Non rieaco ad amare

Lukas

Salve sono un ragazzo di 23enne. Il mio problema è una situazione critica cioè non riescoo ad amare nessuno e ho anche difficoltà a emozionarmi con le persone, forse per il fatto di aver avuto una brutta infanzia priva di amore e attenzione? Non lo so ma fin da piccolo mi ricordo molto bene che dagli elementari fino ad oggi non ho quasi mai pianto. Da piccolo mi sentivo speciale perché ero uno che non piangeva mai di rado forse 1 volta al anno o meno, ma ora ripensandoci penso che sia un problema che è iniziato come una catena fino ad oggi.
Per esempio una ragazza che mi piace che lo trovo anche carina ma niente non riesco ad sentire quella sensazione. Scusate per come mi sono espresso ma non riesco a esprimermi meglio di così, poiché non trovo le parole giuste.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Caro Lukas,

le questioni di cui parli e che in questo momento ti trovi a vivere come difficoltà nelle relazioni, aprono uno sguardo su situazioni infantili piuttosto delicate che certamente potrebbero essere affrontate con un percorso personale che ti permetta di riscoprire le tue emozioni e la capacità di emozionarti. Entrambe sono certamente presenti dentro di te come in ogni essere umano, ma probabilmente le faccende della tua vita hanno fatto in modo di “nasconderle” da qualche parte dentro di te.

Ti consiglio di prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un tuo percorso personale.

Un caro saluto.

 

 

Ciao, sembra da quello che scrivi che tu sia pronto a smuovere qualcosa che magari si è un po' congelato dentro di te in passato per vivere una vita più piena a livello emotivo nel presente. Mi pare una buona premessa per una psicoterapia. Contattami pure o contatta un buon psicoterapeuta nella tua zona. Un ultima cosa: le domande che ti fai non sono da poco anzi sono indice di sensibilità, prenditene cura...

Dott.ssa Elena Palatresi

Dott.ssa Elena Palatresi

Perugia

La Dott.ssa Elena Palatresi offre supporto psicologico anche online

Carissimo Lukas, l'amore è qualcosa che si vive in due. Se non fai esperienza non puoi sapere cosa provi. Prova a pensare per esempio di andare a teatro come spettatore e di andare a teatro come protagonista della commedia. Sono due esperienze diverse e con reazioni differenti. Per cui se sei esterno a te stesso, ovvero se non hai intimità con te stesso, è difficile che potrai provare intimità verso qualcun'altro. Sei ancora giovane, è necessario che ti metti in gioco e ti sperimenti senza avere paura. Amare non è solo sentimento, emozioni ma è anche una scelta. Se hai possibilità potresti cercare di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta che ti permetta di orientarti e di conoscerti al meglio per ciò che sei , anche in quelle parti di te che non accetti e che non sono state amate dagli altri.

Cordiali saluti

 

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Salve, non è facile riuscire ad entrare in contatto con le proprie emozioni.

Non so che infanzia abbia avuto ma da quello che scrive non sembra sia stata semplice; può essere che questo abbia influito nel suo "rapporto"con le emozioni.

Si ricorda bene che da bambino piangeva di rado e sì, questo quando si è piccoli può far credere di essere forti ma non è sempre così. Mi chiedo se si ricorda anche i momenti di felicità.....

La cosa importante è di essere arrivato ad una consapevolezza della sua difficoltà che le sta "intralciando" la vita, come con quella ragazza che le piace.

Credo che sarebbe importante per lei poter intraprendere un percorso personale per capire da dove possono derivare le sue difficoltà e poter continuare il suo percorso di vita con serenità.

Cordiali saluti

 

Ciao Lukas,

avere preso consapevolezza ti ciò che ti accade e di come ti poni nei confronti del mondo e degli altri è già un primo passo verso il cambiamento. Per spezzare la "catena" che ti tiene legato a schemi comportamentali passati, che tendono a tagliare fuori tutte le emozioni (soprattutto quelle sgradevoli), occorre per prima cosa decidere di farlo e come farlo. Considerando ciò che scrivi, io mi immagino che il primo passo per te potrebbe essere quello di permetterti di sentire il dolore e la tristezza ad esso collegata. Un dolore e una tristezza che probabilmente ti porti dietro fin dall'infanzia, in quanto non è mai stato vissuto ed espresso per quello che realmente è. Esprimere e vivere una emozione vuol dire permettersi di sentirla psichicamente  e fisicamente sul proprio corpo, dargli una spiegazione, raccontarla a se stesso e condividerla con le persone vicine. Sono convinto che una volta che ti sarai permesso di esprimere e vivere il tuo dolore sarà molto più facile vivere ed esprimere il tuo amore.

Puoi provare a fare tutto questo anche da solo, a volte però questo risulta molto difficile a causa la solidità dei nostri schemi psichici che da anni ci accompagnano. In tal caso puoi valutare la possibilità di rivolgerti ad un professionista psicoterapeuta che ti possa accompagnare alla scoperta del tuo mondo emotivo.

Rimango a tua disposizione per qualsiasi altra domanda o richiesta di consulenza o appuntamento.

Un caro saluto

Dott. Pierluigi Salvi

Dott. Pierluigi Salvi

Firenze

Il Dott. Pierluigi Salvi offre supporto psicologico anche online

Buon pomeriggio,

non riuscire a lasciarsi andare alle emozioni vivendole con tranquillità senza pensare troppo al futuro è una cosa che rende molto complicata la vita alla tua età, in cui anzi, gli amori e le relazioni sono solite ricoprire un ruolo assai primario.

Una cosa però potrebbe aiutarti: sei consapevole della questione e ne soffri (non è scontato), sei giovane e hai tutte le possibilità del mondo per riprenderti in mano la tua vita sentimentale; ti consiglio di tentare una psicoterapia, capisco che abbia un costo e magari non sia semplice affrontare la cosa, ma ricordati che la vita, e i 23 anni, non durano per sempre.

Provare a fare qualcosa per sè stessi è l'atto d'amore migliore che tu possa fare alla tua età.

Con affetto, in bocca al lupo.

 

Dott.ssa Claudia Vallebona

Dott.ssa Claudia Vallebona

Firenze

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Gentile Lukas,

la situazione che descrive e per gli elementi forniti certamente indurrà coloro che svolgono il mio lavoro a consigliarle di avviare un lavoro psicoterapeutico. Affermo questo non solo per la situazione attuale, che peraltro, lei stesso vive con un certo disagio, ma anche e sopratutto per i collegamenti con la sua infanzia. Il lavoro su se stessi è un’opportunità che siamo liberi di offrirci. Credo che uno psicoterapeuta, magari anche esperto in EMDR possa esserle di grande aiuto. Può reperire facilmente i contatti di un collega, nella sua zona dal sito ufficiale di EMDR Italia. Le faccio i miei migliori auguri.

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Lecce

Il Dott. Carlo Enrico Livraghi offre supporto psicologico anche online