in questo modo.