Stress o iniziò di una psicosi-nevrosi?

Carla

Salve, mi chiamo Carla, vi scrivo perché ogni tanto ho dei vari sintomi che mi preoccupano. Devo dire che nella mia infanzia ho vissuto con un padre alcolista, che ho rivissuto poi nella fase adolescenziale-adulta. Sono sempre stata una persona un po’ timida, insicura, a parte il periodo dell’adolescenza in cui avevo una fase molto ribelle e forte di carattere. Il carattere forte l’ho mantenuto, però è da un po’ che mi sembra di buttarmi giù da sola, sono diventata molto timida, insicura di me, ansiosa in certi ambiti e più ci penso e più mi faccio male da sola. Questi sintomi vanno e vengono, spesso sono sempre quella di una volta (un po più cresciuta), ma spesso è come se non fossi me stessa. A volte è come se mi sentissi la testa vuota, come se non sapessi chi sono, non riesco a concentrarmi e a ricordarmi le cose. E altre volte sono completamente me stessa. Leggendo vari sintomi ho pensato che forse è lo stress di vivere in una città grande, lo studio di infermieristica in un’altra lingua. Ma poi a volte mi chiedo se invece mi stesse venendo una condizione mentale come psicosi o meglio nevrosi? O se forse dei traumi che ho passato stessero venendo a galla? O forse sono solo depressa e forse dovrei cambiare città o settore lavorativo? Ho paura di parlarne con il dottore perché non vorrei farmi dare una diagnosi sbagliata o farmi etichettare con una malattia mentale, ma dall’altra vorrei togliermi i dubbi che ho e capire cosa mi succede.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Carla, ho letto con attenzione la descrizione di quanto ti accade. Posso comprendere la ua preoccupazione. Se i sintomi sono frequenti come tu descrivi, ti invito a parlarne con un medico per una valutazione delle tue condizioni mediche generali. Se ciò darà esito negativo, ti invito a valutare seriamente alcuni incontri con uno psicologo, che potrà valutare ed indicarti la terapia migliore da intraprendere. Se vorrai ricevo sia a Napoli che a Salerno, previo appuntamento.

Gentile Carla,

sicuramente le dinamiche vissute con un padre alcolista hanno influenzato negativamente lo sviluppo della sua personalità e probabilmente ciò che lei ha definito come "carattere forte" espresso soprattutto nell'adolescenza (periodo in cui ci si ribella facilmente a tutto e a tutti) era soltanto "rabbia" che poi negli anni è scemata di intensità lasciando il posto alla insicurezza e alla bassa autostima che a volte rappresentano l'anticamera di un lieve stato depressivo.

Non è sbagliato rivolgersi al medico ma in questo caso è preferibile rivolgersi direttamente ad un bravo psicoterapeuta per intraprendere un percorso di aiuto psicologico in presenza o anche online.

Cordiali saluti.