Fatico a piacermi.

Giacinto

Sono un adulto, e da sempre convivo con un disagio psicologico che fatico a superare, il fatto é
che ho un corpo piccolo, e nn riesco molto ad accettarmi come sono, so che é sbagliato, ma
spesso mi crea angoscia, e bassa stima, e complica la mia vita lavorativa e sociale. So che uno dovrebbe volersi bene, e ci provo, ma ansia e sconforto spesso hanno il sopravvento
Mi vedo allo specchio, e nn mi piaccio.


Vorrei imparare a cambiare la situazione cosa si puó fare?

6 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Giacinto, 

farebbe bene ad affrontare questo suo disagio in un percorso terapeutico. Lei non deve convincersi di volersi bene, piuttosto liberarsi da sue sovrastrutture che la bloccano nel compimento di tale legittimo e umano desiderio.

Le ragioni, consapevoli e inconsapevoli, che le impediscono di raggiungere questo sereno rapporto con se' stesso e con il suo corpo possono essere diverse. Ma lei è disposto ad aprirsi di persona con un professionista? È disposto a mettersi in gioco con se' stesso? 

Ci rifletta.

Cordiali saluti

Caro Giacinto,

il fatto di avere un corpo imperfetto in realtà è una cosa molto comune, la maggior parte della gente ci convive! Come lei ben già saprà ovviamente la componente fisica è secondaria alla personalità di un individuo nei rapporti sociali, e spesso una persona piacevole è una persona dai modi gentili, non necessariamente bella esteticamente.

Detto questo le ricordo che il fatto di non piacersi ha a che fare con la mancanza di amore per se stessi. Piacersi significa semplicemente accettarsi, rivolgere amore ai propri difetti, proprio come si farebbe nei confronti di un partner. L'amore per se stessi è la prima cosa che ci rende amabili agli occhi degli altri e, come detto sopra, ha a che fare con l'accettazione.

Un esercizio che le posso consigliare è quello di rivolgere a se stesso parole positive molte volte al giorno, lodarsi quando fa bene, comprendersi quando fa male, non giudicarsi, cambiare i pensieri negativi quando subentrano e cercare di trasmutarli in parole amorevoli.

Vedrà che col tempo il semplice rivolgersi a se stesso con parole positive lo aiuterà a stare meglio. Sia sempre consapevole dei suoi pensieri e cerchi di cambiarli!

E si ricordi del detto: nella botte piccola c'è il vino buono! Lo ritenga sempre una grande verità. 

 

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Salve Giacinto,

L'immagine che abbiamo del nostro corpo può essere condizionata da molti fattori: oltre le caratteristiche oggettive che non ci piacciono, altri eventi negativi possono alimentare una immagine negativa e impedirci di accettare i nostri difetti. A volte un eccessivo criticismo vissuto a casa o comportamenti prevaricanti da parte di amici e conoscenti, prese in giro e umiliazioni. 

Tutte le svalutazioni che riceviamo sul nostro corpo possono condizionare il nostro modo di vederci nello specchio e un po' di psicoterapia potrebbe aiutarla a capire meglio dove ha imparato a vedersi così e come cambiare questo nel futuro.

La invito a prendere informazioni per un trattamento EMDR, potrebbe aiutarla molto.

Buona giornata.

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Bologna

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Buongiorno Giacinto,

credo che il vedersi brutti, poco attraenti o con qualche difetto fisico abbia sempre a che fare con il nostro mondo interno. Qualsiasi imperfezione fisica noi percepiamo in noi stessi ha sicuramente un significato interno, ovvero è lo spostamento all'esterno sul nostro fisico di una percezione negativa interna di noi stessi come persone e non come corpo bello o brutto. Il malessere perciò che noi avvertiamo come causato dal nostro corpo imperfetto in realtà deriva da una opinione negativa di noi stessi che non ha nulla a che vedere con il nostro corpo.

Per questo motivo penso che più che occuparsi del suo aspetto esteriore, forse potrebbe iniziare a prendersi cura del suo malessere interiore magari consultando un professionista della sua zona.

Rimango a disposizione

Cordiali saluti

Gentile Giacinto,

ha mai pensato di rivolgersi ad un terapeuta?

Ciò che descrive, la Sua difficoltà a relazionarsi con il suo proprio corpo, come ben ha intuito e osservato, Le rendono difficili le relazioni sociali e la possibilità di viversi serenamente e di sperimentarsi anche in modo positivo.

Penso che un percorso potrebbe ridarLe la serenità e la possibilità di potersi sperimentare anche in modo diverso.

Un cordiale saluto.

Caro Giacinto, il corpo è carne viva tramite la quale entriamo in contatto con il mondo e con gli altri. E' letteralmente ciò che siamo, il nostro veicolo di esperienza. E' facilmente comprensibile come questa situazione influenzi il Suo umore, le Sue relazioni, la Sua stima di sè. Ha mai pensato di intraprendere un percorso terapeutico? Assieme a un professionista potrebbe porsi l'obiettivo di comprendere cosa La fa stare male e risolvere concretamente queste sensazioni che compromettono la Sua serenità e le Sue performance nella vita quotidiana. Lei sta facendo esperienza tramite un corpo che percepisce come "Non adeguato", "che non Le piace". Questa esperienza non potrà certo essere piacevole! Prenda in mano la situazione e si rivolga a un terapeuta. E' un percorso impegnativo, servono motivazione e risorse, ma Le permetterà di modificare tutto questo. In bocca al lupo! Cordialità

Dott. Daniel Michael Portolani

Dott. Daniel Michael Portolani

Brescia

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