Cara Cecilia, intanto grazie per aver condiviso con tanta sincerità i suoi pensieri e sentimenti. È comprensibile sentirsi combattuta tra il desiderio di vivere un’esperienza significativa come il viaggio di nozze e la preoccupazione per il benessere del proprio bambino. Quello che sta vivendo è una forma molto comune — e umana — di ambivalenza che molte mamme sperimentano, soprattutto quando si tratta di prendersi del tempo per sé.
Prendersi cura della propria relazione di coppia e ritagliarsi uno spazio personale non è in contraddizione con l’essere una “brava mamma”: al contrario, può essere un modo per rigenerarsi, tornare più presente, più centrata, e dare un esempio di equilibrio tra i bisogni propri e quelli degli altri.
La sua preoccupazione per il possibile impatto di questa separazione sul suo bambino mostra quanto lei sia attenta e amorevole. Proprio per questo, ci sono strategie che possono aiutare a rendere questo distacco più gestibile per entrambi. A 2 anni e mezzo i bambini iniziano ad avere una prima idea del tempo, ma resta ancora molto astratta. Potrebbe aiutarlo usare strumenti visivi e concreti, come un calendario con immagini o simboli (sole/luna, giorni della settimana, foto sue e della nonna) per “contare i giorni” fino al ritorno, lasciargli una "scorta di bacini" con il tuo profumo. Da valutare anche una videochiamata ogni tanto, se possibile, può sostenere il senso di continuità e vicinanza.
Infine, vorrei dirle che è normale sentire senso di colpa o tristezza in questi momenti. Ma il fatto che lei si stia ponendo così tante domande è già un segno della cura e del rispetto con cui sta costruendo questo legame. Non c’è una risposta giusta “in assoluto”, ma c’è sicuramente un modo per preparare suo figlio con gradualità e sensibilità, affidandolo a una figura affettiva sicura come la nonna.
Se ha piacere, possiamo approfondire insieme come costruire questa transizione in modo sereno e calibrato per entrambi.
Un caro saluto, dott.ssa FLS