Come superare il panico da interrogazione che compromette l' esposizione?

Laura

Salve, ho 17 anni e da quando ho vissuto l' esperienza della Dad, non riesco più a fare delle belle interrogazioni alla cattedra (in particolar modo con un professore). Anche se ho studiato benissimo, ripetuto tanto e con scorrevolezza e quindi le cose le so bene, al momento di esporre insorgono vuoti di memoria riguardo anche a concetti stupidi, non riesco a esprimermi come vorrei e quindi cerco di trovare il modo più semplice per esprimere un concetto, finendo per sbagliare magari anche i verbi e le parole, usando continue ripetizioni e facendo una brutta figura. Questa cosa è cominciata a capitare a volte anche mentre parlo tranquillamente con qualcuno, mi sale l' ansia e ho dei vuoti o parlo male. Rimango molto delusa da me stessa a causa di questo problema, perché io so di avere la padronanza del linguaggio e poi quando ripeto a casa o faccio le interrogazioni dal posto senza andare alla cattedra mi esprimo in maniera corretta e scorrevole. Bisogna anche sottolineare, però, che questa cosa mi succede soprattutto con un determinato professore verso il quale non nutro una grande simpatia. Come posso risolvere questo problema? Grazie della risposta in anticipo

4 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Laura, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Mi spiace  molto per la situazione che descrivi poichè posso comprendere le preoccupazioni che provi. Ritengo fondamentale che tu possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. 

Credo che un  consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarti ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendoti il cambiamento desiderato.

Tieni presente che ciò che conta realmente è l'impegno che tu ci metti nelle cose, quello dipende solo da te mentre, al contrario, l'esito dipende ANCHE da altri fattori, spesso indipendenti da te.

Infine, un supporto psicologico potrebbe esserti utile anche per elaborare eventuali traumi che possano averti portato a generare questa paura.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL 

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Gentile Laura,

mi permetto di darti del "tu" essendo molto giovane, sperando che sia di tuo gradimento.

Potrebbe esserci un pochino paura del giudizio di questo insegnante?

Se non capisco male non essendoci problemi al banco, ti senti a tuo agio con la classe e non sei in difficoltà.

Hai già provato a immaginarti di non avere davanti questa persona? E' possibile non guardarlo in viso mentre parli?

Potresti provare a fare un bel respiro prima dell'interrogazione o quando senti il nome e nella mente potresti anche dirti “a questa domanda so rispondere”, “ho studiato, avevo un bel tono di voce ieri”. Se avviene un blocco provare ancora a rispondere.

Quando inizi a dare la risposta come inizi? Si potrebbe provare a iniziare coi concetti più importanti, magari con frasi brevi e pian piano se vedi che "vai" sono sicura che continui.

Se le tue difficoltà persistono ti consiglio di valutare anche un breve percorso di supporto psicologico dove poter parlare e condividere con un professionista questo tuo sentimento e stato d'animo e con cui in base alla tua descrizione e conoscenza trovare insieme anche ulteriori strategie personali da attuare.

Non sentirti diversa o sbagliata, sono tanti gli studenti a cui accade magari anche solo per un periodo o con un prof di avere un leggere blocco.

Ti linko inoltre un articolo scritto da me che parla di autostima:

- https://www.psicoterapeutafedericaciocca.it/articoli/aumentare-la-propria-autostima.html

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volessi rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile Laura,

mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Posso comprendere la difficoltà, la confusione e il disagio connessi al suo vissuto. È molto importante capire cosa sta succedendo intorno a lei e dentro di sé, per cui sta riscontrando queste difficoltà. Per questo motivo potrebbe essere molto utile approfondire con maggiori informazioni.

Resto a disposizione.

Cordialmente

Dott.ssa Martina Patruno

Dott.ssa Martina Patruno

Dott.ssa Martina Patruno

Roma

La Dott.ssa Martina Patruno offre supporto psicologico anche online

Ciao carissima, quello che tu descrivi è uno stato direi al momento quasi normale, che purtroppo prende origine da questi due anni di grandi difficoltà che stiamo vivendo. La paura che ci circonda, lo stato di insicurezza che prevale, la mancanza di contatti sociali “normali”, tutto questo porta ad innescare specialmente fra voi ragazzi uno stato di squilibrio.

Tu non sei cambiata, sei sempre la stessa. Sono cambiate delle condizioni intorno a te, che ti portano a vivere con difficoltà situazioni che fino all’altro giorno tu vivevi in maniera normale. Il mio consiglio è quello di tentare di comprendere cosa sta accadendo dentro di te…. Cerca di trovare dei luoghi o delle persone che ti fanno sentire sicura, e in questi luoghi cerca di passare del tempo cercando di dare il tuo significato a quello che stai vivendo. Ognuno di noi l’ha vissuta in maniera diversa… C’è chi si è ulteriormente chiuso, chi ha trovato nuovi stimoli, chi sta cercando di rinventarsi. Questi luoghi sicuri servono a questo. Un luogo sicuro può essere la tua stanza, ma anche un parco, la spiaggia, dovunque tu possa sperimentare un senso di libertà e sicurezza. E poi le persone…. Ci sono persone speciali nella nostra vita che ci fanno sentire sicuri. A parte i soliti mamma e papà, cercali… Queste sono le persone con cui devi parlare di come ti senti, chiedere come ti vedono e pensare che loro vivono quello che vivi tu. Confrontati e non aver paura ad aprirti. Ripeto, tu non sei diversa è ciò che vivi che è diverso. Bisogna che ci rinventiamo…

Spero che quello che ti ho detto possa servirti. Se poi diventa troppo difficile, allora affidati ad un professionista, lui saprà ancor meglio come aiutarti.

Buona vita.