Cambiare vita per eliminare le sostanze

Mario

Salve a tutti, da ragazzo ho iniziato con alcool che sarà brutto da dire ma mi ha aiutato a superare diversi momenti, fino ai 29 anni è stato, soprattutto dai 27 compagno di vita mentre nel frattempo costruivo la mia carriera lavorativa, di li, sempre brutto da dire, è stato fonte di ispirazione e quasi motivatore a far sempre meglio, l'effetto che ha su di me è di estremo eccitante quasi come quello descritto per la cocaina che viceversa su di me ha un effetto si di euforismo ma non di invincibilità e come sappiamo alla fine di tutto l'effetto ci si sente in profondo down.

La solitudine ha accentuato queste mie voglie, forse anche avendo qualche caso in famiglia ma odio considerarlo un alibi, mi ritengo un perfezionista e come tale non raggiungere determinati obbiettivi mi porta ad autodistruggermi, sicuramente sapendo di non aver controllo da nessuno sono incitato a fare queste cose.

Da quasi un anno ho eliminato la sostanza cocaina che usavo un giorno si e un giorno no dopo alcolici, alcolici anchessi diminuiti e da circa due mesi ho cambiato alimentazione e faccio sport, questo ne trae giovamento il mio fisico ma se poco poco fumo una sigaretta e bevo una birra di troppo mi assale la voglia di cocaina che fortunatamente sono riuscito a non comprare, stamattina bevendo 4 caffè ho avuto come la sensazione di essere sotto effetto di cocaina e le sigarette lo accentuavano, c'era anche un richiamo di alcool che ovviamente non ho dato seguito per orario eccetera, quindi sono andato a riposare.

Non mi sentivo cosi da mesi, non so come controllare questi impulsi che stonano con il mio carattere forte o apparentemente tale, ho poca voglia di confrontarmi con un professionista che potrei non stimare e con il quale temo di perdere tempo come del resto la mia personalità eccessivamente carica di autostima da sempre mi suggerisce.

Odio accettare di essere un debole, mi sono sempre ritenuto al di sopra di ogni cosa, anche da lucido, anzi la mia domanda è inerente a questo:

È possibile che da lucidi, per esempio bevendo caffè ci si senta come sotto l'Effetto di sostanze? Magari l'adrenalina ha "ingannato "il cervello che ha a sua volta scatenato una reazione a catena che sono riuscito a placare fortunatamente.
Un consulto potrebbe davvero aiutarmi a superare questi status?
GRAZIE A TUTTI e scusate la sintassi a tratti poco corretta.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Mario,

è chiaro che le dipendenze sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale - ed hanno, in generale, a che fare con un 'vuoto', che le sostanze vanno a riempire, concretamente (come il cibo nella bulimia) o simbolicamente (come le droghe), sotto forma di 'surrogati'; ma è come un contenitore vuoto, appunto: via via che si riempie, si svuota, e deve riempirsi di nuovo, in una circolarità senza fine.

L'unica soluzione per guarirne è affrontare questo disturbo attraverso una adeguata terapia.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia e di insicurezza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

Le invio cordiali saluti.

Salve Mario

noto che lei ha una conoscenza delle sostanze psicotrope e dei loro effetti su di lei buona e questo è un vantaggio per la gestione ed aumentare la consapevolezza.

Confrontarsi con un professionista non è un comportamento da deboli ma da forti e coraggiosi perchè ci si mette in gioco come persona.

Accade che alcune situazioni a cui siamo abituati ci richiamino l'uso di sostanze aumentando il craving ovvero il desiderio impulsivo di assumere quella sostanza, ma si possono utilizzare alcune strategie per diminuire il craving e dare spazio al pensiero più che all'azione immediata.

Penso che a lei gioverebbe moltissimo un lavoro psicoterapico, ma solo sperimentando potrà valutare. Mi faccia sapere cosa ne pensa