Sono un uomo e mi vesto sempre da donna supersexy

Paolo

Salve, sono un uomo di 56 anni, sposato da 28 anni ed un figlio di 21 anni. Sono ormai diversi anni, più o meno dall'età di 50 anni che mi vesto sempre da donna supersexy attillatissima tutto in nero e con tacchi a spillo stratosferici, smalto trucco parrucca ecc.ecc. preciso che lo facevo sin da quando avevo 14 15 anni ma lo facevo in casa, locali o anche fuori ma dove non mi conosceva nessuno. Inoltre se mi vesto da uomo sono timido, impacciato e vergognoso; se invece mi vesto da donna sono disinvolto sfrontato e sicuro di me specie verso le donne stesse, come se fossi una di loro. Preciso che sessualmente sono attratto dagli stessi tipi di donne che impersonifico e non solo sessualmente ma anche esteticamente. Chi mi può dare una risposta? grazie

5 risposte degli esperti per questa domanda

Caro Paolo,

credo che dare una risposta a ciò che lei ha scritto sia molto riduttivo. Lei penso avrebbe bisogno di affrontare, attraverso un percorso psicoterapico individuale, ciò che l'ha portata fin da ragazzo ad identificarsi in tal modo, una modalità ambivalente che è vissuta in equilibrio ma che l'ha condotta ad oggi a chiedere aiuto.

A disposizione 

 

Dott. Giovanni Tempesti

Dott. Giovanni Tempesti

Siena

Il Dott. Giovanni Tempesti offre supporto psicologico anche online

Ciao,

a cosa cerchi risposta, quale è la tua domanda precisa?

Da come ne scrivi non appare che per te vestirsi da donna sia visto come un problema. Se cerchi una risposta al perché ti vesti da donna mi immagino che la risposta possa essere molto semplice: probabilmente perché ti piace e ti soddisfa.

Rimango a disposizione per qualsiasi altra richiesta o domanda.

Un caro saluto

Dott. Pierluigi Salvi

Dott. Pierluigi Salvi

Firenze

Il Dott. Pierluigi Salvi offre supporto psicologico anche online

Salve signor Paolo,

avrei altre domande da porle per comprendere meglio la sua condizione ma non mi pare questo il contesto adatto. Leggendo però la sua richiesta non capisco quale sia il problema: per Lei, travestirsi da donna, è fonte di malessere?

Quello che però mi colpisce è che quando si veste da uomo si sente “timido, impacciato, vergognoso”; nel ruolo di donna si permette di essere “disinvolto, sfrontato e sicuro di sé”.

Forse sono questi aspetti su cui magari potrebbe riflettere.

Rimango a sua disposizione.

Saluti.

Buonasera Paolo,
dalla descrizione che ha dato non è semplice darle una risposta chiara ed esaustiva. Una discriminante importante è capire se questa sua abitudine le comporta una qualche forma di disagio (ansia, vergogna, senso di colpa ecc..). Per gli uomini eterosessuali indossare abiti femminili è una pratica spesso associata ad una forte eccitazione sessuale. In questi casi si parla di parafilia da travestitismo. Di per sé questa abitudine non rappresenta un problema a meno che non sia fonte di disagio per chi la pratica.
Dato che quella che lei descrive è un'abitudine che la accompagna da molti anni sarebbe utile riflettere sul perchè proprio in questo momento sente la necessità di avere dei chiarimenti e cosa è cambiato per lei. Inoltre, potrebbe essere utile capire se la persona con la quale è sposato è a conoscenza della sua abitudine e nel caso come ha reagito, se e come è cambiato il vostro rapporto. Infine, approfondire quali aspetti determinano la sua maggiore sicurezza e disinvoltura quando si veste con abiti femminili potrebbe permetterle di integrarli e “renderli sempre disponibili” .
Alcuni incontri individuali sarebbero senz'altro utili per chiarire la sua richiesta.
Resto a disposizione  se vorrà eventuali approfondimenti,
un saluto

Gentile Paolo, 

talvolta accade che si trovino dei modi, i più disparati, per gestire qualcosa che è legato alla sfera personale che non si riesce a fronteggiare in altro modo, con altri canali di espressione e di regolazione. Questi modi spesso divengono dei sintomi, i quali talvolta assumono un'espressione più privata, diciamo intima della sfera soggettiva,  e in altri casi invece si presentano con una forma più strettamente legata allo sguardo dell'altro, a ciò che può essere manifestato anche agli altri. Capita, non di rado, che quella che era sembrata la soluzione (anche per lungo tempo) può trasformarsi in una trappola che causa sofferenza o disagio su vari livelli, solitamente ciò spinge a farsi delle domande su se stessi e talvolta a rivolgersi a uno psicoterapeuta affinchè possano essere dette ed elaborate in uno spazio di ascolto e di parola.

Cordiali Saluti.