Non lo so

Francesco

Ciao. Sono un ragazzo di 16 anni, io ho un disturbo bipolare di tipo II e ossessivo compulsivo diagnosticato, prima prendevo dei psicofarmaci ora me li hanno tolti, però secondo me è meglio cosi, perché io in realtà mi trovo bene cosi. E non voglio neanche cercare di migliorare. Ho tentato una volta di suicidarmi e tre volte nell arco della mia vita ho avuto episodi di autolesionismo tra cui uno, qualche giorno fa. Non ho amici, a scuola mi isolo. Qualche volta ho pensieri suicidi e di farmi male, ho anche dei tic motori e molto spesso mi sento vuoto e ho anche momenti di rabbia intensa. Mi sono stancato ti parlare di questi miei problemi agli altri perché tanto non ce nessuno che mi dice una soluzione. Tutti che provano a dirmi di provare a fare qualcosa che mi piace senza pensare ai miei problemi. Ma non capiscono che ormai io non provo più felicità e gioia nel fare le cose che prima mi piacevano tanto.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno, la sua mi sembra una richiesta di aiuto o semplicemente potrebbe volere supporto e vicinanza. Trovate la soluzione definitiva è molto difficile ed è un percorso lungo che deve decidere lei se intraprendere o meno. È giovane e ha grandi potenzialità e risorse. Per quanto concerne quello che le dicono di fare penso sia un modo solo per provare ad aiutarla non credo ci sia cattiveria o costruzione. D'altra parte è importante che la ascoltino per non fare dei passi troppo lunghi o non ben accetti.

Rimango a disposizione 

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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Mi dispiace moltissimo sapere che ti senti in questo modo. Voglio dirti subito che la tua vita ha valore, anche se in questo momento tutto sembra pesante e senza senso. Il dolore che stai provando è reale, e non sei solo, anche se può sembrare così. Capisco che sentirti dire "fai qualcosa che ti piace" quando non provi più gioia non aiuta. Non è così semplice, e lo so. Ma voglio dirti una cosa: il fatto che tu abbia scritto questo messaggio significa che, in qualche modo, una parte di te sta ancora cercando aiuto. E questo è importante. Non posso darti una soluzione immediata, ma posso dirti che il tuo dolore non è qualcosa che devi affrontare da solo. Hai mai pensato di parlarne con uno specialista, magari anche solo per dire quello che hai scritto qui, senza dover trovare subito una "soluzione"? A volte, non si tratta di trovare una risposta immediata, ma solo di avere qualcuno che capisce davvero quello che provi. Ti chiedo solo di non chiuderti completamente. So che è difficile, ma se in passato hai già chiesto aiuto e hai avuto delle cure, potresti provare a parlarne di nuovo con qualcuno di fiducia: un terapeuta, un insegnante, un familiare o anche un consultorio per ragazzi. Non devi affrontare tutto questo da solo. Se i pensieri suicidi diventano troppo forti, per favore chiedi aiuto subito. Non aspettare. Se senti di essere in pericolo, chiama qualcuno o vai in un pronto soccorso.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Ciao Francesco, mi dispiace molto che tu stia passando tutto questo. Purtoppo la vita è difficile, non c'è un manuale d'istruzione e soprattutto non fa sconti. Da quanto riferisci la tua vita è iniziata già in salita, ma ad ognuno di noi è concessa la possibilità di cambiare, migliorare, evolvere per liberarci dalle maglie della sofferenza. Il dolore purtoppo non è eliminabile, ma la sofferenza (ovvero tutto il malessere conseguente gli episodi dolorosi della nostra vita) sì! Occorre provare, riprovare e riprovare ancora, in modi e tempi diversi se il primo tentativo non è andato a segno! Intuisco che questa motivazione tu possa far fatica a trovarla in questo momento, in qualche modo dalle tue parole è come se ti fossi già arreso.

Hai diagnosi molto pesanti, segno di un malessere davvero molto radicato, ma questo non è un buon motivo per arrendersi! Posso immaginare tu sia stanco di tutto e tutti e ti possa sentire solo e incompreso, ma ti invito a considerare l'opportunità di investire su te stesso e la tua salute mentale iniziando un percorso di psicoterapia. Sei ancora giovane, hai ancora tempo per poter lavorare su te stesso e trovare un modo per uscire dalla tua gabbia mentale (fatta di sintomi, etichette diagnostiche, abitudini, isolamento, ecc). Nessuno può salvarti, la tua salvezza può nascere solo dentro di te. Le persone che puoi incontrare e le circostanze in cui ti puoi trovare possono aiutarti o affossarti, ma sta sempre a te la scelta di annichilirti o rinascere come una fenice, più forte di prima!

Dott.ssa Sara Appoloni

Dott.ssa Sara Appoloni

Pesaro e Urbino

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