Mia figlia ha bisogno della mia presenza per dormire

Mirella

Mia figlia di dodici anni ha ancora bisogno della mia presenza per dormire. La sera andiamo tutti a letto; lei nella sua camera e io, mio marito e l'altra mia figlia piccola in quella accanto. Appena addormento la piccola vado da Alessia per vedere se sta dormendo perché é lei che me lo chiede e: durante l'inverno la trovavo sempre appisolata mentre dalla fine della scuola a questa parte Alessia é sempre sveglia e vuole che io stia lí con lei ad aspettare che dorma. La cosa che mi fa un po' pensare é che durante il giorno sembra grande e matura ma di notte ha bisogno di me e io mi sto preoccupando anche perché Alessia si impegna per dormire ma non riesce e spesso si mette pure a piangere perché dice che le viene il nervoso quando vede che io devo stare lí in piedi vicino alla porta a guardarla e non posso andare a letto. Io attendo una vostra risposta. Cordiali Saluti.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Mirella. La fine della scuola potrebbe aver rappresentato per sua figlia un grande cambio di abitudini (e quindi in un certo senso elementi stabili della giornata, delle sicurezze), che potrebbe coincidere con la necessità di trovare altri punti di appoggio che le diano tranquillità e la presenza della madre prima di dormire sicuramente può essere uno di questi.
Tuttavia sono solo ipotesi e supposizioni basate sulle poche informazioni che si possono ricavare in questa sede. Per un consulto dunque più approfondito e adeguato alla sua specifica situazione mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Gentile Mirella,

è da sempre presente questa difficoltà nell'addormentamento o è un aspetto sfociato nell'ultimo periodo? Cosa prova? Quali pensieri le vengono in mente prima di addormentarsi? Ha delle paure?

Cosa avete già provato a fare? Es. tenere una lucina accesa, le porte delle camere aperte, ecc,?

Le consiglio di valutare un breve percorso di supporto psicologico per far aprire sua figlia e per lavorare su questa difficoltà.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Mirella, non direi che la sua figlia di dodici anni abbia un problema del sonno.

Sembra più probabile che questa sia una difficoltà legata a qualche abitudine della figlia stessa. Ad esempio sua figlia da quando non va a scuola a che ora si alza la mattina? E quale è l'orario in cui va a dormire la sera? È possibile che nn abbia abbastanza sono? All'età di dodici anni si entra nel periodo preadolescenziale, e si può avere il bisogno di pensare diversamente, in modo introspettivo su se stessi, anche  nel momento intimo di quando si sta da soli nella propria camera. Il controllare se la figlia dorme rimane poi un'abitudine più consueta con i figli più piccoli.

Le lascio appunto queste considerazioni, con gli elementi che ha fornito.

Buona estate,

Dr. Vittorio Cameriero 

Buon pomeriggio signora mamma.

Come prima cosa mi voglio complimentare con lei, per l' attenzione che pone nei confronti dei figli.

Allora, se non ho capito male , il problema del sonno che Alessia accusa, si sta verificando dopo che è finita la scuola. Se è così, bisognerebbe parlare con la ragazza e scoprire se ha qualche preoccupazione, qualcosa che non la fa stare tranquilla e rilassata.  In ogni caso sarebbe opportuno, scusi se mi permetto, che lei, nel momento in cui le va a dare la buona notte, non stia in piedi a guardarla, ma si sieda sul letto, la faccia parlare e respirare profondamente affinché possa rilassarsi, senza sentirsi in colpa, per la mamma che la guardia in piedi.

Gentilissima Mirella, 

in diverse tribù i 12 anni rappresentano il momento di passaggio dalla fase infantile a quella adulta, con tanto di riti di iniziazione, tuttavia non si è ancora grandi e nemmeno più bambini: chiamiamola semplicemente preadolescenza, un momento in cui si ha bisogno di autonomia dai genitori, ma allo stesso tempo si dipende da loro. In altre parole in questo periodo avviene una nuova definizione del proprio spazio, del proprio tempo e delle relazioni.

Leggendo quanto ha scritto mi son posto due domande: 

1. Sua figlia piccola come mai non dorme nella cameretta con sua sorella? (È troppo piccola?).

2. Si occupa sempre lei di star vicino a sua figlia dodicenne prima di addormentarsi o anche il padre?

Le indicherei di iniziare a tenere un diario (almeno una settimana) circa questa situazione seguendo questo schema soffermandosi però su se stessa (e non su sua figlia):

- Cosa sto facendo prima di andar da lei?

- Cosa sto pensando prima di andar da lei?

- Quale emozione provo prima di andar da lei?

- Vado da lei...è ancora sveglia...piange...etc..

- Cosa penso?

- Cosa provo?

- Come si conclude la situazione.

Le indicherei di rivolgersi a un professionista per approfondire la storia personale e famigliare e comprendere meglio le difficoltà di sua figlia e le risorse da attivare.

Buona fortuna.

Dr. Cisternino (Ricevo a Torino e online).

Buongiorno non mi sembra molto preoccupante se una bambina per un certo periodo manifesta più bisogno di vicinanza soprattutto la sera/notte. Bisognerebbe sapere se è successo qualcosa nella sua vita in questo ultimo periodo che possa aver portato a questa difficoltà o questa piccola"regressione ". Parlare con lei è indispensabile per indagare un po' i suoi pensieri e vissuti.

saluti

dr.ssa Parolini Maria Enrica 

Dott.ssa Maria Enrica Parolini

Dott.ssa Maria Enrica Parolini

Verona

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