Gent. sig.ra, la costruzione della personalità parte da caratteristiche temperamentali e si forma inglobando input ed esperienze dall'ambiente, attinte non solo nell'ambito dell'educazione familiare, ma anche dai molteplici aspetti delle relazioni in genere; non va sottovalutata l'influenza dei mezzi mediatici, tv, social, ecc.
Il ragazzo si è orientato verso una visione molto stereotipata del ruolo maschile, intesa come competizione, prevaricazione e impregnata di un' evidente impronta narcisistica. Da parte vostra, mi sembra che lei soltanto sia preoccupata dell'evoluzione psicologica di suo figlio, ma che il padre lo assecondi addirittura. Per cui sono propensa a chiedervi:
come genitori ne avete parlato, vi trovate in accordo sulla linea genitoriale ed educativa? Perchè è da lì che si deve partire...
avete pensato di fare un discorso franco a vs figlio, dove, premettendo che ha il diritto di fare le proprie scelte, siete contrari ai suoi comportamenti violenti?
Perchè, cara signora, il comportamento attuato col compagno di sport è parecchio grave e spetta a voi esprimere il vs dissenso e a spiegare che lo sport deve essere un'occasione di crescita e di incoraggiamento al rispetto altrui e non di prevaricazione violenta.
Cordiali saluti